Chiama l'Africa news 28/2/02



CHIAMA L'AFRICA NEWS - 28 FEBBRAIO 2002
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SOMMARIO
1. Convegno di Ancona: prossima tappa Kisangani
2. I martedì dell'Africa: appuntamento per il 5 marzo
3. Africa Festival Roma, dal 20 marzo al 10 aprile
4. "Stop all'uso dei bambini soldato". L'Italia ratifica la convenzione
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1) CONVEGNO DI ANCONA:   PROSSIMA TAPPA KISANGANI
E' un impegno personale ad attivarsi per l'Africa quello uscito dal
convegno internazionale "Africa: dalla schiavitù degli aiuti alla libertà
dei Diritti" che si è concluso domenica all'Università di Ancona e che è
stato promosso da CHIAMA L'AFRICA e da un cartello di associazioni,  con il
patrocinio di Provincia, Comune e Regione. I partecipanti - italiani e
africani - si sono lasciati con l'impegno a lavorare in prima persona sui
quattro principali diritti negati alle popolazioni del continente nero:
lavoro, cittadinanza, salute e alimentazione. E con un impegno concreto:
ritrovarsi a Kisangani, nella Repubblica Democratica del Congo, all'inizio
di aprile, per un incontro. Nella città congolese lacerata da tre guerre in
tre anni, si terrà infatti la seconda edizione del Simposio Internazionale
per la Pace in Africa, al quale gli organizzatori sperano di portare
centinaia di rappresentanti della società civile occidentale. Dopo le
grandi mobilitazioni a Genova, Assisi, Porto Alegre, l'impegno della
società civile italiana passa ora quindi per l'Africa. Quelli del convegno
di Ancona sono stati tre giorni di conoscenza delle difficoltà di milioni
di esclusi a partire proprio dallo sguardo degli africani, che vivono in
"un continente in bilico fra solitudine geopolitica e un rinnovato sviluppo
di società civile" come è stato commentato durante i lavori. Sono state
oltre cinquecento le persone che per tre giorni hanno ascoltato, riflettuto
e lavorato per cercare una nuova opportunità di giustizia per le
popolazioni africane, schiacciate da una fame frutto di ingiustizie
economiche, vittime di guerre volute dall'esterno, uccise dall'Aids, ma
anche da malaria, tubercolosi, morbillo, diarrea. Drammi non inevitabili,
come è stato riaffermato in molti interventi, ma frutto di perversi
meccanismi economici internazionali. Uno, lampante, lo ha tratteggiato
Véronique Gnanih (Benin), esperta di diritto all'alimentazione, che ha
ricordato come l'accesso al cibo sia impedito agli africani dalle politiche
di import/export di molti governanti e dalle regole di fissazione dei
prezzi: "L'Occidente fissa i prezzi delle materie prime che noi esportiamo,
ma noi non possiamo fissare i prezzi dei vostri trattori". Le difficoltà
del continente africano non sono però di un altro mondo, come ha sostenuto
Fabien Eboussi Boulaga (Camerun) filosofo, teologo e attivista dei diritti
umani. "Fate attenzione - ha detto -perché la globalizzazione finanziaria
ed economica limita anche voi occidentali nei vostri diritti fondamentali.
Come noi siamo minacciati oggi, così voi lo sarete domani. I diritti umani
non sono una cosa data una volta per sempre, vanno continuamente
riconquistati, anche da voi".
Sul sito sarà tra breve disponibile la "Carta dei diritti e degli impegni"
che ha siglato i lavori del convegno.
INFO: info at chiamafrica.it

2) I MARTEDI' DELL'AFRICA: APPUNTAMENTO PER IL 5 MARZO
MARTEDI' 5 MARZO 2002 - ore 18 presso la Libreria Odradek - Roma, via dei
Banchi Vecchi 57
L'AFRICA DEI DIRITTI : LA LIBERIA
Uno dei tanti giardini d'Africa, ferito da una guerra cominciata sette anni
fa e di fatto mai finita  nelle regioni del Nord (zona dei diamanti e
dell'oro). Un paese ricco di risorse umane ed economiche, impoverito dallo
sfruttamento e dalla corruzione, che impediscono ogni giorno alla
maggioranza degli abitanti un accesso adeguato al cibo, alla salute,
all'istruzione, al lavoro. Anche qui c'è una popolazione da sostenere nel
suo sforzo di resistere, denunciare, ricostruire.
INCONTRO CON SUOR PATRIZIA PASINI, Missionaria della Consolata -
Commissione Giustizia e Pace, tornata di recente dal paese.
CLEMENTE KAYEMBE, studioso congolese in materia di diritti umani,
presenterà una ricerca recentemente svolta nella Repubblica Democratica del
Congo sulla sistematica violazione dei diritti fondamentali della persona
in questo paese
INFO: 328/0677531 - 347/5940107 - 066833451

3) AFRICA FESTIVAL ROMA
Il Servizio Civile Internazionale (SCI) Palcoscenico d'Africa e ADIA-Donne
in Arte propongono a Roma in un unico evento un festival di espressioni
artistiche africane contemporanee.  DAL 20 MARZO al 10 APRILE cinema,
teatro ed arti visive, con selezioni di lungometraggi, cortometraggi e
video provenienti dal Festival del Cinema Africano di Milano,
retrospettive, un Laboratorio Internazionale di drammaturgia africana,
spettacoli teatrali e con la mostra di fumetti africani "Matite Africane".
INFO: info at sci-italia.org

4) "STOP ALL'USO DEI BAMBINI SOLDATO". L'ITALIA RATIFICA LA CONVENZIONE
"Anche l'Italia ha ratificato il Protocollo, grazie alla volontà dei
300.000 cittadini che hanno sostenuto la campagna nel nostro paese. Ciò
indica chiaramente che l'opinione pubblica non ammette che i bambini
vengano utilizzati nelle guerre" ha dichiarato Davide Cavazza, coordinatore
della Coalizione italiana. "Ora è compito del Governo depositare al più
presto la ratifica presso le Nazioni Unite dichiarando, in base all'art.3
del Protocollo, l'età minima dell'arruolamento volontario, che nel nostro
paese dovrebbe esere fissata a 18 anni. Questo è infatti quanto stabilito
dalla Legge 2/2001 e ribadito più volte con forza dal Parlamento. La
normativa internazionale e italiana vanno inoltre recepite nella riforma
delle Forze Armate" ha sottolineato Davide Cavazza. "Oggi i bambini
combattono in decine di paesi. Ci aspettiamo che l'Italia si faccia
promotrice di questo atto di civiltà presso i governi del mondo, per
sradicare definitivamente il reclutamento e l'impiego dei minori in ogni
conflitto armato".  La Coalizione internazionale "Stop using child
soldiers" stima che mezzo milione di minori siano oggi impiegati negli
eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi; più di
300.000 di questi prendono parte ai combattimenti in 35 paesi. Il problema,
come descritto nel Global Report 2001 della Coalizione internazionale, è
particolarmente grave in tutta l'Africa, ma anche in Afghanistan, Sry
Lanka, Colombia, Perù, Medio Oriente, Cecenia, Paraguay.
INFO:  www.bambinisoldato.it; coalizione.bambini at amnesty.it