[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 587



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 587 del 16 novembre 2015

 

In questo numero:

1. Peppe Sini: Fermare subito l'escalation dell'orrore. Cessare di uccidere

2. Hic et nunc, quid agendum

3. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: FERMARE SUBITO L'ESCALATION DELL'ORRORE. CESSARE DI UCCIDERE

 

Mentre sono ancora insepolte le vittime innocenti delle efferate stragi di Parigi, il governo francese gia' ha ordinato - e la sua aviazione militare eseguito - nuovi bombardamenti sulla citta' di Raqqa, sulla popolazione di Raqqa, che e' gia' vittima della dittatura terrorista, sanguinaria e schiavista dell'Isis, e vittima anche dei ciechi bombardamenti stragisti che mai potranno essere efficaci contro il terrorismo, essendo peraltro terrorismo anch'essi.

Cosi' le stragi si aggiungono alle stragi, le vittime si aggiungono alle vittime.

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E del resto come ha potuto imporre il suo feroce potere assassino su un vasto territorio un'organizzazione criminale di bestiale ferocia come l'Isis se non grazie alla destrutturazione di interi stati provocata dalle scellerate guerre volute, eseguite o sostenute dall'alleanza dei terroristi di stato americani ed europei, e dei loro complici terroristi di stato del medio e del vicino Oriente?

Se le guerre decise ed eseguite o fomentate e sostenute dall'alleanza terrorista e stragista degli Usa e dei principali stati europei non avessero gravemente vulnerato ovvero effettualmente distrutto gli ordinamenti giuridici statuali e le elementari strutture della civile convivenza - la pubblica amministrazione, le infrastrutture dei servizi pubblici -, dall'Iraq alla Siria alla Libia, e non avessero lasciato quindi ampie aree e tanta parte della popolazione di quei territori alla merce' delle bande armate, il terrorismo non avrebbe assunto queste proporzioni.

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I crimini commessi dalle organizzazioni terroriste non giustificano altri crimini da parte degli stati.

Per fermare l'escalation terrorista occorre innanzitutto fermare la guerra, che e' il terrorismo sulla scala piu' vasta.

E' compito delle popolazioni dei paesi democratici fermare il terrorismo dei propri governi; e' compito delle popolazioni dei paesi democratici costringere i propri governi a cessare di fare la guerra ed impegnarsi per la pace; un comune impegno di pace che ripristini un ordinamento giuridico dove e' stato follemente disgregato e' il primo indispensabile passo per realizzare successivamente un'adeguata operazione di polizia - necessariamente internazionale - che contrasti l'Isis arrestando e processando tutti i membri dell'organizzazione criminale.

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Cessare di uccidere. Salvare le vite.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Democrazia, legalita', giustizia sociale.

Riconoscimento, difesa e promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

3. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 587 del 16 novembre 2015

 

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