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NIGRIZIA 5/2000 - FATTI E PROBLEMI - ZIMBABWE
- Subject: NIGRIZIA 5/2000 - FATTI E PROBLEMI - ZIMBABWE
- From: "Redazione Nigrizia" <redazione at nigrizia.it>
- Date: Thu, 4 May 2000 16:21:13 +0200
FATTI E PROBLEMI Zimbabwe / L'occupazione delle terre L'ULTIMO TRUCCO DI MUGABE Augustine Deke da Gweru I VETERANI DI GUERRA HANNO OCCUPATO QUASI MILLE GRANDI FATTORIE DI LATIFONDISTI BIANCHI. IL PRESIDENTE CERCA DI EVITARE LA SCONFITTA; SI INTENSIFICANO DISORDINI E PROTESTE. IL PAESE E' SULL'ORLO DEL COLLASSO ECONOMICO E DEL COLPO DI STATO. L’atmosfera politica e' sempre piu' tesa in vista delle prossime elezioni legislative: queste sono state rimandate da aprile a maggio(e nel frattempo il parlamento e' stato sciolto), nonostante gli indicatori economici in caduta libera e al loro minimo livello. Se Mugabe dovesse soccombere all'opposizione, secondo la costituzione di Lancaster conserverebbe il potere fino al 2002, ma con un parlamento contrario. Il partito al potere, Zanu (Pf), ha scelto di usare le minacce senza tenere conto dei pericoli per l’economia nazionale e la stabilita' sociale. Mugabe ha deciso di assumere un linguaggio razzista e di creare divisioni per rimanere al potere. Secondo molti osservatori politici le prossime elezioni saranno per l'anziano presidente "il giorno del giudizio" . Il giorno prima dello storico referendum del febbraio scorso (Nigrizia, 3/00, 8) Mugabe aveva chiaramente avvisato la nazione e l’Mdc (principale partito di opposizione): "Che fermino questa violenza, subito... Stanno cercando non solo la collera della legge, ma anche quella del partito al governo". Dopo la clamorosa sconfitta sul referendum, la terra e i bianchi sono diventati l'alternativa di Mugabe per ricompattare emotivamente gli elettori contro i fantasmi del passato coloniale. D'altronde la terra e' sempre stata l'ultimo asso nella manica che Mugabe poteva giocare prima degli appuntamenti elettorali (per l'analisi della complessa questione terra - e acqua - vedi Nigrizia, 3/98, 14). Nell'80 il presidente-padre della patria ottenne il 94% dei voti; nell'85 l'84%; nel '90 solo il 54%. Ma la crisi attuale e' iniziata nel '97. "Qualunque minaccia di Mugabe non impedira' ai cittadini di toglierlo dal potere - sostiene Timothy Mukhahlela, esponente dell'Mdc a Gweru -. Crediamo che il miglior modo di affrontare la questione della terra sia attraverso vie legali. In questi mesi stiamo sensibilizzando i contadini per spiegare loro come mai la questione terra non e' mai stata realmente affrontata in 20 anni. E ci aspettiamo una grande vittoria dell'Mdc contro la Zanu nelle prossime elezioni". La terra rimane cruciale: uno dei motivi principali della guerra di liberazione era la volonta' di acquisire la terra da distribuire equamente. Nel 1932 il governo coloniale approvo' una legge che, classificando la terra come "europea" e "africana", permise tra il '36 e il '59 di scacciare 113mila africani dalle fertili terre dell'altopiano verso quelle aride del bassopiano senza alcuna compensazione. Dopo l'indipendenza Mugabe ridistribui' 9 milioni di ettari tra 162mila famiglie. Ma la gran parte di quelle terre finirono nelle mani di esponenti del governo e delle loro famiglie. Il Farmers Development Trust, dominato dai bianchi,in ogni caso dava una formazione ai contadini neri per migliorare la produttivita' delle loro piccole aziende. I corsi coinvolgevano 3mila fattorie all'anno. IL GIORNO DEL GIUDIZIO Nel 1980 gli ex combattenti ebbero solamente 4.400 dollari come premio di smobilitazione per iniziare una nuova vita. Quelli che provarono a unirsi in cooperative fallirono a causa di finanziamenti insufficienti e di scarsa capacita' di gestione. Dieci anni dopo l'indipendenza le aziende e il governo erano riusciti