Re: [pace] unire la sinistra!



In data 22/4/2007, "Conques" <conques at alice.it> ha scritto:
Sono abbastanza imprevedibili, invece, le ricadute concrete di questo
terremoto sull'ampia area che si pone a sinistra del neonato Pd.

Per questi e molti altri motivi, è una priorità assoluta il Cantiere
della Sinistra - evocato e invocato da Rossana Rossanda sul Manifesto di
ieri, e dall'ottimo editoriale di Ritanna Armeni su Liberazione di
oggi. Forse, siamo già in ritardo. Come una reazione a catena, la
nascita del Partito democratico sprigiona forze ed energie in tutte le
direzioni. Nella direzione del suo consolidamento, indubbiamente, ma
anche verso il "fuori", nelle direzioni molteplici del suo rifiuto, o
delle sue delusioni. E non mi riferisco solo ai compagni diessini che
seguiranno Fabio Mussi. Forze ed energie (ma anche recriminazioni) non
facili da governare; a cui potrebbe seguire, purtroppo, un abbandono
della politica, un ritorno a casa. La vera maledizione italiana.

>Qui, nel Veneto, funziona da mesi un coordinamento delle politiche regionali attraverso la collaborazione dei consiglieri regionali Prc, Pdci e Verdi. Questo è un buon modello per il Cantiere della Sinistra. Ma non basta. L'appuntamento di giugno annunciato da Rifondazione - la presentazione della Sinistra europea il 16 e 17 a Roma - dovrà diventare un'occasione offerta a tutta la Sinistra. Dovrà essere un vero cantiere. E nei cantieri si lavora, si collabora, ci si ascolta, ci si arrabbia, ma soprattutto si costruisce. Per costruire bene sono necessari, ovviamente, il confronto e la discussione. Ma, soprattutto, la generosità, la fiducia e il coraggio. Se necessario, si cambi nome e simbolo, si rinnovi la classe dirigente, ci s'inventi l'impensabile. Per la casa comune di tutta la sinistra, questo ed altro.
>Diamo una chance alla Sinistra italiana! Facciamo volare gli aquiloni della speranza!
>
>Lorenzo Mazzucato)

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Ho voluto lasciare quasi integro questo intervento: gli appuntamenti con
l' Associazione Sinistra Critica domenica scorsa a Roma, quello di
Firenze ieri sembrano appuntamenti inconsistenti. Il cantiere della
sinistra è un altro, il vero cantiere.
Per non parlare degli altri movimenti, come quello appena postato,
schegge impazzite?
Non sono polemica o forse lo sono ma certe premesse accompagnate dagli
aquiloni della speranza a me non fanno volare per niente, neanche ad
altri...
riporto da altra lista, il senso del discorso non cambia.


Il messaggio: spazio ad associazioni e movimenti dal Pd: " E non cedete
ad
altri progetti, a scissioni e distinguo, mozioni e preamboli: non fatevi
sedurre dall’idea di altri partitini, più utili ai loro dirigenti che al
paese." Chiaro? Non c'è trippa per i gatti.
Doriana
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Viterbo - Saluto di Severo Bruno ai delegati dei congressi
"Nel Partito Democratico, spazio ad associazioni e movimenti"
20 aprile 2007 - ore 12,50
Severo Bruno
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- Il mio non vuole essere il classico saluto, quello, per capirci, con cui
iniziano i congressi di partito e che nessuno ascolta. Non è assolutamente
una indicazione od una scelta di campo.

Semplicemente è e vuole essere l’espressione di un desiderio e di una
speranza: a nome dei cittadini e dei “civici” viterbesi vi affidiamo il
desiderio di coloro che non contano, che non appaiono, la speranza di
tanti
“invisibili” e di tanti giovani in cerca di lavoro.

Il desiderio e la speranza che dai vostri congressi, anche con il vostro
contributo, nasca il nuovo partito Democratico, partito della trasparenza
e
della partecipazione, dove ognuno possa portare il meglio di sé e non solo
l’appetito di nuovi posti e nuove prebende.

Tante sono le attese intorno al Partito democratico.

Per non deluderle non saranno sufficienti sermoni e ammonizioni, ma
saranno
necessari comportamenti degni, in linea con quanto si afferma.

Siamo tutti d’accordo con coloro che attendono i contenuti del nascituro
Partito democratico: tutti noi non vediamo l’ora di conoscere quanto la
costituente vorrà portare nel dna del nuovo partito.

Ma nel frattempo vogliamo affidarci a coloro che per primi hanno creduto
in
questa prospettiva e nel nuovo cammino.

Sono i soli che sapranno guidare i nostri passi e che sapranno guidare
anche
i musi lunghi, quelli con lo sguardo rivolto al passato ed impreparati al
futuro.

E non cedete ad altri progetti, a scissioni e distinguo, mozioni e
preamboli: non fatevi sedurre dall’idea di altri partitini, più utili ai
loro dirigenti che al paese.

Nell’organizzato disordine della nostra società è indispensabile che
partiti
della vostra tradizione diano un segnale di concordia e progettualità a
tutti noi: da voi attendiamo di sentire “ci siamo, vogliamo governare,
vogliamo guidare il Paese nel futuro”.

Un ultima considerazione: fate in modo che nei vostri congressi appaia
chiara l’intenzione di favorire la partecipazione al Partito Democratico
delle associazioni, dei movimenti, delle liste civiche, dei singoli
cittadini.

Sono coloro che hanno contribuito ad impedire che il Paese precipitasse in
una deriva plebiscitaria e populistica; hanno contribuito a sconfiggere il
caudillo e lo strapotere del denaro.

Buon lavoro
Severo Bruno

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