[Nonviolenza] Telegrammi. 2535



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2535 del 17 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "La dignita' umana della persona sofferente". Un incontro di riflessione con Vito Ferrante

2. Alcuni testi del mese di luglio 2014 (parte seconda)

3. Incipit: Ripubblicando un appello e ventisei perorazioni gia' pubblicate nell'ottobre 2013

4. Explicit: Per far cessare le stragi nel Mediterraneo basterebbe poco...

5. Incipit: Alcuni altri testi dell'ottobre 2013

6. E' necessario, e' urgente

7. Una bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo, e tre bozze di disegni di legge per la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

8. Questo appello

9. Nell'anniversario della morte di Thomas More e di Max Horkheimer

10. "La funzione critico-utopica dell'opera d'arte". Un incontro di studio

11. Sulla strada

12. Per l'anniversario della nascita di Ernst Bloch

13. "L'opera d'arte dopo Auschwitz e Hiroshima". Un incontro di studio

14. Io sono quello

15. L'associazione "Respirare" esprime gratitudine e sostegno all'associazione "Sulla Strada"

16. Per Alice Paul, nell'anniversario della scomparsa

17. "Il diritto allo studio come diritto umano". Un incontro di riflessione a Viterbo

18. L'orrore

19. "Viterbo oltre il muro" a sostegno dell'associazione "Sulla Strada"

20. Una richiesta al governo di Israele

21. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" esprime affetto e sostegno all'associazione "Sulla Strada"

22. Siria, Ucraina, Israele e Palestina

23. Un appello agli amministratori degli enti locali di Viterbo e del viterbese

24. Segnalazioni librarie

25. La "Carta" del Movimento Nonviolento

26. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. "LA DIGNITA' UMANA DELLA PERSONA SOFFERENTE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE

 

Si e' svolto la sera di mercoledi' 16 novembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con Vito Ferrante sul tema: "La dignita' umana della persona sofferente".

*

Una breve notizia su Vito Ferrante

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2014 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2014.

 

3. INCIPIT: RIPUBBLICANDO UN APPELLO E VENTISEI PERORAZIONI GIA' PUBBLICATE NELL'OTTOBRE 2013

 

Ripubblichiamo (aggiungendovi solo questo testo introduttivo odierno e un testo conclusivo del 30 giugno 2014) i testi seguenti, scritti e gia' piu' volte pubblicati nell'ottobre 2013, nei giorni successivi all'immane strage di migranti nel Mediterraneo avvenuta il 3 ottobre di quell'anno.

Riproponiamo quel ragionamento che dal secolo scorso siamo costretti a ripetere e ripetere assistendo inorriditi a un massacro abominevole che tuttora perdura e che occorre far cessare immediatamente; ragionamento che ancora ieri abbiamo esposto una volta di piu' nell'appello "Fermare il massacro e' possibile" che di seguito trascriviamo di nuovo.

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"E' in corso nel Mediterraneo un massacro i cui primi responsabili sono i governi europei che proibendo agli esseri umani in fuga da guerre, dittature e fame di trovare scampo in Europa arrivandoci in modo legale e sicuro, appaltano quelle umane vite ai poteri criminali e di molte di esse provocano la morte.

Questo massacro puo' cessare immediatamente: semplicemente riconoscendo ad ogni essere umano il diritto che la Dichiarazione universale dei diritti umani e le leggi che nei singoli stati quella Dichiarazione hanno ratificato sanciscono come primo ed irrinunciabile, il diritto a non essere ucciso; ed affinche' possa essere esercitato questo diritto occorre garantire a tutte le persone la possibilita' di sfuggire all'orrore e di essere accolte ove si possa serenamente vivere.

Detto nel modo piu' semplice e chiaro: occorre in primo luogo riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Occorre garantire a tutti i migranti il diritto ad entrare in Italia e in Europa in modo legale e sicuro; ed occorre organizzare subito e senza indugi un servizio di trasporto pubblico e gratuito - a carico della fiscalita' generale dei paesi dell'Unione Europea - per garantire a tutte la vittime di guerre, dittature, crisi umanitarie, schiavitu', miseria e fame, la possibilita' ovvero il diritto di entrare in Europa e trovare qui accoglienza e assistenza, salvando cosi' le loro vite.

E' il primo dovere di ogni paese civile, di ogni stato di diritto, di ogni ordinamento democratico; e' il primo dovere dell'umanita' autocosciente.

Poi, certamente, occorre fare anche molte altre cose: promuovere pace, disarmo, smilitarizzazione; costruire relazioni di cooperazione, solidarieta', giustizia; difendere e risanare la biosfera; e molte altre cose ancora. Ma innanzitutto occorre salvare le vite.