a dare lavoro a 43mila ex combattenti; 14mila proseguivano i corsi di formazione e 13mila rimanevano disoccupati. Nel '90 si costituisce l'Associazione dei veterani di guerra (Wwa), che ben presto lascia l'amaro in bocca agli ex combattenti perche' i fondi loro destinati finiscono invece nelle tasche dei funzionari di governo e dei dirigenti della Wwa. Comunque vada l'invasione delle terre, che a meta' aprile aveva gia' causato un morto e alcuni feriti seri tra gli agricoltori bianchi, finira' presto, subito dopo le elezioni. Gli "invasori" dovranno tornare alle loro case per mancanze di infrastrutture per coltivare la terra. Senza contare che hanno infranto la legge, come ha gia' dichiarato l’Alta corte, e prima o poi la giustizia fara' il suo corso. Con la tensione politica ed economica sempre crescente, e' assai probabile che Mugabe utilizzi le invasioni (fomentate dallo stesso presidente) come un pretesto per proclamare lo stato di emergenza e rinviare le prossime elezioni. Senza tenere conto inoltre che il poco tempo a disposizione della commissione incaricata di redigere le liste degli iscritti a votare nelle varie circoscrizioni potrebbe offrire un ulteriore pretesto. Ma al di la' dell'invasione delle terre, condotta da un gruppetto di malguidati ex combattenti, diventa sempre piu' palpabile nel paese la sensazione che la maggior parte dei cittadini piu' passa il tempo piu' diventano politicamente consapevoli di affidare l'analisi degli eventi al voto. Anche considerando la corruzione, che ha fatto perdere al paese 17 miliardi di dollari tra il '97 e il '98, nel pieno della crisi economica. Le elezioni saranno davvero il giorno del giudizio per Mugabe. CHI INGANNA CHI? "L'invasione delle terre non e' altro che una mera strategia della campagna elettorale con cui la Zanu vuole riottenere il supporto delle aree rurali che sta velocemente svanendo". Percy Makombe, direttore di Moto, mensile pubblicato a Gweru, commenta per Nigrizia i suoi dati. "Delle 120 grandi fattorie offerte al governo, ne sono state comperate solo 70". Makombe elenca 30 nomi di beneficiari della "riforma" di Mugabe: parlamentari, ministri, ambasciatori, giudici... Tutti legati, in un modo o nell'altro, alla Zanu. "Nel novembre '97 il governo ha pubblicato una lista di 1.480 fattorie con l'intenzione di acquisirle. La Commercial Farms Union ha presentato nel '98 una controproposta, dichiarandosi disponibile a cedere immediatamente 1,5 milioni di ettari e a raccogliere 400 milioni di dollari. Il governo non ha mai risposto". Mugabe vorrebbe la terra dei bianchi senza indennizzarli, perche' sostiene che deve essere la Gran Bretagna (ex potenza coloniale) a fornire quei fondi. Londra ha rifiutato quello che definisce un ricatto, dichiarandosi pero' disponibile a cooperare a una riforma agraria libera e trasparente, che garantisca la terra alla maggioranza degli zimbabweani. Anche l'Unione europea, un sostenitore chiave della riforma agraria, ha pressato Mugabe per far cessare le invasioni. "La questione della terra non solo scatena i sentimenti dei neri contro i bianchi, ma anche dei neri contro i neri - prosegue Makombe -. La realta' e' che i veterani di guerra e la Zanu si stanno usando reciprocamente". Secondo altri osservatori Mugabe finanzia direttamente le invasioni dei "veterani" (molti di loro in realta' sono dei ventenni), offrendo gratis i trasporti e le tende, e addirittura in alcuni casi pagando una piccola somma come diaria agli occupanti. In cambio la Wwa ha dichiarato di avere il diritto di difendere il governo e la Zanu con le armi, se necessario. ************************************ NIGRIZIA redazione at nigrizia.it Vicolo Pozzo, 1 - I-37129 Verona tel. +39 045 596238 fax +39 045 8001737 www.nigrizia.it
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