[Nonviolenza] Telegrammi. 1989



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1989 del 18 maggio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. La ricetta

2. "Wilpf Italia": Il coraggio delle donne per la pace, il 20 maggio a Roma

3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

4. Tra pochi giorni verranno consegnate in Parlamento le firme a sostegno della proposta di legge d'iniziativa popolare per la Difesa nonviolenta

5. In memoria di Giulio Carlo Argan

6. Ancora la solita ecolalia (e minimo un dialoghetto in coda)

7. Carogno Mozzarecchi: Degli inconvenienti della lettura

8. Questi fantasmi

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. LA RICETTA

 

Per far cessare le guerre e le stragi di cui consistono: occorre abolire le organizzazioni armate.

Per abolire le organizzazioni armate: occorre smantellare gli arsenali esistenti e cessare di produrre le armi.

Solo la smilitarizzazione e il disarmo salvano le vite.

Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. INCONTRI. "WILPF ITALIA": IL CORAGGIO DELLE DONNE PER LA PACE, IL 20 MAGGIO A ROMA

[Dalla Wilpf (la storica e prestigiosa Lega Internazionale di Donne per la Pace e la Liberta', per contatti: Wilpf Italia onlus, via Misurina 69, 00135 Roma, presidente Antonia Sani, e-mail: antonia.sani at alice.it, tel. e fax: 063723742) riceviamo e diffondiamo]

 

Era il 28 aprile 1915 quando oltre mille donne provenienti dai paesi in guerra e dagli Stati Uniti d'America si sono incontrate a L'Aja per dire no all'inutile strage e prospettare l'unica strategia possibile per un percorso di pace: pace nella giustizia sociale.

Da li' e' nato il primo nucleo della Women's International League for Peace and Freedom: la Wilpf che il 28 aprile scorso ha festeggiato a L'Aja il suo centenario.

Oggi la Wilpf e' diffusa in tutti i continenti ed opera per la difesa dei diritti umani, contro la violenza sulle donne, per il disarmo nucleare totale, per un'educazione alla pace nella giustizia sociale ed economica.

Noi Wilpf Italia vogliamo onorare questo importante anniversario con un seminario dedicato alle donne di Wilpf Italia, che nei difficili contesti postbellici si sono coraggiosamente battute per affermare i principi di uguaglianza, di solidarieta', di liberta' di coscienza.

*

Mercoledi' 20 maggio 2015, alle ore 15,30, presso l'Universita' Roma Tre, aula magna del rettorato, via Ostiense 169 (metro B fermata San Paolo) seminario su "Il coraggio delle donne per la pace. Dagli anni Venti al secondo dopoguerra".

Alle ore 21, presso la Casa internazionale delle donne, via della Lungara 19 (primo piano), spettacolo teatrale "Le Figlie dell'Epoca" di Roberta Biagiarelli.

*

Per informazioni e contatti: Wilpf Italia onlus, via Misurina 69, 00135 Roma, presidente Antonia Sani, e-mail: antonia.sani at alice.it, tel. e fax: 063723742.

 

3. BUONE AZIONI. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

4. INIZIATIVE. TRA POCHI GIORNI VERRANNO CONSEGNATE IN PARLAMENTO LE FIRME A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE PER LA DIFESA NONVIOLENTA

 

Tra pochi giorni verranno consegnate in Parlamento le firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la "Istituzione e modalita' di funzionamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta" promossa a livello nazionale da varie reti di associazioni pacifiste, nonviolente e di solidarieta'.

Chi avesse ancora dei moduli firmati (con i relativi certificati elettorali) deve inviarli immediatamente per raccomandata al centro di raccolta nazionale presso il Centro per la Nonviolenza, via Milano, 65, 25128 Brescia.

Per informazioni e contatti: segreteria nazionale della campagna "Un'altra Difesa e' possibile", c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org

 

5. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI GIULIO CARLO ARGAN

 

Ricorreva il 17 maggio l'anniversario della nascita di Giulio Carlo Argan (Torino, 17 maggio 1909 - Roma, 12 novembre 1992), l'illustre critico e storico dell'arte che fu anche apprezzato sindaco di Roma e senatore impegnato nella difesa dei beni culturali e ambientali. La sua Storia dell'arte italiana ha educato generazioni di studenti alla comprensione dell'arte, della cultura, del valore morale, dell'impegno civile, dell'esistenza degna, della bellezza della vita e del mondo, della solidarieta' che l'intero genere umano unisce in un'unica vicenda ed impresa e speranza: la storia come pensiero e azione; come riconoscimento e riconoscenza; come  inveramento, condivisione e concreazione del bene comune; la storia come comune responsabilita', la storia della giustizia, la storia della liberta'.