Facciamo cessare il massacro nel Mediterraneo. Accogliamo tutte le persone in fuga dalla morte e dall'orrore. Garantiamo a tutte le persone il diritto alla piena liberta' di movimento per poter salvare la propria vita. Riconosciamo a tutte le persone il diritto di entrare e restare in Italia e in Europa in modo legale e sicuro.

Salvare le vite: e' il primo dovere".

*

Chiediamo che lo stato italiano e l'Unione Europea cessino di far morire innumerevoli innocenti.

Lo ripetiamo una volta ancora: salvare le vite e' il primo dovere.

 

4. EXPLICIT: PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO BASTEREBBE POCO...

 

Per far cessare le stragi nel Mediterraneo basterebbe poco: basterebbe consentire a tutti gli esseri umani di muoversi liberamente sul pianeta, ovvero - nel caso particolare - permettere a tutte le persone di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e in Europa.

Ed al sadico di turno che preferirebbe che le vittime delle guerre, delle dittature e della fame morissero zitte zitte - anzi: urlando e urlando - nel loro lontano o vicino paese, ma comunque lontano dai nostri occhi, ci sia consentito dire che proprio perche' pensiamo che sia nostro dovere salvare tutte le vite umane che e' possibile salvare, e che la Costituzione della Repubblica italiana condivide questa convinzione al punto che all'articolo 10 afferma nero su bianco che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica", ebbene, proprio per questo dobbiamo in primo luogo soccorrere e difendere tutti i fuggitivi che possiamo aiutare a salvarsi dalla morte e dalla schiavitu', e poi dobbiamo altresi' impegnarci per far cessare le guerre, le dittature e la fame ("frusta dei popoli", scriveva Pablo Neruda).

Se nei loro paesi natali queste sorelle e questi fratelli non fossero vittima delle guerre, delle dittature e della fame (ovvero della rapina che i gruppi dominanti esercitano a danno della stragrande maggioranza dell'umanita' e dell'intero mondo vivente), nessuno vorrebbe abbandonare la sua casa, la sua terra, i suoi parenti ed i suoi amici.

Impegniamoci dunque per accogliere ed assistere tutti; ed insieme impegniamoci contro la guerra, le dittature e la fame: con il disarmo, la smilitarizzazione, la cooperazione tra i popoli e facendo cessare la rapina del Nord sul Sud del mondo e dei ricchi sui poveri: poveri perche' impoveriti, impoveriti perche' rapinati.

Vi e' una sola umanita'.

Pace, giustizia, solidarieta' e dignita' sono una cosa sola.

 

5. INCIPIT: ALCUNI ALTRI TESTI DELL'OTTOBRE 2013

 

Riproponiamo, dopo quelli ripubblicati ieri, alcuni altri testi dell'ottobre 2013 (aggiungendo in chiusa un testo ancora precedente).

Torniamo a chiedere un atto legislativo che faccia cessare subito le stragi di migranti nel Mediterraneo.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

6. E' NECESSARIO, E' URGENTE

 

E' necessario, e urgente, formare tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Dai Corpi di Polizia Comunale alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato, al Corpo di Polizia Penitenziaria, e' necessario e urgente che tutti gli operatori delle forze dell'ordine locali e statali conoscano e siano addestrati all'uso delle fondamentali ed irrinunciabili risorse che la nonviolenza mette a disposizione di ogni persona di volonta' buona e di tutte le istituzioni democratiche.

E' necessario, e urgente, formare tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

 

7. UNA BOZZA DI RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO AL GOVERNO, E TRE BOZZE DI DISEGNI DI LEGGE PER LA FORMAZIONE DI TUTTI GLI OPERATORI DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA CONOSCENZA E ALL'ADDESTRAMENTO ALL'USO DELLE RISORSE TEORICHE E PRATICHE DELLA NONVIOLENZA

[Riproponiamo i seguenti materiali]

 

I. Bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno)

Premesso che

l'attivita' delle forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria; Corpo dei Vigili del Fuoco, Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera; Corpi di Polizia Locali) richiede che tutti gli operatori siano adeguatamente formati per affrontare anche situazioni altamente critiche;

nella formazione e nell'addestramento a tal fine sono di grande utilita' le risorse approntate dalla ricerca scientifica ed accademica, dalle esperienze storiche e dalla tradizione formativa in ambito sociale, organizzativo e psicoterapeutico della nonviolenza;

si propone che

il Governo disponga attraverso adeguati strumenti normativi l'inclusione nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia della conoscenza e dell'uso delle risorse della nonviolenza.

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II. Bozza di disegno di legge con relativo impegno di spesa recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"

Articolo 1 (Norme di principio)

1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.

Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)

1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.

2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

3. Il Comitato

- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;

- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;

- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;

- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.

Articolo 5 (Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in venti milioni di euro si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2014.

Articolo 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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III. Bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Articolo 1 (Norme di principio)

1. Nell'ambito dell'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea, si includono anche attivita' didattiche volte alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza.

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione e' trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato.

Articolo 4 (Copertura finanziaria)

1. Consistendo la presente legge unicamente nella mera inclusione nei programmi e nelle attivita' gia' previsti di una materia di apprendimento ed addestramento - le risorse teoriche e pratiche della nonviolenza -, essa non comporta alcun ulteriore aggravio di spesa.

Articolo 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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IV. Bozza di disegno di legge "Per la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza"

Art. 1. (Formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche, delle strategie della nonviolenza). Si dispone che nei percorsi formativi, addestrativi e di aggiornamento delle forze dell'ordine sia prevista l'inclusione della conoscenza e dell'uso dei valori, delle tecniche, delle strategie della nonviolenza.

Art. 2. (Disposizioni e provvedimenti attuativi e regolamentari). Si demanda al Ministro dell'Interno, d'intesa con gli altri ministri interessati alla definizione dei percorsi formativi ed educativi ed alla formazione e gestione delle forze dell'ordine, di emanare le disposizioni ed i provvedimenti attuativi e regolamentari entro il termine di mesi sei dall'approvazione della legge.

Tali disposizioni e provvedimenti devono essere comprensivi della definizione di un percorso formativo obbligatorio standard per tutto il personale delle forze dell'ordine.

Art. 3. (Consulenza di esperti). Per l'approntamento della specifica normativa, la definizione della qualificazione dei docenti, la predisposizione della manualistica relativa, si prevede di avvalersi della consulenza sia dei docenti e ricercatori esperti in materia di peace research e di formazione alla nonviolenza, sia dei responsabili delle strutture formative e addestrative delle forze dell'ordine attualmente operanti.

Art. 4. (Finanziamento). Per il finanziamento di tale attivita' formativa, addestrativa e di aggiornamento alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza, si prevede di incrementare il budget a disposizione per la formazione, l'addestramento e l'aggiornamento delle forze dell'ordine in ragione sia della necessaria inclusione nei ranghi del personale docente di nuove figure specificamente qualificate (eventualmente attraverso rapporti di convenzione con Universita' o istituti di ricerca e di formazione), sia dell'acquisizione o predisposizione di specifica manualistica (ed a tal fine si puo' far riferimento alle piu' qualificate e prestigiose pubblicazioni anche in lingua italiana gia' esistenti in tale ambito di studi), sia di ogni altro adempimento e strumentazione si rendessero necessari.

 

8. QUESTO APPELLO

 

Raramente il nostro foglio veicola appelli al sostegno finanziario ad una buona causa, cosi' numerosi sono essi che diventa difficile scegliere tra tante cause ugualmente buone.

Ma questo appello pubblichiamo invitando chi ci legge a rispondere ad esso di cuore e all'istante.

Chi conosce l'esperienza delle amiche e degli amici di "Sulla Strada" sa gia' il perche', chi non la conosce e conoscerla vorra' si rendera' ben presto conto del particolare valore di questa esperienza e della necessita' che ogni persona di volonta' buona la sostenga.

 

9. NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI THOMAS MORE E DI MAX HORKHEIMER

 

Ricorre il 7 luglio l'anniversario della morte di Thomas More e di Max Horkheimer.

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Thomas More (Tommaso Moro, come e' piu' noto in Italia) e' il grande umanista amico di Erasmo da Rotterdam, l'autore dell'Utopia, il magistrato e statista che fu fatto uccidere nel 1535 da Enrico VIII perche' obiettore di coscienza.

Max Horkheimer e' uno dei grandi filosofi della scuola di Francoforte, l'acuto critico della "ragione strumentale", l'autore insieme a Theodor W. Adorno della Dialettica dell'illuminismo, costretto all'esilio dal nazismo, deceduto nel 1973.

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Due fulgide figure della storia del pensiero, ancor piu' fulgide come testimoni della dignita' umana, come lottatori nonviolenti per la verita' e la giustizia contro la violenza dei poteri dominanti.

Con profonda gratitudine qui li ricordo, anche alle loro opere avendo attinto tanta parte del mio poco sapere, anche alle loro figure avendo ispirato la parte migliore del mio agire.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. "LA FUNZIONE CRITICO-UTOPICA DELL'OPERA D'ARTE". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la mattina di lunedi' 7 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "La funzione critico-utopica dell'opera d'arte", con la partecipazione di Giselle Dian.

