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comunicato stampa di PeaceLink: ecco i nomi di chi fece violenza a Genova



Comunicato stampa di PeaceLink


Oggetto: "Genova, nome per nome": un libro per far luce sulla verità


In questi giorni a Genova viene ricordato Carlo Giuliani.
Due anni fa cominciava infatti una nuova fase storica per l'Italia dei 
movimenti. Veniva ucciso un ragazzo e si apriva una pagina oscura per la 
democrazia italiana con violenze di inaudita gravità su cui non si è fatto 
ancora piena luce. PeaceLink due anni fa - con un pubblico comunicato 
stampa - annunciò la decisione di raccogliere in un grande dossier le 
denunce, i racconti e tutte le informazioni pervenute. "Forniremo ad 
Amnesty International tutta la nostra documentazione", dicemmo.

Ma si è andati oltre. Oggi un libro di oltre 600 pagine (e con un grande 
archivio multimediale racchiuso in un cd-rom allegato) giunge in 
tutt'Italia nelle librerie a disposizione di chi vuole cercare la verità 
sui quei tragici giorni.

Un libro di Carlo Gubitosa oggi ricostruisce nome per nome le 
responsabilità di quelle violenze.

Carlo Gubitosa - segretario di PeaceLink - era a Genova. Raccolse nel suo 
taccuino (in realtà un computer palmare) tutto ciò che poteva e che sapeva. 
Rimase scosso e moralmente ferito ma prese un impegno, in primo luogo con 
se stesso: far sì che a quelle violenze non seguisse il silenzio e 
l'impunità. Con una costanza che pochi hanno, Carlo è andato a fondo 
nell'indagine e in due anni, dopo aver speso 3 mila euro di tasca propria 
per raccogliere tutto il materiale di documentazione possibile, ha 
confrontato centinaia di informazioni e selezionato quelle che possono dare 
una risposta, così come dovrebbe fare un bravo magistrato.

Grazie al confronto incrociato tra decine di fonti indipendenti, molte 
questioni ancora aperte di quel luglio insanguinato trovano finalmente una 
risposta: Come mai nelle Caserme di Bolzaneto e Forte San Giuliano la 
procura di Genova ha proibito i colloqui degli arrestati con i loro 
avvocati? Perche' il vertice e' costato venti volte di piu' delle 
devastazioni? E' vero che i black bloc colpiscono solo le vetrine delle 
grandi multinazionali? A Genova ci sono stati poliziotti inflitrati tra i 
devastatori? Tra i "neri" c'erano anche ultra' e criminali comuni? Chi ha 
ordinato la carica dei carabinieri che ha dato il via agli scontri 
culminati in piazza Alimonda? Come ha fatto un piccolo gruppo di ciclisti 
"no-global" a violare la zona rossa in bicicletta? Dove dormivano a Genova 
i black bloc? Perche' Bruno Vespa ha annunciato in televisione il nome del 
ragazzo ucciso durante gli scontri, quando i genitori non erano ancora 
stati informati? Quali sono i poliziotti che hanno raccontato i pestaggi 
compiuti dai loro colleghi all'interno delle scuole Diaz, Pascoli e 
Pertini? Chi e' il funzionario di polizia che ha ordinato la carica sui 
manifestanti pacifici in piazza Manin? Perche' un infermiere penitenziario 
ha perso il lavoro dopo aver raccontato quello che ha visto nella caserma 
di Bolzaneto? Quanti sono stati i feriti e gli arrestati durante i giorni 
della contestazione? Perche' il ministro della Giustizia ha dichiarato al 
comitato parlamentare d'indagine che "il termine campo di concentramento 
non ha un'accezione negativa"? Come sono arrivate le due "molotov fantasma" 
all'interno della scuola Diaz? Perche' il documento finale del G8 fa 
riferimento ai "consumatori" anziche' ai "cittadini" quando si parla di 
biotecnologie alimentari? Come sono stati spesi i 240 miliardi utilizzati 
per il vertice?  Perche' il gas dei lacrimogeni, respirato abbondantemente 
da molti manifestanti, ma soprattutto dai poliziotti, e' classificato come 
"arma chimica" in tempo di guerra e descritto come un agente innocuo in 
tempo di pace?

Tutto questo - e molto altro ancora - è raccontato nel libro "Genova, nome 
per nome", una inchiesta indipendente sui fatti di Genova pubblicata dalle 
riviste "Terre di Mezzo" e "Altreconomia".

Il libro contiene anche le testimonianze di chi - partito da Taranto - è 
stato prelevato da un campeggio genovese (non era alla manifestazione) e 
portato in caserma per essere picchiato a sangue: senza aver fatto 
null'altro che rimanere pacificamente sdraiato in una tenda.

Il libro è disponibile nelle migliori librerie, gli estremi sono:

Carlo Gubitosa
"Genova, nome per nome"
è un libro di "Altreconomia" e "Terre di Mezzo"
editrice Berti (Piacenza) - distribuito da Dehoniana
pagine 624
25 euro (con CD-ROM)

I diritti d'autore del cd-rom saranno devoluti al "Comitato Verita' e 
Giustizia per Genova".
Per altre informazioni qui è pubblicata la scheda del libro: 
http://lists.peacelink.it/taranto/msg00722.html

Vi chiediamo di far conoscere tale appassionato lavoro di ricerca della 
verità. A chiunque darà informazione di questo nuovo libro va il nostro 
ringraziamento.


Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink