Coi piedi per terra. 586



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 586 del 5 giugno 2012

 

In questo numero:

1. Sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi: Difendere ed attuare la Costituzione

2. Per sostenere il Movimento Nonviolento

3. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. APPELLI. SEZIONE ANPI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA) "EMILIO SUGONI" DI NEPI: DIFENDERE ED ATTUARE LA COSTITUZIONE

[Dalla sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi (per contatti: anpi.nepi at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

La sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi chiede che non si attui alcuna sconsiderata modifica della nostra Costituzione ma che  le istituzioni si impegnino per la sua piena attuazione.

In particolare la sezione Anpi esprime netta contrarieta' alle proposte di modifica che saranno portate in discussione nei prossimi giorni e pertanto sostiene l'appello in difesa della Costituzione promosso da illustri costituzionalisti e magistrati.

La sezione Anpi di Nepi si appella a tutti i cittadini democratici ed antifascisti perche' venga respinto questo subdolo tentativo di  modifica  dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.

La sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi

Nepi (Vt), 4 giugno 2012

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Allegato: Testo dell'appello e primi firmatari

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

2. INIZIATIVE. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per chi ha un reddito, un modo per sostenere il Movimento Nonviolento e' destinare ad esso il 5 per mille delle tasse.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

3. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 586 del 5 giugno 2012

 

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