Nel corso dell'incontro e' stato argomentato come l'opera d'arte svolga una funzione di critica della realta' esistente e quindi si ponga costitutivamente in opposizione alla violenza dominante nella societa', quella violenza denunciando e smascherando, integralmente contrastandola.

Ed insieme l'opera d'arte prefigura nei suoi stessi procedimenti formali e nei suoi effettuali esiti estetici la possibilita' della liberazione dell'umanita' dalla menzogna e dalla violenza, il bello per cosi' dire anticipando e promettendo il bene; ed esprime cosi' l'aspirazione ad una realta' liberata e solidale.

L'opera d'arte e' pertanto critica del presente e promessa di felicita', appello e speranza di verita' e giustizia, impegno concreto e cogente contro l'iniquita' e la disumanita' dei poteri dominanti che tutto pretendono di ridurre a merce, a mero valore di scambio, alienando, reificando, consumando, mutilando e tendenzialmente annientando l'infinito valore di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.

L'arte protesta contro la disumanita'.

L'arte denuncia la disumanita'.

L'arte contrasta la disumanizzazione.

L'arte convoca alla lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; convoca alla lotta per proteggere il mondo vivente dalla distruzione.

L'arte difende l'umanita' e prefigura la sua liberazione...

 

11. SULLA STRADA

 

L'esperienza dell'associazione Sulla Strada e' preziosa.

Il lavoro che svolgono in Guatemala e' fondamentale, come le altre loro attivita' solidali.

L'appello che rivolgono alle persone di volonta' buona deve trovare una pronta, persuasa, generosa risposta.

Ai loro voti uniamo i nostri: e' necessario che questo momento di difficolta' sia superato di slancio con l'aiuto di chiunque abbia a cuore la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

 

12. PER L'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ERNST BLOCH

 

Ricorre oggi, 8 luglio, l'anniversario della nascita di Ernst Bloch, il grande filosofo della speranza, dell'utopia, della dignita' e della liberazione umana.

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Ernst Bloch (Ludwigshafen, 8 luglio 1885 - Tubinga, 4 agosto 1977) e' il grande filosofo dello "spirito dell'utopia", del "principio speranza", dell'"ortopedia del camminare eretti" (per citare alcuni titoli ed espressioni delle sue opere che sono altrettante proposte di riflessione e di lotta per la dignita' umana); la sua riflessione e la sua testimonianza (come quelle - ad un tempo in tensione dialettica e complementari - di Guenther Anders e di Hans Jonas, di Hannah Arendt e della scuola di Francoforte, delle opere piu' aggettanti di Karl Korsch e di Gyorgy Lukacs) apportano decisivi contributi all'elaborazione di una teoria e una prassi politica della nonviolenza in cammino adeguata alla situazione presente, che costituisca un progetto di alternativa economica, politica e culturale capace di fondare una societa' liberata e solidale che sappia riconoscere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani e la piena, consapevole, responsabile difesa della biosfera.

Tra le opere di Ernst Bloch: Spirito dell'utopia, La Nuova Italia, Firenze; Thomas Muenzer, teologo della rivoluzione, Feltrinelli, Milano; Tracce, Garzanti, Milano; Soggetto-oggetto, Il Mulino, Bologna; Il principio speranza, Garzanti, Milano; Diritto naturale e dignita' umana, Giappichelli, Torino; Ateismo nel cristianesimo, Feltrinelli, Milano; Il problema del materialismo; Experimentum mundi, Queriniana, Brescia.

Tra le opere su Ernst Bloch in italiano si vedano almeno gli studi di Italo Mancini, Stefano Zecchi, Remo Bodei, Giuseppe Cacciatore, Giuseppe Pirola, Laura Boella, Laennec Hurbon; si veda anche il fascicolo monografico di "Aut aut", n. 173-174, settembre-dicembre 1979, dal titolo Eredita' di Bloch. Come e' noto, in viva relazione con l'opera di Bloch e' quella di Juergen Moltmann, Teologia della speranza, Queriniana, Brescia, cosi' come le opere della teologia della liberazione fin dal testo eponimo di Gustavo Gutierrez, Teologia della liberazione. Prospettive, Queriniana, Brescia. Tra molti altri autori la cui riflessione ha un profondo rapporto dialettico con quella blochiana su temi cruciali segnaliamo anche almeno l'indimenticabile Ernesto Balducci.

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Ricordare Ernst Bloch e lottare per la dignita' umana e la liberazione dell'umanita' sono una cosa sola: non si e' fedeli alla sua lezione se non ci si impegna concretamente e coerentemente per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera; e nella effettuale ed autocosciente lotta per difendere la biosfera e la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani la sua lezione appronta e dona strumenti teorici ed ermeneutici di fondamentale importanza.

