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NIGRIZIA 5/2000 - PAROLA DI DONNA
- Subject: NIGRIZIA 5/2000 - PAROLA DI DONNA
- From: "Redazione Nigrizia" <redazione at nigrizia.it>
- Date: Thu, 4 May 2000 16:23:16 +0200
Parola di donna DI RELIGIONE E DI CALCIO di Silvia Regina da Lima LA STORIA DELL’ECUMENISMO DIMOSTRA CHE ESISTONO MOLTI MODI DI APPROCCIO E DI DIALOGO, A SECONDA DEL CONTESTO STORICO. VEDIAMO ALCUNI DEI PASSI FATTI E DELLE SFIDE ANCORA APERTE IN AMERICA LATINA. ASCOLTARE UN’ESPERIENZA CONCRETA OFFRE LA POSSIBILITA' DI PENSARE E ANALIZZARE LA PROPRIA REALTA'. L’ecumenismo in America latina e' un sogno non ancora avverato. Ma possiamo incontrarvi piccole esperienze, tentativi modesti a vari livelli. L’ecumenismo inteso come relazione tra persone di origini religiose diverse fa parte della vita quotidiana. Tra vicini di quartiere, nella scuola o negli ambienti di lavoro convivono continuamente persone con esperienze di fede distinte. Una volta o l’altra cio' diventa oggetto di conversazione. Ma, come si usa dire, "di religione e di calcio non si discute". L’apparente rispetto e' spesso una maniera di ignorare il diverso. Un elemento diffuso negli ultimi anni e' la migrazione religiosa, ossia il transitare da una religione all’altra. Le chiese pentecostali e neopentecostali sono in crescita nella maggior parte dei paesi latinoamericani. Un gran numero dei loro membri proviene da altre chiese cristiane, cattoliche e protestanti, e da altre religioni. E' un fenomeno che fa sorgere molti interrogativi, i quali vengono affrontati da prospettive differenti. Cio' che colpisce e' il bisogno religioso, la ricerca di un meglio spirituale e l’insoddisfazione o insaziabilita' che sembra essere una caratteristica della donna e dell’uomo di questa fine secolo. Di fronte a questa sfida, la risposta di molte chiese e' la ripresa del tema dell’identita' specifica e il discorso proselitista. Tali atteggiamenti non rappresentano un contributo al dialogo, ma stabiliscono limiti, innalzano barriere che riaffermano le differenze, distanziano i gruppi e rendono inviabile una relazione ecumenica. Ma l’ecumenismo entra anche nell’agenda di alcune chiese. Un passo che e' stato fatto e' la sensibilita' di autorita' religiose di differenti denominazioni per dei momenti celebrativi e atti di solidarieta', cosi' da farsi carico, assieme, di cause sociali che sollecitano una risposta a partire dalla fraternita' cristiana. Queste sfide sociali vanno al di la' degli spazi liturgici e vengono assunte come proposte di lavoro comune tra le chiese. E' quello che avviene con certi gruppi di lavoro specifici come donne, bambini, giovani, studio biblico, indigeni e neri. Attorno a questi temi ci si aggrega e, superando le barriere tra denominazioni, si cerca di vivere insieme l’impegno cristiano nelle situazioni concrete. E' questa un’ importante testimonianza del Vangelo e un segno di vita e speranza, per la realta' latinoamericana. VERSO IL MACROECUMENISMO Quanto sin qui detto si riferisce soprattutto ai rapporti tra chiese cristiane. Ma c’e' un’altra dimensione del dialogo che continua a rappresentare una sfida e fa parte dei sogni non realizzati. A partire dal 1992, con la celebrazione/protesta dei 500 anni di colonizzazione ed evangelizzazione del continente, prendono piu' forza e visibilita' le organizzazioni dei popoli originari e neri. Nel loro grido per la giustizia e per il diritto al recupero della propria storia, nel loro esigere l’autodeterminazione, e' contenuto anche il reclamare la religione ancestrale come parte della propria eredita' storica. Il cristianesimo ci ha concepito come persone da evangelizzare e non come popoli con una storia, cultura, spiritualita' e religione propria. L’America latina che e' vista come continente cristiano poche volte si interroga sulle radici religiose, le credenze, le esperienze di fede riposte nel piu' profondo del cuore della sua gente. Come se Dio fosse arrivato con il primo missionario che arrivo' al seguito del colonizzatore. Solo se si assumono queste radici pluriculturali, questa diversita' religiosa, e' possibile costruire un cristianesimo nuovo. E l’ecumenismo, non solo tra cristiani, ma un ecumenismo aperto, ampio, che contempli le religioni non cristiane. Il macroecumenismo, come l’abbiamo chiamato, sara' cosi', poco a poco, un sogno fatto realta'. E potremo riunirci in un grande cerchio, e tutti e tutte darci un grande abbraccio. E Dio, che gia' ci tiene in braccio, quel giorno sorridera', cantera' e danzera' insieme a noi. ************************************ NIGRIZIA redazione at nigrizia.it Vicolo Pozzo, 1 - I-37129 Verona tel. +39 045 596238 fax +39 045 8001737 www.nigrizia.it
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