[Nonviolenza] Archivi. 218



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 218 del 22 novembre 2016

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di settembre 2016 (parte ottava e conclusiva)

2. Il 4 dicembre no al golpe

3. Ogni giorno opporsi alla guerra

4. Cinque appelli

5. Per la critica dei paroliberi

6. Il 2 e il 9 ottobre la nonviolenza e' in cammino

7. Indignarsi

8. Che la sovranita' appartiene al popolo

9. Primavera di bellezza

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2016 (PARTE OTTAVA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2016.

 

2. IL 4 DICEMBRE NO AL GOLPE

 

Il governo ha fissato la data del referendum sulla riforma costituzionale al 4 dicembre.

Sara' una lunga campagna referendaria. Dal nostro modesto punto di vista vuol dire che ci sara' piu' tempo per l'opera di informazione.

Poiche' il referendum non si vincera' sugli slogan a effetto, ma sulla precisa conoscenza, sulla corretta comprensione, sulla reale consapevolezza.

E sulla base di una precisa conoscenza, di una corretta comprensione, di una reale consapevolezza vincera' il No alla riforma costituzionale voluta dal governo degli apprendisti stregoni.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

E' stato anche reso noto il quesito referendario, che riproduce gli slogan propagandistici del governo. Ignoriamo se sara' possibile modificare la dicitura e renderla meno disonesta. Ma neanche questo ci impressiona granche'. Si trattera' ancora una volta di rendere chiaro a chi vota che neppure questa soperchieria ci e' stata risparmiata.

E sara' una ragione in piu' per votare No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Frattanto prosegue la guerra, frattanto prosegue la strage nel Mediterraneo, frattanto prosegue la violenza razzista e schiavista, e prosegue il femminicidio.

E dinanzi a questo orrore e' ancor piu' necessario un cambiamento radicale della politica italiana: che cessi di essere una politica complice dell'orrore e divenga invece una politica dell'umanita'.

Una politica della pace, del disarmo, della smilitarizzazione.

Una politica della solidarieta' umana contro il razzismo e contro la schiavitu'.

Una politica dei diritti umani e della difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

Una politica contro tutte le uccisioni.

Ed anche per far prevalere questa politica della dignita', della democrazia, della nonviolenza, occorre votare No al referendum del 4 dicembre.

Per difendere la Costituzione repubblicana scaturita dalla Resistenza antifascista.

Per difendere la democrazia, la sovranita' popolare e l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

Per difendere lo stato di diritto fondato sulla separazione e l'equilibrio dei poteri.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

3. OGNI GIORNO OPPORSI ALLA GUERRA

 

Ogni giorno la guerra massacra degli esseri umani.

Ogni giorno la guerra denega l'umana dignita'.

Ogni giorno la guerra rende il mondo un inferno.

Ogni giorno la guerra tutte e tutti ci opprime.

Ogni giorno la guerra opera per l'annientamento dell'umanita'.

*

Ogni giorno l'umanita' deve opporsi alla guerra, prima che la guerra l'intera umanita' divori.

Abolire la guerra, far cessare tutte le uccisioni, salvare le vite: e' il primo dovere.

Il primo diritto: non essere uccisi.

Una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

4. CINQUE APPELLI

 

I. Sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

*

II. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

*

III. Preparare la Giornata internazionale della nonviolenza e la marcia Perugia-Assisi

Come ogni anno ricorre il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi.

E quest'anno il 9 ottobre si svolgera' la marcia della pace Perugia-Assisi, la piu' importante iniziativa di pace nel nostro paese ideata da Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia.

Occorre che le istituzioni, le associazioni, i movimenti, le persone che vogliono contribuire a fermare l'orrore della "terza guerra mondiale a pezzi" in corso, che vogliono salvare le vite, che vogliono costruire la pace, si adoperino fin d'ora a preparare la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole possibile a queste due iniziative.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rinnova l'invito a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione repubblicana che ripudia la guerra, ad un impegno immediato e comune contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Facciamo del 2 e del 9 ottobre occasioni corali e persuase d'impegno comune per la salvezza dell'umanita'.

E fin d'ora adoperiamoci ovunque, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

*

IV. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

V. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

5. PER LA CRITICA DEI PAROLIBERI

 

Se e' vero che in un piccolo specchio

un cielo stellato si puo' rispecchiare

cosi' a condannare l'iniqua, la torbida,

la grottesca riforma ed infame

voluta dal governo basta comparare

la lingua della Costituzione repubblicana

della Costituzione antifascista

della Costituzione che afferma

che "La sovranita' appartiene al popolo"

e che il popolo tutto leggendola comprende

alla scrittura greve e labirintica

delle modifiche costituzionali

che al limpido articolo 70

che recita semplicemente

che "La funzione legislativa e' esercitata

collettivamente dalle due Camere"

sostituisce un vertiginoso labirinto

di quattrocento e passa parole colmo di rimandi

ad altri articoli e commi e periodi.