Nell'anniversario della nascita di Ernst Bloch, nel ricordo e alla scuola della sua testimonianza e del suo pensiero, la commemorazione piu' degna e sincera e' nel proseguire la lotta nonviolenta contro tutte le guerre e tutte le uccisioni, contro tutte le distruzioni e tutte le persecuzioni, per l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e per la liberazione dell'umanita', per la solidarieta' che tutte le persone riconosce, raggiunge, sostiene, e si prende cura del mondo vivente.

La nonviolenza e' in cammino.

 

13. "L'OPERA D'ARTE DOPO AUSCHWITZ E HIROSHIMA". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la mattina di martedi' 8 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "L'opera d'arte dopo Auschwitz e Hiroshima", con la partecipazione di Giselle Dian.

Nel corso dell'incontro e' stato analizzato lo stato dell'operare artistico dopo l'orrore assoluto di Auschwitz e di Hiroshima, alla luce della ineludibile riflessione di Theodor W. Adorno: "La critica della cultura si trova dinanzi all'ultimo stadio della dialettica di cultura e barbarie: scrivere una poesia dopo Auschwitz e' un atto di barbarie, e cio' avvelena la stessa consapevolezza del perche' e' divenuto impossibile oggi scrivere poesie. Lo spirito critico non sara' mai all'altezza di affrontare la reificazione assoluta, che presuppone il progresso dello spirito come uno dei suoi elementi e che oggi si appresta ad assorbirlo interamente, finche' restera' fermo in se stesso in una contemplazione soddisfatta di se'". (conclusione del saggio "Critica della cultura e societa'", del 1949, in T. W. Adorno, Prismi, Einaudi, Torino 1972, 1981, p. 22).

Cosicche' compito dell'opera d'arte nell'epoca inaugurata dall'orrore assoluto dei campi di sterminio e della bomba atomica e' quello di opporsi a questa realta' disumana in nome del diritto dell'umanita' alla dignita', alla solidarieta', alla liberazione, alla felicita'; compito dell'opera d'arte e' smascherare e denunciare l'orrore, opporsi alla violenza eretta a sistema, indicare l'alternativa della nonviolenza, presagire la possibilita' e quindi il dovere di una societa' liberata, responsabile, solidale, della condivisione e dell'aiuto reciproco, in cui quanto piu' una persona e' fragile tanto piu' le altre persone la aiutano; in cui guerra, razzismo, sfruttamento, inquinamento e corruzione, devastazione e riduzione in schiavitu', maschilismo e patriarcato, ed insomma ogni forma di menzogna e di violenza, di oppressione e di distruzione, siano finalmente aboliti.

Nelle grandi opere dell'arte contemporanea, come ad esempio nella musica di Arnold Schoenberg e nel teatro di Samuel Beckett, si adempie questo impegno critico-utopico, di verita' e di trasformazione, di denuncia della barbarie presente e di prefigurazione e quindi appello all'impegno per una societa' in cui l'umanita' sia finalmente solidale, riconosciuta e riconoscente, libera e liberante, consapevole ed accudente, rispettosa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente...

 

14. IO SONO QUELLO

 

Io sono quello che piange le vittime

tutte le vittime vittime per sempre

io sono quello che sa che tutti i morti

restano morti ed il resto e' silenzio.

 

Io sono quello che sa che il colpo dato

e' dato per sempre, per sempre la ferita

sanguina e sanguina e mai si richiude

vomita un fiume di sangue e di fuoco.

 

Io sono quello che i medicamenti

sa che non possono guarire nessuno

resta nel buio del sepolcro Lazzaro

resta grido e cenere Giordano.

 

Io sono quello che sa che il dolore

inflitto una volta e' inflitto per sempre

la carne inchiodata resta inchiodata

lungo la via tra il Golgota e Roma.

 

Poiche' sono quello che sa quel che so

non sono disposto a sputare a sparare

non sono disposto a plaudire agli artigli

non sono disposto a subire il fascismo.

 

Cessi all'istante di fare l'Italia

la guerra in Afghanistan, cessi all'istante

il riarmo assassino, cessi all'istante

la persecuzione nazista dei migranti.

 

Cessi l'orrore che strazia e che uccide

io sono quello che so solo questo:

che tu devi opporti all'orrore presente

che tu devi opporti al fascismo.

 

15. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" ESPRIME GRATITUDINE E SOSTEGNO ALL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA"

 

L'associazione "Respirare" di Viterbo sostiene ed invita a sostenere l'associazione "Sulla Strada" di Attigliano di cui conosce ed apprezza lo straordinario lavoro di solidarieta' in Guatemala e in Italia in difesa dei diritti delle bambine e dei bambini.

