R: Re: R: Re: [ecologia] LA NASA NEGA IL GLOBAL WARMING



Ciao Tiziano!
Premesso che quell'operaio di Gela per me e' un imbecille (qui a Taranto ci confrontiamo con operai ben piu' coscienti che non si rassegnano accettando di morire di cancro) vorrei dirti che la visione di Marx (controllo dell'economia facendo prevalere l'interessa pubblico) puo' oggi essere rifondata probabilmente sulla base di una visione ecologica dell'economia: controllo del pubblico sulla fabbrica in nome della tutela della salute e dell'ambiente. Interesse pubblico (diritto inalienabile alla salute) che prevale sul profitto privato.

E' ovviamente una dialettica, ma ad es. i procedimenti di Aia, Via e la Convenzione di Aarhus (recepita con legge 108/2001) aprono varchi per questa azione neo-marxista di rifondazione della prassi, se la si vuol chiamare cosi', che si sposterebbe dalla socializzazione dei mezzi di produzione alla socializzazione dei mezzi di controllo e di informazione in nome di quell'"utillita' sociale" che seconto la nostra Costituzione costituisce un argine pubblico alla proprieta' privata. Partendo dal piu' avanzato compromesso costituzionale del 1945 potremmo oggi muoverci per limitare lo strapotetre del profitto in nome del diritto alla salute dei cittadini e al futuro del Pianeta. 
Peccato che non se ne parli.
Ciao
Alessandro
 
www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: tiziano cardosi <tcardosi at indire.it>
Sender: ecologia-request@peacelink.itDate: Sat, 17 Sep 2011 15:19:42 
To: <ecologia at peacelink.it>
Reply-To: ecologia at peacelink.it
Subject: Re: R: Re: [ecologia] LA NASA NEGA IL GLOBAL WARMING

anche io sono d'accordo, ma vorrei un passo in più: è possibile uscire 
dal consumismo e dallo sperpero con un sistema economico che mette come 
fine primo il profitto?
Insomma, sono di origine sindacale (di base): la contraddizione capitale 
lavoro è stata analizzata bene negli ultimi secoli; mi pare meno la 
contraddizione capitale natura.
Non è una questione solo di parole più o meno adatte; se il contrasto 
capitale natura è ineliminabile come quello col lavoro, si 
prospetterebbero possibili alleanze forti tra natura e lavoro.
Penso ad una intervista che udii ad un operaio di Gela: gli chiedevano 
come mai si opponeva alla chiusura di uno stabilimento altamente 
inquinante, anche per i lavoratori. L'operaio rispose seccamente: 
"abbiamo due prospettive: o morire di fame o morire di cancro. 
Preferiamo morire di cancro."
Ecco come il contrasto tra sistema economico e lavoro/natura è diventato 
conflitto lavoro/natura.
Mi pare che se non sciogliamo questo nodo avremo una fetta grande di 
umanità contro di noi e non avremo mai di fronte il vero avversario, che 
non è il singolo veleno o la co2, ma il sistema che produce entrambi.
Salute!
Tiziano


