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Ecco come gli USA ci costringono a comprare mais e soia transgenici



Fonte: http://www.ciaoweb.it/finanza/finanzamain.jsp?unitid=7452
Gente Money


Il business degli OGM
Ecco come gli USA ci costringono a comprare mais e soia transgenici

L'arma in questo caso non è un nuovo modello di bombardiere, né una nuova 
bomba da 10 tonnellate. L'arma ci è stata comunque lanciata contro proprio 
in una delle tante guerre degli Stati Uniti, quella del 1992 contro la 
Serbia, paese che fino a prova contraria fa parte dell'Europa.

Nel caso specifico si tratta di un insetto all'apparenza non 
particolarmente spaventoso, ma che già sulla carta si presenta come un'arma 
micidiale per espugnare i mercati che non gradiscono gli Organismi 
Geneticamente Modificati, siano o no coperti dai brevetti delle 
multinazionali americane.

Il nome scientifico di questo coleottero è "Diabrotica virgifera virgifera 
Le Conte" e lo vedete nella figura a fianco.

Questo insetto è molto pericoloso. Presto lo vedremo svolazzare anche sotto 
casa, mentre fino al 1992 non si era mai visto in Europa.

D'altra parte non è la prima volta che dall'america ci arrivano regalini 
poco graditi. Abbiamo già ricevuto la famigerata zanzara tigre, la sifilide 
già con i marinai di Cristoforo Colombo e la fillossera della vite che ha 
rovinato definitivamente il sapore dei nostri vini.

Ora però il pericolo è ancora più grande. Questo coleottero riuscirà 
probabilmente a fare quello che né il WTO, né le lobby americane sono 
ancora riuscite a fare, e cioè obbligaere gli europei a metter sulle loro 
tavole i famigerati Organismi Geneticamente Modificati.

L'allarme arriva dal Laboratorio di Fitofarmacia dell'INRA, con sede a 
Versailles. I ricercatori francesi hanno appurato che la diabrotica è un 
vero "killer" del mais ed è ormai una realtà in Europa.


L'insetto è originario dl Messico, ma da decenni si è installata negli 
Stati Uniti. Da noi è stata individuata per la prima volta nel 1992, nei 
pressi degli hangar vicini all'aeroporto di Belgrado, dove venivano 
parcheggiati e puliti i caccia militari statunitensi che poco prima avevano 
provveduto a bombardare la Serbia.

Da Belgrado la diabrotica è partita all'attacco dell'Europa diffondendosi 
nel giro di pochi anni.

Nel 1995 è stata individuata in Ungheria e Croazia, nel 1996 in Romania, 
nel 1997 in Bosnia, nel 1998 in Bulgaria, Montenegro e Italia, nel 2000 in 
Slovacchia e Svizzera, nel 2001 in Ucraina e nell'agosto 2002 in Austria.


Un vero e proprio flagello per combattere il quale non esistono 
praticamente rimedi se non impiantare il mais geneticamente modificato 
messo a punto da multinazionali americane come Pioneer e Monsanto.

La faccenda sembra una diabolica manovra per creare il problema allo scopo 
di farsi pagare il rimedio.

Ma il problema qui non è tanto pagare, quanto essere costretti a 
stravolgere le colture e dire addio per sempre al mais (e anche alla soia) 
non modificata geneticamente.

Gli ambientalisti, meno male che ci sono, si sono già mossi. Criigen, 
un'organizzazione francese, definisce molto "sospetta" la rapidità con la 
quale il flagello è arrivato e si è diffuso in Europa, mentre finora, da 5 
secoli che si è scoperta l'America, non era mai accaduto. E' sospetta anche 
la rapidità con la quale i signori dell'OGM mondiale si sono precipitati a 
studiare la questione e proposto la soluzione alle autorità competenti.
Ovviamente tutte le soluzioni proposte prevedono l'impiego di roba 
geneticamente modificata.