L'associazione "Respirare" invita tutte le persone di volonta' buona ad inviare un contributo finanziario all'associazione "Sulla Strada" affinche' possa continuare a svolgere nel modo migliore la sua attivita'.

*

Per inviare contributi:

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Per fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

*

Per informazioni e contatti: Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), sito: www.sullastradaonlus.it, e-mail: info at sullastradaonlus.it

*

Alleghiamo l'appello diffuso nei giorni scorsi dall'associazione "Sulla Strada"...

 

16. PER ALICE PAUL, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

 

Ricorre oggi, 9 luglio, l'anniversario della scomparsa nel 1977 di Alice Paul, una delle nostre maestre piu' grandi.

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Alice Paul (1885-1977) e' stata una grande militante femminista nonviolenta. Nata l'11 gennaio 1885 da una famiglia quacchera nel New Jersey, militante femminista, pacifista, nonviolenta, dedico' la vita alla lotta per l'uguaglianza di diritti tra gli uomini e le donne, per la pace e la giustizia. Guido' fino alla vittoria la lotta per il riconoscimento del diritto di voto delle donne negli Stati Uniti, fu lei l'autrice dell'Equal Rights Amendment. Promosse movimenti e manifestazioni in America e in Inghilterra, sperimentando varie tecniche nonviolente; fu la principale organizzatrice della marcia delle donne del 3 marzo 1913 a Washington; per le sue lotte nonviolente fu piu' volte detenuta. E' deceduta il 9 luglio 1977.

*

Poiche' l'oppressione maschilista e patriarcale e' la radice di tutte le altre forme di oppressione, il primo modello e la causa prima della guerra e dello schiavismo, il piu' longevo, vasto ed atroce dispiegarsi della violenza in forma strutturale ed onnipervasiva, la piu' gigantesca violenza contro l'umanita' intera, ebbene, ne consegue ineludibilmente che il primo compito di ogni persona decente e sollecita del pubblico bene e' lottare contro la violenza maschilista e patriarcale.

Molte volte e' stato ripetuto, ed occorre ancora ripeterlo: "La prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera.

Solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'.

Solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale".

*

E quindi e' del tutto evidente che il femminismo e' la corrente calda della nonviolenza, e' la tradizione di pensiero e il movimento storico che guida tutte - tutte - le lotte per la dignita' umana e per la liberazione dell'umanita'; lo ripetiamo una volta ancora con le stesse parole che tante volte abbiamo ripetuto, "Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.

Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.

Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.

Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto".

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C'e' un solo modo per ricordare degnamente Alice Paul, ed e' continuando la sua lotta, che e' la lotta dell'umanita' contro tutte le guerre, contro tutti i razzismi, contro tutte le menzogne, contro tutte le violenze; e' la lotta dell'umanita' per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.

All'ascolto di Alice Paul, alla scuola di Alice Paul, fedele ad Alice Paul, la nonviolenza e' in cammino. Con voce e con volto di donna.

Nell'anniversario della sua scomparsa la ricordiamo con profonda gratitudine.

 

17. "IL DIRITTO ALLO STUDIO COME DIRITTO UMANO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 9 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Il diritto allo studio come diritto umano. Esperienze di solidarieta' e di riconoscimento e promozione della dignita' umana".

All'incontro hanno preso parte Marco Graziotti e Paola Pisterzi.

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Marco Graziotti e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Paolo Arena ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Laureato in Scienze della comunicazione, e' autore di una apprezzata tesi su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon"; recentemente ha realizzato una rilevante ricerca su "Riflessi nella letteratura e nel cinema della boxe come realta' complessa e specchio della societa' della solitudine di massa e della sopraffazione e mercificazione universale", interpretando con adeguate categorie desunte dalle scienze umane e filologiche numerose opere letterarie e cinematografiche.

*

Paola Pisterzi ha conseguito all'Universita' di Roma "La Sapienza" la laurea triennale e la successiva laurea specialistica in scienze biologiche, ed ha preso parte ad importanti attivita' di ricerca; e' una collaboratrice del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta" ed ha pubblicato alcuni contributi su argomenti storici, filosofici e letterari, cosi' come afferenti alla piu' alte testimonianza della dignita' umana e alla difesa nitida e intransigente dei diritti umani, sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

*

Nel corso dell'incontro sono state svolte riflessioni metodologiche generali e sono stati analizzati casi concreti di impegno solidale per garantire a tutte le persone il diritto allo studio sancito e piu' volte ribadito dalla Costituzione della Repubblica Italiana; cfr. ad esempio l'art. 2 ("La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo..."), l'art. 9 ("La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica..."), l'art. 33 ("L'arte e la scienza sono libere e libero ne e' l'insegnamento..."), l'art. 34 ("La scuola e' aperta a tutti...") e passim.