Il 17/09/2011 12:49, Giovanni Malatesta ha scritto:
> Sottoscrivo pienamente
> Giovanni
>
> On 17/09/2011 12:42, Alessandro Marescotti wrote:
>> Caro Tiziano, dall'esperienza che ho avuto in ambito ecologista ti 
>> posso confermare che i piu' gravi rischi si annidano proprio nei 
>> dettagli, nelle commissioni di esperti e nei depistaggi. Come ho gia' 
>> detto, la questione del global warming va saldamente collegata alla 
>> limitazioni delle emissioni industriali. Assieme all'anidride 
>> carbonica fuoriescono inquinanti di vario tipo, spesso cancerogeni.
>> Anche io non santifico Al Gore.
>> Dobbiamo uscire dalla logica consumistica e produrre meno cose 
>> superflue e dannose, a partire dalle armi.
>>
>> Ciao
>> Alessandro
>>
>> www.peacelink.it
>>
>> -----Original Message-----
>> From: tiziano cardosi<tcardosi at indire.it>
>> Sender: ecologia-request@peacelink.itDate: Sat, 17 Sep 2011 10:49:31
>> To:<ecologia at peacelink.it>
>> Reply-To: ecologia at peacelink.it
>> Subject: Re: [ecologia] LA NASA NEGA IL GLOBAL WARMING
>>
>> ringrazio Alessandro della sua puntuale e utile precisazione
>> come non esperto vorrei comunque chiedere un parere su certe mie
>> riflessioni: premesso che i negazionisti alla Spencer non sono
>> scienziati, ma uomini pacchianamente di parte, ricordo lo scandalo che
>> coinvolse l'ICCP, la struttura di consulenza per i governi del mondo
>> sulla situazione climatica. Emerse che furono amplificati alcuni dati
>> sul riscaldamento; ciò provocò un aumento delle quotazioni nella
>> compravendita delle quote ci co2 a vantaggio di qualche amico.
>> Allora mi chiedo: è sufficiente scienza e tecnologia se ancora lasciamo
>> i meccanismi di regolamentazione al cosiddetto "mercato" e al dispotismo
>> del profitto?
>> E' possibile ambientalismo senza uscire da questo sistema economico? Se
>> la risposta è no, persone come Al Gore sono subito fuori da ogni
>> prospettiva ambientalista.
>> Io propendo per il no e le vicende di eolico e solare in Italia,
>> divenuto un business per le varie mafie, mi parrebbero confermarlo.
>> Non è un problema da poco.
>> Qualcuno mi dirà che è ovvio che si deve uscire dal modello di sviluppo,
>> ma io parlo proprio di sistema economico, di fondare una economia non
>> capitalista.
>> Comunque questo argomento non lo sento in primo piano nel dibattito
>> ambientalista e mi pare un punto di debolezza.
>> O mi sbaglio?
>> Un saluto
>> TC
>>
>> Il 17/09/2011 08:47, Alessandro Marescotti ha scritto:
>>> Il titolo di questo messaggio non è corretto.
>>>
>>> Infatti non è la NASA a negare il riscaldamento globale (global 
>>> warming)
>>> ma il climatologo Roy Spencer, uno che crede nella Divina 
>>> Provvidenza (Dio
>>> avrebbe creato un ecosistema in grado di autoregolarsi e quindi
>>> resistente) e che, in linea con Bush, ha dichiarato che non si debbano
>>> chiedere nuove tasse ai contribuenti americani per limitare le 
>>> emissioni
>>> di gas serra. Cito brevemente il messaggio inserito in questa mailing
>>> list:
>>>
>>>> articolo tratto dal sito meteo
>>>> http://www.meteoweb.eu/2011/07/il-riscaldamento-globale-gli-ultimi-dati-della-nasa-dicono-che-non-esiste/70078/ 
>>>>
>>>> Basta allarmismi, il riscaldamento globale non c'è più. Almeno questo
>>>> è ciò che emerge dalle più dettagliate analisi dei dati satellitari
>>>> della Nasa che, tra 2000 e 2011.
>>> Come si vede si parla di "analisi dei dati satellitari" della Nasa. 
>>> Ma la
>>> Nasa non ha rilasciato dichiarazioni. Chi ha elaborato queste 
>>> analisi dei
>>> dati grezzi della NASA è invece Roy Spencer e infatti (cito ancora il
>>> messaggio di Corrado Penna):
>>>
>>>> il climatologo Roy Spencer, coautore dello studio e ricercatore
>>>> dell'Università  dell'Alabama insieme a Danny Braswell, ha spiegato
>>>> che non bisogna lasciarsi andare a catastrofismi sul clima, e che
