URGENTE Aiuto per un condannato a morte....



(Si riceve e si trasmette)

Save this Preston to the death penalty and say no to the death penalty!
Salviamo Preston dalla pena di morte e diciamo no alla pena di morte!
www.santegidio.org   
Chiara Bertoglio <chiarabertoglio at yahoo.it> ha scritto:
Da: "Chiara Bertoglio" <chiarabertoglio at yahoo.it>
A: <Undisclosed-Recipient:;>
Oggetto: Vi chiedo aiuto...
Data: Fri, 22 Jul 2005 07:49:40 +0200
Carissimi,purtroppo ho appena ricevuto una brutta notizia. Il mio amico Preston Hughes, con cui sono in rapporto epistolare da diversi anni, e che è detenuto nel braccio della morte in Texas ormai da più di quindici anni, pur essendo completamente innocente, si è appena visto rifiutare l'appello che aveva richiesto. Ormai ci sono poche speranze di salvarlo dall'esecuzione: Preston non ha familiari o amici che possano aiutarlo a sostenere le spese di un ulteriore appello, ed i suoi propri mezzi economici sono naturalmente prosciugati dalla lunghissima permanenza nel braccio della morte.Vi chiedo quindi aiuto, per permetterci di raccogliere dei fondi da inviargli per pagarsi un avvocato. Quello che è un diritto basilare ed essenziale delle società civili, ossia una difesa adeguata, è stato ed è tuttora completamente disatteso nel caso di Preston.Vi prego di aiutarci, perché Preston è un mio caro amico, e nel corso di questi anni di corrispondenza mi sono resa conto della bontà della sua anima e della totale solitudine in cui è abbandonato. Le condizioni di detenzione a Polunsky Unit sono semplicemente inumane... ed ora rischia di morire dopo quindici anni di braccio della morte!Come aiutarlo?- Attraverso AmiCa, l'associazione che si occupa di lui. Potete inviare un'email per informazioni a carcerati at hotmail.com; ancora più velocemente (visto che Preston ha circa un mese per recuperare la somma necessaria) vi prego di mandargli qualche soldino (anche pochi euro sono importanti per salvare una vita!!!). Potete farlo tramite il c.c.p. 10 88 13 16 intestato ad Associazione Ami.Ca.- Amici dei Carcerati; c.p.84, 31015 Conegliano (TV), specificando nella causale "Per Preston Hughes III".- Aiutandomi a diffondere la notizia su questa grave ingiustizia che potrebbe essere perpetrata. Parlate ai vostri amici di Preston, date pure la mia email a chi volesse saperne di più; inoltrate questa email a coloro che pensate più sensibili. C'è anche una petizione a favore di Preston: per firmarla si può andare su http://www.petitionspot.com/petitions/PrestonHughes . - Aiutandomi, magari, ad organizzare concerti di raccolta fondi, in tempi brevissimi. Basta solo una chiesa, un parroco gentile ed un organo, oltre ad un po' di pubblicità all'interno della parrocchia ed a livello locale. Se conoscete qualche possibilità in merito mi fareste proprio un regalo ad aiutarmi. Grazie.Grazie a tutti nel frattempo... e scusatemi il disturbo!!!A presto!! Chiara
 

Segnalazione

 

PRESTON HUGHES

(Texas – USA)

 La Comunità di Sant’Egidio intende segnalare i caso di Preston Hughes, che ha bisogno di fondi affinché si possa riaprire il processo a suo carico, dopo una condanna a morte per un omicidio di cui si è sempre proclamato innocente, subita nel corso di un procedimento caratterizzato da una assai dubbia regolarità.

Chiunque volesse contribuire a sostenere le spese relative può contattare il sig.Carlo Molinari, dell’Associazione AMI.CA. – Amici dei Carcerati, inviando una e-mail al seguente indirizzo: carcerati at hotmail.com

 

La storia

Preston Hughes ha 35 anni e si trova nel braccio della morte di Livingston (Texas) dal 17 maggio 1989 in seguito ad una condanna per l’omicidio di una ragazza di 15 anni e del cuginetto di 3 la sera del 26 settembre 1988, a cui si è sempre dichiarato estraneo.

A suo dire infatti Preston, nell’ora del delitto, si trovava da tutt’altra parte rispetto al luogo dove accadde. Venne però incriminato per una serie di coincidenze, alcune fortuite altre meno. Preston fu giudicato colpevole perché la vittima, sua amica da anni, fece il suo nome prima di morire, forse per chiamare aiuto. Colpevole perché viveva nella zona del delitto. Colpevole perché fu costretto dalla polizia a firmare una dichiarazione di colpevolezza dopo essere stato brutalmente picchiato. Colpevole perché gli occhiali della ragazza uccisa furono trovati in casa sua, probabilmente fatti trovare lì appositamente dalla polizia stessa. Colpevole per aver avuto in casa un coltello da caccia sporco di sangue di coniglio, che fu ritenuto dal pubblico ministero l’arma del delitto, arma che invece sembra non sia mai stata trovata.

Il rischio più grave oggi è che i termini dell’appello che Preston intende presentare per chiedere di essere sottoposto a un nuovo processo possano scadere prima che egli sia in grado di raccogliere la somma necessaria per assoldare avvocati e investigatori esperti.

La data di esecuzione potrebbe essere fissata in tempi brevi.

 


 Warning

 

PRESTON HUGHES

 (Texas – USA)

 

The Community of Sant’Egidio would like to point out the case of  Preston Hughes, who needs money so that the trial on his behalf  could be opened one more time, after that he was sentenced to death for a murder which he has always been claiming innocent about, during a judgement carried out with a seriously doubtful fairness.

Anybody who is willing to contribute in supporting the related costs may get in touch with Mr. Carlo Molinari, belonging to the association AMI.CA. – Amici dei Carcerati, sending an e-mail to the following address: carcerati at hotmail.com

  

His story

Preston Hughes is 35 and is detained on the Texas death row of Livingston since May 17th 1989 due to a sentence for the murder of a 15 years old girl and of her little cousin who was only 3 in the night of  September 26th 1988, even though he has always declared he was not involved with.

Indeed he always said he was far away from the area where the crime took place at the time it was supposed to happen. Nevertheless he was prosecuted for a series of coincidental occurrences, some of them quite casual, other ones less. Preston was judged guilty because the victim, who was a friend of his for years, whispered his name before dying, maybe looking for help. Guilty because he lived in the area where the crime occurred. Guilty because he was forced by the police to subscribe a statement of  culpability after being brutally beaten. Guilty because the glasses of the murdered girl were found inside his house, probably put there intentionally by the police itself. Guilty, finally, for keeping a rabbit-blooded knife, which was said the material evidence by the prosecutor. Indeed, the real killing knife seems to have never been found.

Today the most serious risk is that is running out the time in which Preston is allowed to send in an appeal to face another trial and that he might fail to find in time the necessary money to engage competent lawyers and detectives.

The date of his execution might be scheduled very soon

http://www.santegidio.org/it/pdm/index.htm


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