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[comunicati_lilliput] Conclusa la terza assemblea nazionale di Rete Lilliput. Ecco i risultati



Comunicato stampa Rete Lilliput
Ufficio Stampa Rete Lilliput: Cristiano Lucchi 339/6675294 - 
ufficiostampa@retelilliput.org t

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"ANNODARE LA RETE - UN'ALTERNATIVA DAL BASSO"
Conclusa a Marina di Massa la terza assemblea nazionale di Rete Lilliput. 
Si conferma la struttura organizzativa orizzontale senza portavoce nazionali

         Si è conclusa a Marina di Massa la terza assemblea nazionale di 
Rete Lilliput "Annodare la Rete: un'alternativa dal basso". L'assemblea a 
cui hanno partecipato oltre 300 delegati provenienti da tutta Italia ha 
visto confermare la strategia organizzativa e di rappresentanza orizzontale 
fortemente voluta sin dalla prima assemblea fondativa della Rete.
         Nessun portavoce nazionale, nessuna necessità di organi direttivi 
verticali ma piuttosto il consolidamento di struttura organizzativa 
leggera, fondata sulla centralità dei nodi locali, dei gruppi di lavoro 
tematici e delle competenze sia personali che delle associazioni e delle 
campagne che animano Lilliput.
         Naturalmente il lavoro di verifica attuato dalla Rete nell'ultimo 
periodo porterà a qualche aggiustamento nella definizione di migliorie 
organizzative per favorire la partecipazione di tutti i lillipuziani che 
hanno il desiderio di impegnarsi nella costruzione di una Rete sempre più 
incisiva sia culturalmente che politicamente.
         Si consolideranno dunque i Gruppi di Lavoro Tematici su 
Nonviolenza, Commercio, Impronta Ecologica e Sociale, Lente sulle imprese, 
Forum Sociale Europeo e Mondiale con una maggiore presenza delle 
associazioni e campagne, anche esterne alla Rete, per aumentare ed affinare 
la capacità di analisi e di proposta.
         Allo stesso tempo saranno migliorati i collegamenti tra i nodi 
locali e gli altri luoghi della Rete grazie ad una migliore organizzazione 
delle Assemblee Macroregionali, con potere deliberativo, che vedono riunire 
i referenti dei nodi del Nord, del Sud e del Centro Italia.
         Confermata inoltre la necessarietà del Subnodo, luogo di sintesi 
organizzativa, una sorta di grande svincolo autostradale con il compito di 
facilitare i percorsi dei vari luoghi della Rete Lilliput nei confronti 
delle altre realtà di movimento ma non solo. Il subnodo è composto dai 
delegati dei gruppi di lavoro tematici, delle macroregionali, del tavolo 
intercampagne e dai responsabili della segreteria organizzativa e 
dell'ufficio stampa. I delegati restano all'interno del subnodo un anno, 
poi scatta la rotazione con altre persone.

Pillole dalla Tavola rotonda "Dalla presa di coscienza all'azione: 
costruire un'alternativa"
L'assemblea, al di là degli aspetti organizzativi, ha affrontato anche 
alcuni dei temi centrali di questo periodo: ambiente, difesa, economia, 
politica. Ecco alcune pillole sugli argomenti trattati.

Il ruolo di Lilliput
"La Rete deve essere uno strumento di diffusione delle alternative al 
sistema dominante" secondo Gianfranco Bologna del WWF. Concorda Alberto 
Castagnola, economista lillipuziano, che illustra le azioni possibili di 
Lilliput "per dar forza agli scenari alternativi e sostenere i fragili 
embrioni del cambiamento che continuamente vedono la luce in tutti gli 
angoli del mondo".

Modelli di sviluppo alternativi
"Quale modello di sviluppo vogliamo?" E' questo l'interrogativo di partenza 
di Leonardo Becchetti, economista dell'Università di Roma e indica nella 
responsabilità sociale dei consumatori la chiave di volta per tradurre le 
alternative microeconomiche in un nuovo modello di sviluppo e per dare 
maggior valore alle alternative dal basso. Per Andrea Saroldi, animatore 
delle Reti di Economia Solidale, costruire oggi una reale alternativa 
postcapitalista "vuol dire lavorare alla creazione di distretti di economia 
solidale che comprendano produttori, lavoratori, distributori e consumatori 
in grado di creare un mercato alternativo e così di autosostenersi. In 
questa ottica tendiamo la mano anche a tutta la rete di piccoli e medi 
imprenditori così diffusi nel nostro paese".

Software Libero
Juan Carlos Gentile, della Rete sudamericana Hipatia, racconta la sua 
esperienza nel movimento latinoamericano sviluppatosi molto negli ultimi 
anni anche grazie alle potenzialità offerte da Internet. In particolare 
racconta dell'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione e di come 
è possibile, grazie al software libero, portare internet nelle favelas.

Nuova cittadinanza
"Oggi in Italia esistono alcune amministrazioni comunali che hanno iniziato 
a guardare al territorio come una potenziale miniera di risorse (culturali, 
ambientali, umane...). Allo stesso modo esiste una rete di movimenti legata 
a temi a forte valenza etica". Partendo da queste considerazioni Alberto 
Magnaghi dell'Università di Firenze ha raccontato delle prospettive aperte 
dalla Carta del Nuovo Municipio a cui hanno aderito in tutta Italia 
moltissime realtà, istituzionali e non. Per Magnaghi "le amministrazioni 
locali sono sempre più in ostaggio dei grandi gruppi multinazionali. In 
questo contesto dar vita ad un tavolo decisionale, non solo consultivo, con 
associazioni e movimenti, aumenta la forza nella contrattazione con le 
grandi imprese e favorisce la crescita della comunità".

Difesa
"La mobilitazione contro la guerra", secondo il ricercatore del Centro 
Studi Difesa Civile Paolo Bergamaschi, "deve accompagnarsi a proposte sul 
futuro dell'Unione Europea". Ecco alcune delle linee guida che potrebbero 
portare ad uno sviluppo dell'U.E.: forte sostegno al multilateralismo, 
contrastare la diffusione di armi non convenzionali e di distruzione di 
massa, creare un'Agenzia di Difesa al posto dell'Agenzia degli Armamenti 
Europei

Sinergie
Per il senatore Francesco Martone, intervenuto come attivista di 
Greenpeace, le sinergie tra le due organizzazioni, dopo l'esperienza "Stop 
Esso War" devono necessariamente crescere nella qualità e nella quantità 
"per portare avanti insieme programmi di responsabilizzazione delle 
autorità locali sui temi di democrazia ambientale, nonviolenza e rapporti 
con il settore dei privati".