Novara: marcia 12 maggio 07



 12 maggio 2007
MARCIA PER LA PACE
RICONVERTIRE
DISARMARE
SMILITARIZZARE
I TERRITORI
ore 12.00 volantinaggio
fabbriche belliche AgustaWestland e Aermacchi

ore 12 presidio all’aeroporto di Cameri (Novara)
ore 13.30 partenza per Solbiate
NO AI CACCIABOMBARDIERI F35
ANCHE A CAMERI GLI INVESTIMENTI PUBBLICI SIANO USATI
PER PRODUZIONI DI VITA E NON DI MORTE


ore 15.30 concentramento marcia
Comando Corpo di Armata di Reazione Rapida della NATO
Solbiate Olona via

ore 18.00 arrivo presso parco AVIS-AIDO
pz. Gramsci Fagnano Olona
a seguire interventi, ristoro, concerto fino alle ore 23.00
con Treni in Corsa e Osteria Popolare Berica

è previsto un servizio di pulmini per il ritorno a Sobiate Olona

Non è possibile opporsi alle guerre se non si guarda al territorio in cui si vive, per verificare se esso aiuta alla costruzione della pace e della giustizia oppure è complice della guerra permanente. La provincia di Varese “ospita” diverse importanti fabbriche belliche e un Comando Corpo di Armata di Reazione Rapida della NATO a Solbiate Olona pronto a condurre operazioni difensive e offensive anche fuori l’area di responsabilità della NATO. A pochi chilometri da questi luoghi, non casualmente, si trova poi Malpensa, aeroporto certamente civile che però alla bisogna si trasforma, come già accaduto, in utile supporto logistico per interventi militari. Ciò fa della nostra provincia un luogo strategicamente importante per la costruzione e il mantenimento della guerra. Sulla sponda piemontese del Ticino, l’aeroporto militare di Cameri è destinato all’assemblaggio degli F35, bombardieri da guerra, trasportatori di bombe e potenzialmente di testate nucleari: il progetto USA (Locked Martin Corporation) è sostenuto anche dall’Italia con ingenti finanziamenti pubblici, ai quali si aggiungerebbero gli altissimi costi di acquisto di un centinaio di velivoli. Nel 2006 è nata DisarmiAMO la PACE, una rete di associazioni, gruppi, sindacati, singole persone che in provincia di Varese, con modalità ed esperienze diverse, operano a favore di un mondo senza guerre, col fine di rendere evidente e contrastare la complicità del territorio che abitiamo alla guerra, di ricercare e proporre possibili soluzioni alternative che promuovano invece la pace, di evitare un’assuefazione alla guerra, alle morti e alla distruzione che sempre comporta, svelando che essa non è un evento naturale inevitabile, ma che al contrario sono scelte economiche e politiche a prepararla e a condurla. Il 20 maggio 2006 DisarmiAMO la pace ha promosso una Marcia per la Pace partecipata e colorata, che è stata capace di mostrare finalmente i luoghi della guerra della nostra provincia; una marcia che ha unito persone con storie e culture differenti, che ha creato relazioni e legami fra associazioni pacifiste, che ha saputo costruire rete fra esperienze diverse.
Una marcia che anche quest’anno rifaremo, con lo stesso spirito.

Veniamo da luoghi lontani, talvolta anche estranei l’uno all’altro.
Percorriamo sentieri che attraversano terre diverse.
Parliamo lingue che spesso faticano a intendersi.
Ascoltiamo le voci di chi sussurra o urla, nella terra che abitiamo.

Abbiamo guardato – oltre i confini delle nostre vite quotidiane –
là dove affondano le mani rapaci del nostro benessere.
Vediamo terre devastate dalla guerra infinita,
che strazia corpi e strappa tesori.

Abbiamo guardato – al di qua dei confini delle nostre vite quotidiane –
qui, dove generiamo intelligenze e strumenti e strategie per la guerra infinita.
Vediamo la Base NATO, per il controllo e il comando di operazioni militari
che sentiamo dire essere “missioni di pace”;
Vediamo Agusta, Aermacchi ed il loro indotto, per la produzione e il commercio di armi
che sentiamo dire essere il vanto della “provincia con le ali”;
Vediamo che la guerra infinita è generata anche qui, nella terra che abitiamo,
nelle scuole che formano le nuove generazioni,
nelle fabbriche che ci danno ricchezza,
nei giornali che raccontano nascondendo la verità,
nelle istituzioni che sviliscono la costituzione calpestando l’articolo 11.

Abbiamo visto e ci siamo riconosciuti in un cammino di pace con la volontà di:
? disarmare le nostre coscienze e le relazioni fra i popoli;
? riconvertire il tessuto economico della nostra terra verso beni ecologicamente compatibili e socialmente desiderabili.
E invitiamo a un cammino di pace, che:
? manifesti l’opposizione alla produzione e al commercio delle armi e alla presenza di insediamenti militari nella nostra terra ? sia di monito ai decisori politici ed economici del territorio: “se vuoi la pace, prepara la pace”

Chiediamo a tutti/e di portare una bandiera della pace. Daremo anche quest’anno vita a una marcia dove saranno rappresentate le diverse articolazioni del movimento contro la guerra e per la pace, che convergono sul documento disarmiAMO la pace. A chi crede giusto esaltare la violenza diciamo che consideriamo questa esaltazione incompatibile con le nostra iniziativa, che vuole mettere al centro il valore della pace, dei diritti, della giustizia e della convivenza


? testimoni la possibilità di una relazione dolce fra i popoli di questa Terra.
PARTECIPA ANCHE TU….
www.disarmiamolapace.altervista.org
disarmiamolapace at email.it