C'è anche il sospetto che la diabrotica sia stata diffusa appositamente per 
essere utilizzata come il piede di porco per aprire la saracinesca europea. 
I danarosi industriali americani dell'OGM ovviamente respingono indignati 
le accuse. Ma intanto le ricerche che avevano lo scopo di combattere la 
diabrotica con mezzi non-OGM sono state cancellate o non ricevono più 
finanziamenti.

Per ora l'Europa è intervenuta sul piano agronomico, istituendo la lotta 
obbligatoria contro la diabrotica. A questo scopo in Italia è stato emanato 
il decreto 21 agosto 2001 del Ministro delle politiche agricole e forestali 
(Gazzetta Ufficiale 13 ottobre 2001, n. 239) che reca il titolo "Lotta 
obbligatoria contro la Diabrotica del mais (Diabrotica virgifera virgifera 
Le Conte)".

Riportiamo qui di seguito i "considerato", i "ritenuto" del preambolo e il 
primo articolo del detto decreto per dimostrarvi che non è uno scherzo:


"Il Ministro delle politiche agricole e forestali

...

Considerato che nell'America settentrionale, areale di origine 
dell'insetto, la diabrotica del mais costituisce grave problema 
fitosanitario, comportando notevolissimi danni economici e ambientali;

Considerato che nell'area balcanica, a partire dal focolaio iniziale 
riscontrato in Serbia nel 1992, si sta espandendo in modo preoccupante una 
infestazione della diabrotica del mais, che ora sta interessando Paesi 
limitrofi (Romania, Ungheria e Croazia);

Considerato che è stata rinvenuta la presenza, su coltura di mais, in una 
località del Veneto e in una della Lombardia dell'insetto Diabrotica 
virgifera virgifera Le Conte;


Considerata la necessità di attuare misure preventive atte a limitare o 
ritardare la introduzione e diffusione della Diabrotica virgifera virgifera;

Ritenuto indispensabile che vengano poste in atto drastiche misure di 
eradicazione al primo apparire dell'insetto in modo da evitare che focolai 
primari di pochi esemplari, pervenuti casualmente in area non infestata, 
possano originare popolazioni consistenti in seguito difficilmente 
controllabili;

Ritenuto che, stante la rapidità di spostamento dell'insetto nonché la 
particolare dinamica espansiva della popolazione, è oltremodo auspicabile 
l'attuazione tanto di interventi di eradicazione, da attivare sui focolai 
iniziali del fitofago, quanto di misure di contenimento nelle aree di 
insediamento dello stesso;

Considerato che l'insetto può volare o essere trasportato passivamente in 
modo estremamente rapido anche su grandi distanze, e che è stata verificata 
una espansione delle aree infestate di oltre 40 chilometri annui;

Considerato che il verme delle radici del mais (sarebbe la larva 
dell'insetto ndr) vive nutrendosi di Zea mays ma anche di altre graminacee 
spontanee e che negli USA è stato segnalato un "ceppo" in grado di 
adattarsi alla rotazione soia- mais (le femmine ovidepongono sul terreno 
coltivato a soia per poi determinare un attacco al mais coltivato nell'anno 
successivo);

Ritenuto che gli interventi di lotta chimica, pur indispensabili allo stato 
delle attuali conoscenze, debbano essere limitati al minimo e che la lotta 
all'insetto debba trovare sostegno per quanto possibile in pratiche di tipo 
agronomico, prime tra tutte l'esclusione del ristoppio del mais nelle zone 
colpite e il ricorso a lavorazioni estive del terreno;


Considerate le ultime acquisizioni tecniche intervenute relativamente alle 
dinamiche biologiche del parassita;

...

decreta:

Art. 1.
Finalità
1. La lotta contro il coleottero crisomelide Diabrotica virgifera virgifera 
Le Conte (diabrotica del mais) è obbligatoria nel territorio della 
Repubblica italiana, al fine di contrastarne l'introduzione e la diffusione.

..."



Tutti gli italiani sono pregati di collaborare e Berlusconi è pregato di 
assumere posizioni più europeiste e meno prone nei confronti di Bush.