*

Anche nel ricordo di Giulio Carlo Argan proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. VANITAS VANITATUM. ANCORA LA SOLITA ECOLALIA (E MINIMO UN DIALOGHETTO IN CODA)

 

Ripetiamolo ancora.

Sono le politiche razziste dei governi europei a far morire i migranti nel Mediterraneo.

Per far cessare immediatamente la strage basterebbe che i governi europei riconoscessero a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Europa in modo legale e sicuro.

Ripetiamolo ancora.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

E il primo dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni ordinamento giuridico, e' salvare le vite.

Ripetiamolo ancora.

Ripetiamolo fino a quando i governi europei si decideranno a rispettare le leggi cui pure hanno giurato obbedienza, leggi che impongono loro di salvare le vite, di garantire asilo, di rispettare i diritti umani.

Ripetiamolo fino a quando i governi europei riconosceranno che ogni essere umano in pericolo ha diritto di essere soccorso, accolto e assistito.

Ripetiamolo ancora.

E battiamoci per imporre ai governi europei di far cessare la strage.

Battiamoci per imporre ai governi europei di salvare le vite.

Battiamoci per imporre ai governi europei di riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Europa in modo legale e sicuro.

Ripetiamolo ancora.

Sono le politiche razziste dei governi europei a far morire i migranti nel Mediterraneo.

Per far cessare immediatamente la strage basterebbe che i governi europei riconoscessero a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Europa in modo legale e sicuro.

Ripetiamolo ancora.

*

- Caro signore, permetta una parola: lei ripete tutti i santi giorni questa sua idea fissa, sempre la stessa tiritera, sempre le medesime frasi fatte, sempre e sempre la monotona sua filastrocca che proprio non se ne puo' piu'; ma non si accorge di essere noioso?

- E lei, caro signore, non prova vergogna di assistere inerte alla strage di tanti innocenti?

 

7. CONTRAPPUNTI. CAROGNO MOZZARECCHI: DEGLI INCONVENIENTI DELLA LETTURA

 

Non si dovrebbe leggere i giornali.

Un prestigioso quotidiano britannico pubblica un documento - come si dice: riservato - che spiega cosa intende fare l'Unione Europea per impedire che i migranti muoiano nel Mediterraneo: il piano e' farli morire in Africa.

 

8. DIALOGHETTI. QUESTI FANTASMI

 

- E lei chi e'?

- Non lo vede? Direi il fantasma di uno che e' morto annegato.

- Nel Mediterraneo?

- Nel Mediterraneo, certo.

- E cosa vuole da me?

- Niente.

- E allora perche' non scompare?

- Non dipende da me, e' lei che mi sogna.

- Ma io non ho nessuna intenzione di sognarla, caro signore. Nulla ho a che vedere con lei. Se ne torni da dove e' venuto, in fondo al mare colore del vino.

- Lo dica al suo inconscio, io sono solo un fantasma, una visione.

- Poffarbacco, lei sosterrebbe dunque...

- E' lei che lo sostiene, egregio signore.

- E quale mai motivo avrei di agitare i miei sonni con la visione orrenda del suo corpo straziato, imputridito e - mi perdoni - finanche sbocconcellato da non so quali immondi marini animali...

- Cosa vuole che le dica? Ricordera' pure qualche riga del dottor Freud, o almeno di Dostoevskij, di Shakespeare...

- Eh no, eh no. Questo non glielo consento proprio. Le mie mani sono pulite, e poi non sono certo io il fesso che ha deciso di gettarsi nelle grinfie dei trafficanti...

- Ma se sono qui, nel suo sogno, un motivo dovra' pur esserci.

- E ci deve essere un errore, ci deve essere. Avro' mangiato troppa fonduta come quel meraviglioso ragazzo, o visto qualcosa di splatter in televisione; figurarsi: io neppure vado al mare, non so neanche nuotare.

- Eppure...

- Che eppure e eppure. Svanisca dal mio sonno e mi lasci in pace.

- In pace? Ha detto in pace?

- In pace ho detto, ho detto in pace. Sono uomo di pace.

- E duelli non fa se non a mensa, suppongo.

- E suppone bene. E adesso sparisca, coraggio.

- Se cosi' vuole, signor ministro...

- Questi dannati clandestini, pure nei sogni della gente perbene adesso si ficcano. Dove andremo a finire...

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Roberto Radice (a cura di), Democrito, Rcs, Milano 2015, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Matteo Andolfo (a cura di), Atomisti antichi. Testimonianze e frammenti, Rusconi Libri, Santarcangelo di Romagna (Rn) 1999, pp. 576.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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