Re:Capire il compito dello Stato.Documento da inviare e diffondere se condiviso



Carissimo Professore Arrigo Colombo,

Con tutto il rispetto per le sue idee, mi permetto di ricordale che la Chiesa e la Comunità Europea stanno cercando di salvare un paese oramai alla deriva. Forse ha bisogno di un periodo di sincera meditazione per ritrovare la corretta via.

Lo stato non esiste poichè nel nostro paese non c'è ancora l'unione di pensiero, lo vediamo di fatto con tutte le teste matte che amministrano il paese e che si rappresentano sotto vari colori, sventolando le bandiere dell'interesse personale e dell'egoismo.

Gli scandali finanziari che possiamo contare in cinquant'anni di dominio politico, certamente non per il bene del paese, sono soltanto una parte della realtà che ha trasportato il paese al disastro economico e di pensiero.

Cerchiamo di non spegnere il fuoco gettandoli della benzina.
Il paese ha bisogno di riavvicinarsi a Dio e seguire quelle regole talvolta penose, ma assai meno penose di una nave che va all'arrembagio. Parlo della nave Italia.

Cordiali saluti Anthony Ceresa. 

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> Movimento per la società di giustizia e per la speranza
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> Cari amici:
>                      il Movimento ha preparato questo intervento presso il Papa e l'episcopato, per il quale chiede il vostro aiuto; può essere inviato come vostro, anche modificandolo. Gl'indirizzi:
> Papa Benedetto XVI, Città del Vaticano, Roma/ benedettoxvi at vatican.va 
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> CEI-Card. Camillo RuiniCirconvallazione Aurelia 50, 00165 ROMA/  sicei at chiesacattolica.it 
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> Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
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> Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza
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> Lecce
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> Al Papa Benedetto XVI
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> Al Presidente della Conferenza Episcopale Card. Camillo Ruini
> 
> Ai Vescovi e ai fedeli italiani
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> Capire il compito dello Stato
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> Ha stupito l'intervento del Papa che, nell'incontro col sindaco di Roma Veltroni, ha contestato il Patto civile di solidarietà e la Pillola abortiva, cioè due punti su cui verte in questo periodo la discussione politica e parlamentare. Su cui non è giusto che intervenga la Chiesa con tutto il peso del suo potere. 
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> Stupisce ancor più il fatto che la gerarchia ecclesiastica non comprenda che compito dello Stato è la gestione di una società plurale, dove ci sono cattolici, ma anche non cattolici e non credenti; dove ci sono problemi e situazioni complesse; cui lo Stato deve provvedere in ordine al benessere globale, o al minor malessere. 
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> In questa prospettiva lo Stato non è tenuto a perseguire tutto ciò che è moralmente illecito. È il caso della prostituzione, che viene tollerata, pur introducendo delle regole; così ora il problema di toglierla dalle strade, dove è causa di disagio etico e sociale.
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> Ed è il caso dell'aborto, la cui legge fu introdotta per eliminare l'aborto clandestino, che dilagava, e comportava seri pericoli per la donna stessa; e così in certa misura controllarlo; anche  attraverso i consultori; pur lasciando alla donna la libertà e la responsabilità del suo atto. Si sa che talora l'interdizione provoca guai maggiori che non la tolleranza, perché allora il fenomeno diventa sotterraneo e si sottrae ad ogni intervento sociale che non sia repressivo.
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> Così il Patto civile di solidarietà non può più essere ulteriormente rinviato, perché le coppie di fatto raggiungono ormai anche in Italia una percentuale che coinvolge milioni di persone; anche se minore di quella dell'Europa Settentrionale e Centrale, dove supera rispettivamente il 50 e il 30% del totale delle unioni. E lo Stato deve provvedere a questi cittadini, al loro benessere; che significa pure stabilità per la coppia stessa. Oppure la gerarchia vorrebbe che lo Stato le abbandonasse allo sbando, perché non osservano un dettame della Chiesa cattolica, e cioè il matrimonio indissolubile? la gerarchia non vuole usare nessuna carità verso queste coppie? a differenza del Cristo che rivolgeva la sua amorosa attenzione ai pubblicani e alle meretrici?
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> Anche il continuo intervento contro l'omosessualità e le coppie omosessuali rivela un accanimento che contrasta con l'atteggiamento del Cristo e con la carità cristiana, con l'umanità stessa. Pur supponendo che gli omosessuali siano perversi e peccatori. Ma le ricerche teologiche più avanzate non la pensano così: pensano invece che l'omosessualità costituzionale - qualunque ne sia la genesi - sia una forma legittima di sessualità e come tale debba essere vissuta, in modo analogo all'eterosessualità. Si veda lo studio dell'Associazione dei teologi cattolici americani, La sessualità umana, tr. it., Brescia, 1978.
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> Il Movimento pensa che la gerarchia debba tenere in maggior conto la ricerca teologica.
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> Lecce, il 23 gennaio 2006                                 per il Movimento, il responsabile
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> Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull'utopia, Università di Lecce
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> Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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> E-mail arribo at libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia
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