Re: [pace] FUORI i preti dalle nostre mutande




Doriana, dov'è la brutalità delle parole di Ruini? E soprattutto, siamo sicuri che parlasse della biancheria intima degli italiani/e?
Parlare di aborto e di 194 in Italia oggi non vuol dire invece ricordare questa grande tragedia, di + di 400 bambini e bambine che muoiono e di + di 400 mamme che ogni giorno vivono un'esperienza drammatica, che lascerà un segno indelebile per tutta la vita?
Non vuol dire parlare di tutti gli ostacoli che ogni giorno di più ci sono per una mamma che vuole portare avanti la sua gravidanza? Di chi viene abbandonata o minacciata dal compagno, di chi si trova dall'oggi al domani senza lavoro perché incinta? Di chi viene aggredita verbalmente dal dottore perché è 'un'incosciente' a portare avanti una gravidanza se povera, sieropositiva, sola...?
Non vuol dire parlare di una cultura, senz'altro favorita dalla legge 194, che dice che di un bambino nel grembo si può fare quello che si vuole? Così se un bambino ha la sindrome di down, finché non è nato si può ancora eliminare, come è successo a Milano, mentre dopo non si può (questo fa vedere quanto sia ipocrita la nostra società verso gli handicappati...).
Non vuol dire parlare di una società abortista, che pilatescamente usa la 194 come alibi per non farsi carico delle difficoltà della donna, che si riempie la bocca della 'libera scelta della donna' per non darle una mano in uno dei momenti di maggiore fragilità?
Non vuol dire parlare di una legge che è brutale in sé perché consente e regola l'uccisione di altri esseri umani, anche se giustificata con nobili intenzioni e motivazioni?
L'aborto è una tragedia e una violenza grande per tutti quelli che ne sono coinvolti, dobbiamo fare il possibile perché non ce ne siano più, legali o clandestini, chirurgici o medici che siano; la prima cosa da fare per arrivarci è trattare il bimbo nella culla materna come uno di noi in tutto, e valorizzare il più possibile questo dono straordinario che è la maternità, anziché ostacolarla in mille modi.
E proprio per tutta la carica di violenza che contiene questo atto, penso che da parte di noi che promuoviamo la nonviolenza ci debba essere un impegno maggiore perché gli esseri umani arrivino al superamento dell'aborto, a considerarlo un evento del passato.
Ciao

                                                                Andrea


At 06.49 05/09/2007 +0000, you wrote:
Trovi brutale dire: "fuori i preti dalle nostre mutande"? Io trovo
brutali
le parole dell'eminentissimo cardinale Camillo Ruini per il quale sarebbe
"non solo lecita ma doverosa una interpretazione che aggiorni e migliori
la
legge 194 ai progressi medico scientifici e non peggiori la legge" che,
ha
ricordato, risale a quasi 30 anni fa.

Anche oggi abbiamo avuto la dose quotidiana di cosa deve fare il cattolico
impegnato in politica e quello che cattolico non è sa che: “Nessuno è
obbligato per legge a essere cattolico ma se una persona sceglie il
cattolicesimo, deve accettare l’autorità dottrinale, che non è solo del
Papa
e del Concilio ecumenico, che deve essere punto di riferimento per tutti”.

Ma chi, non è cattolico in Italia? Chi non è battezzato, quindi le
conclusioni, comprese quelle numeriche sono facili.Il 3%.

Basti pensare che era l'11 febbraio 2006 e il quotidiano nazionale "La
Repubblica" non volle inserire la pubblicità della manifestazione NO VAT
perchè conteneva la frase "più autodeterminazione meno Vaticano" e per
il
logo cupolone stilizzato. La pubblicazione - già saldata al prezzo di 1000
Euro - era stata bloccata senza preavviso. Con buona pace della libertà di
espressione concludemmo allora: Meno Vaticano, Più Informazione.

Per questo oggi scrivo e trascrivo una frase allora fotografata e gridata,
perchè è accaduto esattamente il contrario: Più Vaticano, Meno
Informazione,
con tanta tanta buona pace, per voi, noi tutte, nessuna esclusa.

Doriana Goracci

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