 

18. L'ORRORE

 

Ovunque la guerra uccide, uccide degli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

L'umanita' e' sull'orlo di un baratro.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Abolire gli eserciti e le armi.

Far cessare tutte le uccisioni.

Riconoscere che vi e' una sola umanita'.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

 

19. "VITERBO OLTRE IL MURO" A SOSTEGNO DELL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA"

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime il suo persuaso sostegno all'associazione "Sulla Strada", aderisce alla raccolta di fondi per sostenere l'esperienza di solidarieta' con le bambine ed i bambini in Guatemala e in Italia, invita ogni persona di volonta' buona a fare altrettanto.

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Abbiamo conosciuto ed ammirato l'esperienza condotta dall'associazione "Sulla Strada" in Guatemala: grazie ad essa centinaia di bambini e le loro famiglie hanno potuto uscire da una condizione di estrema poverta', sfruttamento, sofferenza e pericolo.

Questa esperienza di grande valore deve continuare. Scrive Carlo Sansonetti nell'appello diffuso pochi giorni fa: "Cari amici, abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai trecento bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno. Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo piu' la possibilita' di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo. Abbiamo bisogno di un aiuto urgente... Se ciascuno di noi in questo mese di luglio fara' un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che bastera' per farci superare indenni questo pericoloso momento, perche' la somma di tanti pochi fa il molto. Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarieta'".

L'appello di Carlo Sansonetti ci convoca e ci coinvolge profondamente.

In questo momento problematico - che e' insieme una crisi ma anche un kairos, un momento di verita' - vogliamo essere al fianco di Carlo, di Lorella, di Michela, delle bambine e dei bambini, delle donne e degli uomini del villaggio de La Granadilla, di tutte le volontarie e tutti i volontari dell'associazione "Sulla Strada", affinche' con l'aiuto di tutti si reperiscano le risorse finanziarie che consentano di superare le difficolta'.

Sottoscriviamo ed invitiamo a sottoscrivere un contributo finanziario per l'associazione "Sulla Strada" affinche' le attivita' solidali che stanno letteralmente salvando le vite di tante bambine, di tanti bambini e dei loro familiari, possano continuare.

*

Per inviare contributi:

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Per fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

*

Per informazioni e contatti: Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), sito: www.sullastradaonlus.it, e-mail: info at sullastradaonlus.it

*

In allegato una breve descrizione dell'attivita' dell'associazione "Sulla Strada" in Guatemala...

 

20. UNA RICHIESTA AL GOVERNO DI ISRAELE

 

So quanto appaia ingenuo e sia quasi sempre effettualmente inane chiedere a un governo nel corso di un conflitto di desistere dall'uso della forza militare, uso il cui esito sempre consiste di orribili massacri.

Ma in queste ore di tragedia non potendo fare granche' di piu', almeno questo voglio fare: chiedere al governo di Israele di cessare di perpetrare l'ennesimo massacro nella striscia di Gaza, e di scegliere invece la via della pace e della civilta' giuridica con l'immediato pieno riconoscimento dello Stato di Palestina e la cessazione di ogni ulteriore violenza nei confronti del popolo palestinese.

*

So bene che dopo duemila anni di persecuzione antiebraica culminata nella Shoah, nessun europeo che non sia stato a sua volta personalmente vittima di una persecuzione e di un genocidio come quelli subiti dal popolo ebraico ha diritto all'ascolto da parte dei sopravvissuti e dei loro discendenti, e so bene che Israele e' sentito come l'ultimo rifugio da chi sa che ovunque nel mondo la ferocia genocida nazista puo' scatenarsi di nuovo in ogni momento, e pertanto la sua difesa e' un valore assoluto.

Allineo quindi queste parole senza accampare alcun diritto ad essere ascoltato. Parlo solo in quanto essere umano che si rivolge ad altri esseri umani.

*

Lo stato e la popolazione di Israele sanno che l'Autorita' nazionale palestinese non ha il potere di impedire i lanci dei missili dalla striscia di Gaza verso le citta' e finanche verso gli impianti nucleari israeliani. Lo stato e la popolazione di Israele sanno che le richieste rivolte ad Hamas sono un mero esercizio retorico.

