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R: Acqua



Ciao, sono una studentessa di Roma e l'argomento sulle acque minerali mi
interessa molto, è già da qualche anno che colleziono etichette di acque
minerali da ogni parte d'Italia ed anche del mondo da poco tempo. Leggendo
le analisi mi sono resa conto di quanto siano particolari le acque minerali
in commercio e di quante cose vengono dette per favorire il loro commercio.
"Un'acqua si definisce potabile se è incolore, insapore, inodore, limpida e
fresca. Deve contenere un modesto tasso di sali. I germi patogeni in essa
presenti non devono essere più di 100 per centimetro cubo, né si devono
trovare quantità apprezzabili di ammoniaca, di nitriti o di altre sostanze
tossiche. Tutti parametri fissati dalle leggi e dalle direttive CEE, inoltre
deve garantire precise misure di difesa delle risorse idriche."
Il fatto che l'acqua di Roma presenta un dosaggio elevato di cloro è dovuto
al fatto che questo preserva l'acqua da possibili contaminazioni che si
possono avere in quanto le tubature di Roma sono vecchie e soggette a
rotture, come tu già saprai visto che cose di questo genere succedono di
frequente. Questo non ti dovrebbe impressionare visto che la quantità di
cloro immesso è piuttosto modesta. Inoltre il cloro a temperatura ambiente
evapora facilmente ed è per questo che la mattina quando apri il rubinetto
dell'acqua senti di più l'odore sgradevole del cloro.
L'acqua minerale dal punto di vista microbiologico dovrebbe, a volte non lo
è, essere pura e una volta imbottigliata non possiede alcuna difesa a
eventuali infezioni. Inoltre l'acqua minerale è considerata un'acqua a scopi
terapeutici in quanto a seconda dei disturbi che si possono avere è indicata
o no. Quindi l'uso di una stessa acqua minerale, anche se protegge da
eventuali infezioni batteriche, può danneggiare la salute perché priva di
requisiti fondamentali per il buon funzionamento dell'organismo ed a volte
anche per l'eccessivo contenuto di sostanze, come ad esempio quelle acque
che hanno un elevato contenuto di floruri che aggrediscono il calcio dei
denti rendendoli sensibili. Questo si tollera perché le acque minerali sono
considerate acque a scopo terapeutico.
Sono d'accordo con gli altri che ti hanno risposto perché credo che il
commercio delle acque minerali sia molto grosso e che la pubblicità che ne
viene fatta a volte può essere un modo per disinformare le persone. Io ho
visto le fonti del Peschiera  e sono convinta che Roma sia la città più
fortunata per quanto riguarda l'acqua in Italia. Ci sono infatti alcune
città che non avendo risorse idriche a disposizione sono costrette a
depurare l'acqua di scarico e non possono far altro che bere acqua minerale
senza alcuna possibilità di scelta, mentre noi romani abbiamo diverse fonti
idriche la cui acqua viene mescolata e inviata ai cittadini.
Spero di esserti stata utile e di averti dato nel mio piccolo le
informazioni che cercavi, se in futuro continuerai a usare l'acqua minerale
ricorda che il bollire l'acqua la rende priva di germi e quindi per cucinare
puoi tranquillamente usare quella del rubinetto.

Teresa



-----Messaggio originale-----
Da: pck-ecologia-request@peacelink.it
[mailto:pck-ecologia-request@peacelink.it]Per conto di Stefano Carboni
Inviato: sabato 4 marzo 2000 15.41
A: pck-ecologia@peacelink.it; pck-consumatori@peacelink.it
Oggetto: Acqua

Cari amici,

sono iscritto da poco tempo a questa lista, ma ho gia' avuto modo di
apprezzare il contributo che ognuno di voi da' a temi a me cari, e di
questo vi ringrazio.
Vorrei ora proporre a mia volta un tema che mi sta molto a cuore, quello
dell'acqua che utilizzo per bere e per cucinare, nella speranza di poter
trarre beneficio dall'esperienza di qualcuno che sul tema ha meno
confusione di me...:-)

Vivo a Roma (quartiere Monteverde), e solo da qualche anno ho iniziato a
fare piu' attenzione a cio' che mangio e bevo. In particolare, ho
recentemente iniziato a bere solo acqua minerale. Ma "l'appetito viene
mangiando" e, visto il forte odore di cloro che esce dal rubinetto, sto ora
iniziando ad usare acqua minerale anche per cucinare. Mi dico: "che senso
ha bere un bicchiere di acqua minerale da un lato, e berne poi
indirettamente tre dal rubinetto quando cuocio il riso?" Se non altro
quindi per i cibi che vengono cotti ad assorbimento uso l'acqua minerale,
mentre le verdure le cuocio a vapore... Prima di convincermi
definitivamente di essere diventato paranoico:-), desidero quindi
confrontarmi con altre persone sensibili al tema del consumo consapevole e
dell'ecologia.

La mia confusione è legata soprattutto ai tanti parametri che entrano in
gioco:

- leggo che il residuo fisso dell'acqua dovrebbe essere basso (nell'ordine
delle decine di mg/lt piuttosto che delle centinaia), che e' importante il
pH, la durezza in gradi francesi, e quanto altro.

- che per alcuni e' meglio la bottiglia di vetro (ma come le lavano?) e per
altri la bottiglia di plastica (ma nei depositi le bottiglie di plastica
lasciate al sole non rilasciano sostanze cancerogene nell'acqua che
contengono?).

- che inoltre e giustamente non e' molto etico far venire l'acqua a Roma
dalle alpi, inquinando mezza Italia; ma che d'altra parte solo l'acqua di
alta quota ha quelle specifiche qualita'.

- mi dico allora che un buon compromesso sarebbe filtrare l'acqua del
rubinetto, ma anche qui dubbi e informazioni contradditorie che (per il
momento, almeno) vi risparmio.

Ecco, questo e' il quadro confuso nel quale mi dibatto, per non parlare
naturalmente dell'aspetto economico della faccenda (sono con l'acqua alla
gola!:-)). Qual'e' la vostra esperienza? C'e' qualcun altro che si pone
questi stessi miei interrogativi? E magari qualcuno che invece c'e' gia'
passato da un pezzo e ha idee un po' piu' chiare?

Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
Un caro saluto a tutti.
Stefano