[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 345



 

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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 345 del 15 novembre 2015

 

In questo numero:

1. "Scenari e dinamiche della terza guerra mondiale a pezzi". Un incontro di studio a Viterbo

2. Hic et nunc, quid agendum

3. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

 

1. INCONTRI. "SCENARI E DINAMICHE DELLA TERZA GUERRA MONDIALE A PEZZI". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la mattina di domenica 15 novembre 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Scenari e dinamiche della terza guerra mondiale a pezzi".

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La conversazione e' stata coordinata dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.

L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio per le vittime delle recenti stragi di Parigi e per tutte le vittime della guerra e del terrorismo.

Riprendendo la nozione di "terza guerra mondiale a pezzi" proposta da papa Bergoglio per descrivere l'attuale situazione internazionale, sono stati analizzati particolarmente gli svolgimenti storici degli ultimi decenni nelle aree di piu' grave conflitto ed il ruolo svolto dai principali potentati globali e locali - politici, economici, ideologici, militari - nel programmare, promuovere, eseguire o favoreggiare guerre e stragi, nel sostenere dittature ed organizzazioni criminali e terroriste, nell'istigare, imporre, commettere o consentire abominevoli crimini contro l'umanita'.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura pacifista viterbese ha ancora una volta confermato come ponendosi dal punto di vista del bene comune dell'umanita' e' assolutamente evidente l'urgente necessita' della pace, del disarmo, della smilitarizzazione dei conflitti, della promozione della legalita' e del rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani. La guerra si contrasta promuovendo la pace e la giustizia; il terrorismo si contrasta promuovendo la democrazia e il rispetto dei diritti umani; la violenza globale si contrasta promuovendo la solidarieta' e la legalita' che salva le vite e reca aiuto alle persone oppresse e sofferenti.

E' indispensabile il disarmo a tutti i livelli: meno armi sono disponibili, piu' vite umane si salvano.

E' indispensabile la smilitarizzazione a tutti i livelli: meno ideologie, organizzazioni e persone disposte ad uccidere vi sono, piu' vite umane si salvano.

La sola politica adeguata alla presente distretta, la sola politica efficace al fine della salvezza comune dell'umanita', la sola politica adeguata a fronteggiare le ineludibili questioni globali (la difesa della biosfera, la lotta alla fame, l'abolizione della schiavitu', la cessazione dell'oppressione maschilista e patriarcale che e' la prima radice di ogni altra violenza, il pieno e universale riconoscimento e l'effettiva efficace protezione dei diritti inalienabili di ogni essere umano) e' nella scelta della nonviolenza: come principio giuriscostituente, come modo di risoluzione dei conflitti e come criterio di riorganizzazione tanto delle relazioni internazionali quanto delle relazioni sociali.

E' primo dovere di ogni persona di volonta' buona come di ogni civile istituzione impegnarsi contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

E' primo dovere di ogni persona di volonta' buona come di ogni civile istituzione rispettare, difendere, salvare le vite.

E' primo dovere di ogni persona di volonta' buona come di ogni civile istituzione soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani bisognosi di aiuto.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

3. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

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Numero 345 del 15 novembre 2015

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