Re: [pace] riflessione di a.marescotti sulle bombe di sirte



Sembra che i manifestanti di wall street abbiano anche slogan No War. Non disperiamo, e' un momento che cambieranno molte cose. Contro la guerra devono nascere nuove aggregazioni perche' le vecchie per motivi diversi non ci sono piu'. Peacelink e altri ci sono sempre. Dobbiamo costruire una rete nuova in modi che ancora non conosciamo, contro la guerra c'e' tanta gente ma bisogna collegarci.l' appello di Zanotelli l' abbiamo firmato in 11.000 e qualcuno si e' visto ad Assisi ed ha discusso come andare avanti.
Da: pilar anita quarzell castel <pilarcastel at hotmail.it>
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Inviato: Mercoledì 5 Ottobre 2011 22:18
Oggetto: [pace] riflessione di a.marescotti sulle bombe di sirte

sembrano lontani anni luce i tempi di 'all we are saying is give peace a chance...',pilar
 
> To: pace at peacelink.it
> From: a.marescotti at peacelink.it
> Date: Wed, 5 Oct 2011 14:53:22 +0000
> Subject: [pace] Tu chiamale se vuoi emozioni
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> Quando oggi vedo l'assenza di pieta', il vuoto di emozioni verso la popolazione disperata di Sirte sotto assedio, penso alla Renaul rossa di Aldo Moro. O ai corpi straziati di Piazza Fontana e Piazza della Loggia.
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> Da anni non ci si indigna piu' del terrorismo degli anni Settanta, non lo si rievoca neppure, non e' un luogo della memoria perche', in fondo in fondo, ci stiamo abituando a giustificare il nostro terrorismo infinito. La guerra infinita ha tacitato le emozioni. Ci siamo assuefatti a uccidere.
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> Comodamente e senza rischiare la galera, abbiamo in continuazione fabbricato giustificazioni ideologiche alla violenza e alle bombe. Cosa sono le Br e Ordine Nuovo messi a confronto? Hanno per caso bombardato le citta' con missili da una tonnellata?
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> Adesso possiamo parlare finalmente di violenza liberatrice e di guerra giusta senza piu' paura di sbagliare. Ne abbiamo facolta', un tabu' si e' rotto. Senza vergogna uccidiamo a fin di bene. La Tv non riprende una sola delle nostre bombe, delle nostre vittime. Il conflitto e' invisibile, pulito, rassicurante, etico. Nessuno sollevi dubbi, rimorsi, sensi di colpa su una sola bomba sganciata.
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> E soprattutto: chi di oppone alla violenza a fin di bene e' amico del male.
> La guerra si chiama pace.
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> Non sui crani refrattari ma sulle coscienze mollicce di carriera e convenienza ha colpito il potere.
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> Il colpo di Stato e' quasi compiuto ma non ha mirato a conquistare il Palazzo, ha voluto espugnare le coscienze. E ha narcotizzato anche la sinistra che plaude le guerre giuste o si volta indifferente dall'altra parte, come ai tempi dell'Urss.
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> E' ritornata la violenza liberatrice. Le nostre bombe portano la giustizia e la liberta'.
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> Indignatevi, compagni, indignatevi.
> Ma non per la guerra.
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> Alessandro Marescotti
> www.peacelink.it
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