Telegrammi. 941



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 941 del 3 giugno 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Piccolo sermone del 2 giugno in dieci contraddizioni e una parenesi

2. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PICCOLO SERMONE DEL 2 GIUGNO IN DIECI CONTRADDIZIONI E UNA PARENESI

 

"La corruttela de' costumi e' mortale alle repubbliche, e utile alle tirannie e monarchie assolute. Questo solo basta a giudicare della natura e differenza di queste due sorte di governi"

(Giacomo Leopardi, Zibaldone, 3 novembre 1820)

 

Un incontro a Viterbo

La mattina del 2 giugno 2012, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, si e' tenuto un incontro di riflessione sul significato di repubblica (res publica: la cosa di tutti, il mondo comune, l'ordinamento giuridico e la convivenza sociale coerenti col rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e con la difesa della biosfera) e sui compiti di chi alla repubblica - e quindi all'umanita' - vuol essere fedele.

L'anniversario del 2 giugno significa anche specificamente ricordare che la repubblica italiana nasce come rifiuto popolare della monarchia sabauda autoritaria, colonialista e complice del fascismo; e che quindi la repubblica italiana si oppone ad ogni sopraffazione, ad ogni razzismo, ad ogni violenza assassina.

L'incontro e' stato aperto dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese con una breve allocuzione di cui di seguito riportiamo i termini essenziali.

*

Celebrare la Repubblica Italiana significa ricordare la sua origine nella lotta di liberazione dalla barbarie nazifascista, riconoscere il suo fondamento giuridico nella Costituzione, adempiere i doveri civili e le virtu' morali che ne costituiscono il tessuto e l'appello.

Significa anche ricordare i caratteri decisivi che la repubblica qualificano.

- Repubblica e non monarchia

La repubblica e' la scelta di opporsi al comando di un solo, per affermare l'uguale dignita' di tutte le persone e la deliberazione comune su cio' che tutti riguarda.

- Uguaglianza e non gerarchia

La repubblica afferma l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, opponendosi ad ogni concezione gerarchica della societa'.

- Democrazia e non autoritarismo

La repubblica si fonda sul potere del popolo, di tutto il popolo, e si oppone ad ogni potere oligarchico o dittatoriale sul popolo.

- Liberta' e non totalitarismo

La repubblica riconosce la liberta' di ogni persona, e si oppone ad ogni regime che le fondamentali liberta' individuali e collettive nega.

- Giustizia e non oppressione

La repubblica promuove la giustizia sociale, e si oppone ad ogni forma di oppressione politica, economica, sociale, culturale.

- Pace e non guerra

La repubblica rispetta il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', e quindi il diritto a non essere ucciso e a non essere perseguitato; si oppone pertanto alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni che quei fondamentali diritti radicalmente violano.

- Solidarieta' e non sfruttamento

La repubblica stabilisce che tra gli esseri umani devono esservi relazioni di solidarieta', di mutuo soccorso, di accoglienza ed assistenza, di amorevole accudimento reciproco; e si oppone pertanto allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

- Responsabilita' e non indifferenza

La repubblica chiama ad essere responsabili di fronte alla sofferenza dell'altro, e si oppone quindi all'indifferenza dinanzi ad ogni sopraffazione, dinanzi ad ogni situazione di dolore, di bisogno e di abbandono, dinanzi ad ogni richiesta di aiuto - anche implicita, anche ammutolita -: l'indifferenza e' sempre gia' complicita' col male.

- Lotta e non rassegnazione

La repubblica convoca alla lotta contro l'iniquita', alla lotta per i diritti di tutti, alla lotta in difesa del bene comune; e si oppone ad ogni ideologia e pratica della resa al male, della sottomissione alla violenza, alla menzogna, all'ingiustizia.

- Civilta' e non barbarie

La repubblica riconosce l'unita' del genere umano e nella sua vicenda storica legge lo svolgersi dell'impegno comune dell'umanita' per la comune liberazione e la solidarieta' che tutti riconosce e raggiunge: e'  consapevole che questa unita' e questa vicenda costituiscono la civilta' umana; e si oppone quindi ad ogni barbarie che nega l'unita', la qualita' e il senso dell'umanita'.

*

La scelta della nonviolenza contro la violenza

In sintesi e conclusivamente: la repubblica e' la scelta della nonviolenza in opposizione alla violenza.

Affinche' viva la repubblica occorre adempiere questo fondamentale impegno: salvare le vite, opporsi alla violenza.

E qui ed ora occorre in primo luogo riaffermare i primi doveri di ogni persona decente.

Cessi la criminale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan.

Cessi la criminale persecuzione razzista dei migranti.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Siano riconosciuti, rispettati, promossi tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

2. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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