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Chiama l'Africa news 28/2/02
- Subject: Chiama l'Africa news 28/2/02
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- Date: Thu, 28 Feb 2002 01:34:16 +0100
CHIAMA L'AFRICA NEWS - 28 FEBBRAIO 2002 info at chiamafrica.it - www.chiamafrica.it ROMA: tel 328/0677531 - 347/5940107 - PARMA: tel 0521/314263 - fax 0521/314269 Inviare iscrizioni alla newsletter e notizie a: paola.luzzi at libero.it ___________________________________________________________________________ SOMMARIO 1. Convegno di Ancona: prossima tappa Kisangani 2. I martedì dell'Africa: appuntamento per il 5 marzo 3. Africa Festival Roma, dal 20 marzo al 10 aprile 4. "Stop all'uso dei bambini soldato". L'Italia ratifica la convenzione ___________________________________________________________________________ 1) CONVEGNO DI ANCONA: PROSSIMA TAPPA KISANGANI E' un impegno personale ad attivarsi per l'Africa quello uscito dal convegno internazionale "Africa: dalla schiavitù degli aiuti alla libertà dei Diritti" che si è concluso domenica all'Università di Ancona e che è stato promosso da CHIAMA L'AFRICA e da un cartello di associazioni, con il patrocinio di Provincia, Comune e Regione. I partecipanti - italiani e africani - si sono lasciati con l'impegno a lavorare in prima persona sui quattro principali diritti negati alle popolazioni del continente nero: lavoro, cittadinanza, salute e alimentazione. E con un impegno concreto: ritrovarsi a Kisangani, nella Repubblica Democratica del Congo, all'inizio di aprile, per un incontro. Nella città congolese lacerata da tre guerre in tre anni, si terrà infatti la seconda edizione del Simposio Internazionale per la Pace in Africa, al quale gli organizzatori sperano di portare centinaia di rappresentanti della società civile occidentale. Dopo le grandi mobilitazioni a Genova, Assisi, Porto Alegre, l'impegno della società civile italiana passa ora quindi per l'Africa. Quelli del convegno di Ancona sono stati tre giorni di conoscenza delle difficoltà di milioni di esclusi a partire proprio dallo sguardo degli africani, che vivono in "un continente in bilico fra solitudine geopolitica e un rinnovato sviluppo di società civile" come è stato commentato durante i lavori. Sono state oltre cinquecento le persone che per tre giorni hanno ascoltato, riflettuto e lavorato per cercare una nuova opportunità di giustizia per le popolazioni africane, schiacciate da una fame frutto di ingiustizie economiche, vittime di guerre volute dall'esterno, uccise dall'Aids, ma anche da malaria, tubercolosi, morbillo, diarrea. Drammi non inevitabili, come è stato riaffermato in molti interventi, ma frutto di perversi meccanismi economici internazionali. Uno, lampante, lo ha tratteggiato Véronique Gnanih (Benin), esperta di diritto all'alimentazione, che ha ricordato come l'accesso al cibo sia impedito agli africani dalle politiche di import/export di molti governanti e dalle regole di fissazione dei prezzi: "L'Occidente fissa i prezzi delle materie prime che noi esportiamo, ma noi non possiamo fissare i prezzi dei vostri trattori". Le difficoltà del continente africano non sono però di un altro mondo, come ha sostenuto Fabien Eboussi Boulaga (Camerun) filosofo, teologo e attivista dei diritti umani. "Fate attenzione - ha detto -perché la globalizzazione finanziaria ed economica limita anche voi occidentali nei vostri diritti fondamentali. Come noi siamo minacciati oggi, così voi lo sarete domani. I diritti umani non sono una cosa data una volta per sempre, vanno continuamente riconquistati, anche da voi". Sul sito sarà tra breve disponibile la "Carta dei diritti e degli impegni" che ha siglato i lavori del convegno. INFO: info at chiamafrica.it 2) I MARTEDI' DELL'AFRICA: APPUNTAMENTO PER IL 5 MARZO MARTEDI' 5 MARZO 2002 - ore 18 presso la Libreria Odradek - Roma, via dei Banchi Vecchi 57 L'AFRICA DEI DIRITTI : LA LIBERIA Uno dei tanti giardini d'Africa, ferito da una guerra cominciata sette anni fa e di fatto mai finita nelle regioni del Nord (zona dei diamanti e dell'oro). Un paese ricco di risorse umane ed economiche, impoverito dallo sfruttamento e dalla corruzione, che impediscono ogni giorno alla maggioranza degli abitanti un accesso adeguato al cibo, alla salute, all'istruzione, al lavoro. Anche qui c'è una popolazione da sostenere nel suo sforzo di resistere, denunciare, ricostruire. INCONTRO CON SUOR PATRIZIA PASINI, Missionaria della Consolata - Commissione Giustizia e Pace, tornata di recente dal paese. CLEMENTE KAYEMBE, studioso congolese in materia di diritti umani, presenterà una ricerca recentemente svolta nella Repubblica Democratica del Congo sulla sistematica violazione dei diritti fondamentali della persona in questo paese INFO: 328/0677531 - 347/5940107 - 066833451 3) AFRICA FESTIVAL ROMA Il Servizio Civile Internazionale (SCI) Palcoscenico d'Africa e ADIA-Donne in Arte propongono a Roma in un unico evento un festival di espressioni artistiche africane contemporanee. DAL 20 MARZO al 10 APRILE cinema, teatro ed arti visive, con selezioni di lungometraggi, cortometraggi e video provenienti dal Festival del Cinema Africano di Milano, retrospettive, un Laboratorio Internazionale di drammaturgia africana, spettacoli teatrali e con la mostra di fumetti africani "Matite Africane". INFO: info at sci-italia.org 4) "STOP ALL'USO DEI BAMBINI SOLDATO". L'ITALIA RATIFICA LA CONVENZIONE "Anche l'Italia ha ratificato il Protocollo, grazie alla volontà dei 300.000 cittadini che hanno sostenuto la campagna nel nostro paese. Ciò indica chiaramente che l'opinione pubblica non ammette che i bambini vengano utilizzati nelle guerre" ha dichiarato Davide Cavazza, coordinatore della Coalizione italiana. "Ora è compito del Governo depositare al più presto la ratifica presso le Nazioni Unite dichiarando, in base all'art.3 del Protocollo, l'età minima dell'arruolamento volontario, che nel nostro paese dovrebbe esere fissata a 18 anni. Questo è infatti quanto stabilito dalla Legge 2/2001 e ribadito più volte con forza dal Parlamento. La normativa internazionale e italiana vanno inoltre recepite nella riforma delle Forze Armate" ha sottolineato Davide Cavazza. "Oggi i bambini combattono in decine di paesi. Ci aspettiamo che l'Italia si faccia promotrice di questo atto di civiltà presso i governi del mondo, per sradicare definitivamente il reclutamento e l'impiego dei minori in ogni conflitto armato". La Coalizione internazionale "Stop using child soldiers" stima che mezzo milione di minori siano oggi impiegati negli eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi; più di 300.000 di questi prendono parte ai combattimenti in 35 paesi. Il problema, come descritto nel Global Report 2001 della Coalizione internazionale, è particolarmente grave in tutta l'Africa, ma anche in Afghanistan, Sry Lanka, Colombia, Perù, Medio Oriente, Cecenia, Paraguay. INFO: www.bambinisoldato.it; coalizione.bambini at amnesty.it
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