14/09 Roma: Infosdebitarsi del 11 settembre 2005 Invito al Seminario e Forum di Sdebitarsi sul debito -




Infosdebitarsi del 11 settembre 2005:  Invito al Seminario e Forum di
Sdebitarsi sul debito - 14 settembre in Campidoglio



cari amici,

dopo la settimana di mobilitazione a Perugia per l'assemblea dell'ONU dei
Popoli e per la Marcia per la Pace e la lotta alla poverta', Sdebitarsi
organizza per il 14 settembre presso la sala del Carroccio in Campidoglio a
Roma due inziative insieme alle associazioni, ong e organizzzazioni che
animano la campagna per la cancellazione del debito dei paesi piu' poveri.

L'incontro sara' uni'importante occasione  per fare il punto insieme ai
nostri amici delle campagne per la cancellazione del debito provenienti dal
Mozambico Nigeria e Kenya tra i paesi piu' colpiti dagli effetti devastanti
del debito e del conseguente processo di ulteriore impoverimento.

Mentre a New York questa settimana si svolge il vertice degli stati delle
Nazioni Unite dove si sarebbe dovuto trare un bilancio sul perseguimento
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sottoscritti cinque anni fa
all'Assemblea Generale del Millennio e dove invece si prevede che
l'attenzione verra' deviata su altri temi per nascondere l'amarissimo
bilancio degli impegni assunti e non rispettati nella lotta alla poverta'.

La cinica verita' e' che poco o niente e' stato fatto. Non si e' messa mano
ai meccanismi che producono la poverta'. E cosi',  il cosiddetto "Piano
Marshall" dei paesi poveri verso i paesi ricchi continua indisturbato
garantendo il nostro benessere basato sul mantenimento delo stato di
poverta' degli altri.I dati continuano a parlare chiaro e ci dicono che il
volume di di fondi che arrivano verso il sud per ripagare il debito
supera il volume di "aiuti" per lo sviluppo che i paesi ricchi destinano ai
paesi in "via di sviluppo" . E' tempo di cambiare anche il nostro
vocabolario. "Aiuti" "sviluppo" risultano essere termini che mettono in
crisi chi vuole afrontare veramente e alla radice le cause della poverta' e
degli squilibri attuali. Per farlo sono necessarie le adeguate decisioni
politiche che indichino un vero cambio di rotta...quello si epocale!

Trale cause strutturali della poverta' il debito continua a rappresentare
un concreto impedimento allo sviluppo. E' uno strumento nelle mani dei
creditori che al momento non hanno mostrato una vera intenzione di
smantellare i meccanismi che lo continuano a produrre. Si contnua ancheora
oggi, vedi Gleneagles, a procedere per passi parziali che non intaccano il
cuore delle cause ma agiscono solo sugli effetti, e sugli effetti di pochi.
L'accordo raggiunto in occasione dell'ultimo G8, posto che venga perseguito
davvero, riguarda solo il 10% del debito estero dei paesi poveri e viene
proposto per soli 18 paesi.

Il clamoroso annuncio sul presunto carattere epocale di questo accordo puo'
solo riferirsi al fatto che dopo anni cio' che la societa' civile  aveva
sostenuto essere possibile e praticabile -  intervenire sul debito verso le
Istituzioni finanziarie Internazionale e quindi a livello multilaterale - e
fino a quel momento rigidamente negato queste stesse istituzioni e dai
governi coinvolti, era chissa' come improvvisamente fattibile.  Attenzione
pero'. L'apparente "generosita'", e' stata immediatamente corretta quando
si e' passati alla descrizione del come finanziare tale operazione. Se si
procedera' al calcolo delle quote di cancellazione del debito tra i
cosiddetti finanzaimenti per lo sviluppo, ad esempio cio' che l'Italia ha
fatto negli ultimi 4 anni, saremo una volta ancora di fronte alla
inaccettabile presa in giro, all'insulto alla ragione delle popoli gia'
prostrati dalla poverta'.

In questi giorni abbiamo discusso coi i nostri amici dei paesi che soffrono
direttamente delle conseguenze del  debito. Insieme abbiamo lanciato un
messaggio politico chiaro. Possiamo fare la nostra parte, a partire dal
basso da noi stessi e dai nostri territori.. Dobbiamo pretendere, anche da
chi si candida a governare l'Italia nei prossimi anni un cambio o di rotta,
che mette al centro l'impegno coerente per  praticare la lotta alla
poverta' mettendo in discussione tutti gli elementi che producono la
poverta': il debito, la riduzione di risorse per lo sviluppo, le ingiuste
regole del commercio a livello mazionale, europero e mondiale.

Su tutto questo ci confronteremo con i nostri amici delle campagne
internazionali approfondendo i casi specifici dei loro paesi ma guardano
alla questione del debito come parte integrante e globale del processo di
globalizzazione e lavorando insieme alla costruizione di un'altro mondo
possibile.

Vi invitiamo a partecipare a questo incontro sollecitandovi ad essere
attivi e avanzare vostre proposte e condividere il lavoro nazionale ed
internazionale della campagna SDEBITARSI.

Vi aspettiamo!!

Raffaella Chiodo
coordinatrice di Sdebitarsi
VII Forum Internazionale di Sdebitarsi



Roma, 14 settembre 2005

Campidoglio ore 15.30-19.30





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A 5 anni dal Giubileo

Promesse e inganni sulla cancellazione del Debito.



Strategie future dei movimenti per la cancellazione del debito

Arbitrato e strumenti internazionali

Obiettivi di Sviluppo del Millennio in Italia con quale finanziaria

Riflessioni dopo G8



Saluto del Sindaco di Roma Walter Veltroni



Partecipano



p. Alex Zanotelli missionario comboniano

Raffaella Chiodo coordinatrice Sdebitarsi

Antonio Tricarico Campagna per la Riforma della Banca Mondiale

Sabina Siniscalchi Fondazione culturale di Banca Etica

Cesare Ottolini Campagna W Nairobi W

Dino Gasbarri, Consiglio Comunale di Roma

Luca De Fraia Actiona Aid International

Sergio Marelli Ass Nazionale ONG

Riccardo Moro Fondazione Giustizia e Solidarieta' della CEI

Laura Ciacci  WWF

Giulio Marcon Sbilanciamoci

Raffaella Bolini  e Silvia Stilli ARCI

Francesco Oddone Eurodad

Grazia Bellini Tavola della Pace

Gino Barsella Gruppo Abele

Marta Guglielmetti, Terres Des Homme

Ifeany Nwamba Comunita' nigeriana in Italia

Francesco Terreri, rivista Microfinanza

Terezinha da Silva Foro da Mulher e Grupo da Divida del Mozambico

 David Ugolor African Network for Environment and Economic Justice dalla
Nigeria

Oduor Ongwen della Associazione SEATINI - dal Kenya



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14 settembre ore 9.30-14.00

Sala della Provincia



Seminario



La sostenibilita' del debito



casi di Nigeria, Kenya e Mozambico

con :

Terezinha da Silva, Foro da Mulher e Grupo da Divida

David Ugolor, Presidente dell'African Network for Environment and Economic
Justice (ANEEJ),

Oduor Ongwen dell'Associazione SEATINI



Partecipano rappresentanti della societa' civile italiana impegnata per la
cancellazione del debito ed esponenti delle istituzioni, Ministero Affari
Esteri e Ministero delle Finanze e dell'Economia









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