Telegrammi. 1011



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1011 del 12 agosto 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Salvato il Bulicame di Dante. E adesso ridurre il trasporto aereo in tutta Italia

2. Si e' svolto il 10 agosto 2012 a Viterbo un incontro di riflessione su "Una proposta nonviolenta per il diritto allo studio e al lavoro"

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: SALVATO IL BULICAME DI DANTE. E ADESSO RIDURRE IL TRASPORTO AEREO IN TUTTA ITALIA

 

E' una gran bella notizia che il Direttore generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbia finalmente riconosciuto che il mega-aeroporto a Viterbo nella preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame non puo' e non deve essere realizzato.

Le reiterate dichiarazioni pubbliche in tal senso della figura ministeriale apicale ad hoc sono una evidente conferma della incontrovertibile validita' delle tesi sostenute dal comitato viterbese che dal 2007 si oppone al mega-aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti; una evidente conferma della giustezza, dell'adeguatezza e dell'efficacia della mobilitazione, della coscientizzazione e della inconfutabile documentazione frutto dell'impegno del comitato.

Ed infatti e' ormai da anni a tutti evidente che - come il comitato ha piu' volte argomentato - "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita. E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".

*

Ma fin dall'inizio la mobilitazione contro il mega-aeroporto a Viterbo si e' caratterizzata per un approccio non meramente locale ma globale: come dimostra la denominazione stessa del comitato, questa e' stata per l'appunto fin dall'inizio una iniziativa non solo "che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo" ma anche che "s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti".

Nella lettera aperta del 3 luglio 2007 da cui nacque il movimento, gia' si scriveva che "Occorrerebbe ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo. Occorrerebbe diminuire i voli e rendere piu' sicuri gli aeroporti, non aumentarli. L'umanita' ha bisogno di piu' lentezza, non di piu' velocita'; di maggior sicurezza, non di maggior rischio. Il pianeta ha bisogno di rispetto e risanamento dell'ambiente, non di ulteriore inquinamento".

Ed il comitato che ha condotto la lotta contro il mega-aeroporto ha sempre confermato questo approccio. Ad esempio gia' nell'appello diffuso l'11 agosto 2007 si scriveva anche "E' necessario ridurre il trasporto aereo. Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste: 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie; sia attraverso l'inquinamento acustico. 2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima: contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta. 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente: sia a livello globale; sia a livello locale. 4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali. 5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri. 6. Il trasporto aereo non e' sicuro: di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate".

Questa vittoria a Viterbo deve essere dunque esempio e sprone affinche' in tutta Italia tutte le persone consapevoli e sollecite del bene comune si impegnino per la drastica riduzione del trasporto aereo per le ragioni sopra riassunte.

*

Anche alla luce delle piu' recenti vicende concernenti la palese crisi del trasporto aereo ed i gravissimi fenomeni di corruzione, speculazione, irresponsabilita' ed inquinamento che caratterizzano il settore, vale la pena di riaffermare ancora una volta che occorre smetterla di sperperare i denari della collettivita' per finanziare il trasporto aereo, ecologicamente insostenibile, follemente dispendioso, gravemente nocivo, ed infine sostanzialmente appannaggio di una esigua minoranza di privilegiati e consumisti, la cui impronta ecologica danneggia enormemente l'umanita' intera e la biosfera. I denari pubblici siano usati per servizi pubblici realmente necessari (scuola, sanita', assistenza e previdenza, risanamento ambientale, infrastrutture appropriate, diritto alla casa e al lavoro...) a vantaggio di tutta la popolazione, e non per foraggiare imprese speculative e consumi dissennati.

Occorre farla finita con la laida, decrepita, irrazionale e criminale retorica dannunziana e marinettista della velocita', dell'eccesso, dello sperpero e della distruzione, ed assumere invece - finalmente, urgentemente - un atteggiamento responsabile nei confronti della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani (e tra essi delle future generazioni), un atteggiamento responsabile verso la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Ridurre drasticamente il trasporto aereo: e' una scelta di responsabilita', di democrazia, di civilta', di amore per l'umanita' ed il mondo naturale vivente di cui siamo parte.

 

2. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 10 AGOSTO 2012 A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE SU "UNA PROPOSTA NONVIOLENTA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E AL LAVORO"

 

Si e' svolto venerdi' 10 agosto 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Una proposta nonviolenta per il diritto allo studio e al lavoro".

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Franco Venturi, Settecento riformatore. I. Da Muratori a Beccaria, Einaudi, Torino 1969, 1998, Mondadori, Milano 2012, pp. XXIV + 772, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1011 del 12 agosto 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it