La saggezza del popolo sa

che quando alle chiare, semplici, brevi parole

si sostituiscono lunghi, complicati, nebulosi discorsi

li' e' confusione di stolti che non sanno pensare

o peggio il furbesco raggiro degli imbroglioni.

 

Basta leggere l'articolo 70 per sapere

che al referendum occorre votare No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

6. IL 2 E IL 9 OTTOBRE LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

 

Si svolge il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.

Si svolge il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi per la pace, manifestazione realizzata per la prima volta nel 1961 per iniziativa di Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia.

Il 2 ottobre in tutto il mondo si svolgeranno iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza, di azione nonviolenta per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.

Il 9 ottobre tra Perugia ed Assisi si rinnovera' un impegno che nel ricordo e alla scuola di Francesco d'Assisi e di Aldo Capitini vuole divenire pratica quotidiana di azione nonviolenta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per una societa' di persone tutte libere, eguali in diritti, responsabili e solidali; per il rispetto di tutti gli esseri viventi e la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' una e plurale.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" rinnova l'invito a tutte le persone di volonta' buona, a tutte le associazioni e le istituzioni democratiche, a promuovere ovunque iniziative di accostamento alla nonviolenza per domenica 2 ottobre e nei giorni immediatamente precedenti e successivi, cosi' come ad aderire e partecipare alla marcia Perugia-Assisi domenica 9 ottobre.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

7. INDIGNARSI

 

Indignarsi per l'orrore della guerra e' cosa buona e giusta.

Oltre a indignarsi sara' il caso di fare qualcosa per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione, per fermare le stragi, per salvare le vite?

E ad esempio, l'Italia sta partecipando a guerre ed occupazioni militari: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, l'Italia sta partecipando ad alleanze militari terroriste e stragiste: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, l'Italia rifornisce di armi regimi e poteri dittatoriali e belligeranti: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, l'Italia nega alle vittime innocenti il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, l'Italia continua a consentire la produzione e il commercio di armi assassine: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, l'Italia nega il diritto di voto a milioni di persone che qui vivono, lavorano, pagano le tasse: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, in Italia vi sono veri e propri campi di concentramento: sara' il caso di far cessare questo scandalo?

E ad esempio, in Italia tanti uomini e donne vengono ridotti in schiavitu': sara' il caso di far cessare questo scandalo?

 

8. CHE LA SOVRANITA' APPARTIENE AL POPOLO

 

Che la sovranita' appartiene al popolo

leggo nel primo articolo della Costituzione

repubblicana, democratica, antifascista.

Ma quando il popolo non elegge piu' il Senato?

Ma quando la Camera dei Deputati non e' piu' eletta

con criterio proporzionale secondo i voti espressi

ma una minoranza organizzata s'appropria

della maggioranza assoluta dei seggi?

Quando il Governo infrange

la separazione e l'equilibrio dei poteri?

Quando il potente pretende

di porsi al di sopra della legge

la legge prima violando

e poi pretendendo riscriverla a suo vantaggio

l'ordinamento civile prostituendo al suo arbitrio

e la civile convivenza corrompendo?

Non e' a tutti evidente che cosi'

quel governo fa strame

della sovranita' popolare, della Costituzione repubblicana,

della democrazia, dello stato di diritto?

 

Non ci vuol molto per capire

che al referendum occorre votare No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

9. PRIMAVERA DI BELLEZZA

 

"Noi affermiamo che la magnificenza del mondo

si e' arricchita di una bellezza nuova:

la bellezza della velocita'".

(Manifesto del Futurismo, 1909)

 

Il Senato? Rottamiamolo pure.

Sostituiamolo con una comitiva

di consiglieri regionali e sindaci,

e perche' non di calciatori o zebre?

Non vi fu gia' un imperatore

che fece senatore il suo cavallo?

 

La Camera dei Deputati? Eleggiamola in modo

che una minoranza di allegri ragazzi

con un solo bluff si prenda tutto il piatto.

Non ci appassiono' quel racconto di Borges

della Lotteria di Babilonia?

Non sono adorabili tutte le canaglie?

 

La separazione dei poteri? E perche' mai?

Quando al governo c'e' una testa fina

sapra' ben lui cosa e' bene per tutti.

 

La democrazia? Suvvia, che lo sappiamo

che e' solo una gran perdita di tempo.

 

La Costituzione antifascista? Ancora?

Ma se siamo nel XXI secolo!

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

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Numero 218 del 22 novembre 2016

 

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