Nulla posso chiedere all'Anp, cui esprimo la mia solidarieta'; e nulla voglio chiedere ad Hamas, la cui strategia politica e la cui ideologia totalitaria non mirano alla pace che salva le vite, ed anzi tradiscono, pervertono e rovesciano lo stesso valore fondamentale cui quell'organizzazione sostiene di ispirarsi: quell'islam che - nella retta intellezione e pratica del termine e del concetto - e' mansueto adeguare la propria volonta' al sommo bene che dona pace e vita, ed i cui attributi precipui sono la clemenza e la misericordia.

Tra i soggetti politici del conflitto in corso dotati di effettuali poteri decisionali posso quindi rivolgermi soltanto al governo di Israele.

*

Il governo di Israele fermi immediatamente la sua azione militare.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Ogni uccisione e' un male, un male irrimediabile, un male assoluto.

Solo la pace salva le vite.

Entrambi i popoli hanno diritto a vivere in condizioni di liberta' e sicurezza in due stati sovrani e democratici.

Solo la pace promuove la democrazia, la giustizia, la comprensione, la fiducia, la solidarieta'.

 

21. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" ESPRIME AFFETTO E SOSTEGNO ALL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA"

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" esprime affetto e sostegno all'associazione "Sulla Strada" e aderisce alla sottoscrizione popolare per sostenerne le attivita' in difesa dei diritti delle bambine e dei bambini in Guatemala e in Italia in questo momento di emergenza.

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Per inviare contributi all'associazione "Sulla Strada":

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Per fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

*

Per informazioni e contatti: Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), sito: www.sullastradaonlus.it, e-mail: info at sullastradaonlus.it

 

22. SIRIA, UCRAINA, ISRAELE E PALESTINA

 

Cessare di uccidere e' il primo passo.

Ogni uccisione di un essere umano colpisce l'umanita' intera.

Uccidere e' sempre un crimine contro l'umanita'.

Salvare le vite: il primo dovere.

 

23. UN APPELLO AGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI DI VITERBO E DEL VITERBESE

 

Al presidente, agli assessori ed ai consiglieri della Provincia di Viterbo

Al sindaco, agli assessori, ai consiglieri del Comune di Viterbo e degli altri Comuni del viterbese

Gentili signore e signori,

mi permetto di scrivervi per segnalarvi un appello di don Carlo Sansonetti (per anni parroco di Attigliano, da alcuni anni animatore in un villaggio maya del Guatemala, La Granadilla, di una esperienza di solidarietà che ha letteralmente salvato la vita a tante bambine e tanti bambini di quel villaggio).

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Scrive Carlo Sansonetti:

Cari amici,

abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai trecento bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno.

Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo più la possibilità di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo.

Abbiamo bisogno di un aiuto urgente.

E' venuto dunque il tempo della notte. E' un tempo naturale che ha certamente il suo termine ("ogni notte è promessa di una nuova aurora"). Ma noi siamo "figli della luce" e, quando arriva, lottiamo con tutte le nostre forze contro il buio.

Si sa che in tempo di crisi i primi a soccombere sono sempre i più deboli e noi perciò vi lanciamo un "help", un'accorata richiesta di aiuto, perché questo non sia vero per noi: nelle famiglie sane si convogliano tutte le risorse sui figli più gracili. E insieme, tutti noi, siamo una meravigliosa famiglia sana che vuole vita e forza per i suoi figli più a rischio.

Se ciascuno di noi in questo mese di luglio farà un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che basterà per farci superare indenni questo pericoloso momento, perché "la somma di tanti pochi fa il molto".

Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarietà,

Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada

Come aiutare:

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com

*

Gentili signore e signori,

con questa lettera mi rivolgo a voi in quanto persone: invito personalmente ciascuno di voi a voler inviare all'associazione "Sulla Strada" un contributo personale di dieci o più euro affinché in questo momento di emergenza le bambine ed i bambini assistiti in Guatemala e in Italia dall'associazione "Sulla Strada" possano continuare a ricevere l'aiuto a loro necessario.

Scusandomi per l'intrusione e ringraziando per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti

 

24. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Mattia Ferraresi, La febbre di Trump. Un fenomeno americano, Marsilio, Venezia 2016, pp. 160, euro 8,90.

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Riletture

- Luciano Gallino, L'impresa responsabile. Un'intervista su Adriano Olivetti. A cura di Paolo Ceri, Comunita', Milano 2001, Einaudi, Torino  2014, pp. XVIII + 148.

- Luciano Gallino, L'impresa irresponsabile, Einaudi, Torino 2005, 2009, pp. XX + 172.

- Luciano Gallino, Con i soldi degli altri, Einaudi, Torino 2009, 2010, pp. VI + 198.

- Luciano Gallino, La lotta di classe dopo la lotta di classe, Laterza, Roma-Bari 2012, 2013, pp. VIII + 214.

 

25. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

26. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2535 del 17 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com