>>>> l'andamento termico mondiale è determinato da cicli naturali.
>>> Aggiungo qualche informazione che ho cercato di elaborare per i 
>>> lettori di
>>> di questa mailing list.
>>>
>>> ROY SPENCER, IL CRITICO DI AL GORE. Ma chi è Roy Spencer? Roy Spencer è
>>> noto nella comunità scientifica per le sue posizioni negazioniste a
>>> proposito dell'effetto serra e nel 2006 ha criticato il film di Al Gore
>>> "Una scomoda verità" affermando che le variazioni climatiche non sono
>>> collegate alle attività umane. Roy Spencer è intervenuto dicendo che il
>>> suo ruolo è quello di "proteggere gli interessi dei contribuenti" che
>>> verrebbero danneggiati se si avviassero politiche di contenimento delle
>>> emissioni di gas serra.
>>> Si veda
>>> http://climatecrocks.com/2011/07/06/roy-spencer-and-all-this-time-we-thought-you-were-a-scientist-weird/ 
>>>
>>>
>>>
>>> SPENCER, NEGAZIONISTA E CREAZIONISTA. Roy Spencer è noto per essere un
>>> creazionista e per credere nel cosiddetto "Disegno Intelligente". Ha
>>> infatti dichiarato: "We believe Earth and its ecosystems — created by
>>> God’s intelligent design and infinite power and sustained by His 
>>> faithful
>>> providence — are robust, resilient, self-regulating, and 
>>> self-correcting,
>>> admirably suited for human flourishing, and displaying His glory. 
>>> Earth's
>>> climate system is no exception". Quindi Spencer crede che il "Disegno
>>> Intelligente di Dio" e la "Sua Provvidenza" abbiano creato un 
>>> "ecosistema
>>> robusto, resiliente, in grado di autoregolarsi e di autocorreggersi".
>>> Lasciando perdere che in ciò lui veda un modo di manifestazione 
>>> della "Sua
>>> Gloria", da ciò ne fa conseguire che anche il clima non faccia 
>>> eccezione e
>>> segua le linee della Provvidenza Divina. Tutto questo lo si trova in
>>> Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Roy_Spencer_%28scientist%29
>>>
>>>
>>> LA DIVINA PROVVIDENZA DI SPENCER. Quindi a negare l'effetto serra 
>>> non è la
>>> NASA ma questo signore che crede nella Divina Provvidenza e che, 
>>> nell'era
>>> di Bush, ha sostenuto che non si dovessero imporre nuove tasse per 
>>> ragioni
>>> ambientali in quanto Dio ci avrebbe creato un ecosistema abbastanza
>>> "resiliente", ossia capace di resistere ai cambiamenti e di adattarsi.
>>>
>>>
>>> UN ALTRO PUNTO DI VISTA. Chi ha tentanto di fare altre analisi 
>>> dell'enorme
>>> quantità di dati forniti dalla NASA è un altro scienziato che è invece
>>> giunto a conclusioni opposte a quelle di Spencer. Si chiama James 
>>> Hansen
>>> ed è il direttore del GISS (ente della NASA). Egli ha rivelato di aver
>>> subito diversi tentativi di censura da parte della NASA su pressione 
>>> della
>>> Casa Bianca al tempo di Bush, come si può leggere qui
>>> http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/censunasa/censunasa/censunasa.html 
>>>
>>>
>>> CENSURE POLITICHE SULL'EFFETTO SERRA. La censura della Casa Bianca al
>>> tempo di Bush sui cambiamenti climatici è stata reiterata. Nel 2004 la
>>> Casa Bianca aveva tenuto segreto un documento del Pentagono nel 
>>> quale si
>>> affermava che il riscaldamento globale costituiva una minaccia globale
>>> molto più grave del terrorismo.
>>>
>>> CHIUDERE LE CENTRALI A CARBONE. Hansen, lo scienziato censurato 
>>> dalla Casa
>>> Bianca, si esprime qui, in questa intervista
>>> http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/ambiente/clima-nasa/clima-nasa/clima-nasa.html 
>>>
>>> I dati della NASA li conosce bene in quanto per 28 anni è stato alla 
>>> guida
>>> del Goddard Institute for Space Studies della NASA. Ritiene che si 
>>> possa
>>> fare qualcosa per far ridurre i danni dell'effetto serra, a cominciare
>>> dallo stop delle centrali a carbone. "Eliminando subito l'uso del 
>>> carbone
>>> - dice Hansen - nell'arco di una ventina di anni potrebbe iniziare la
>>> discesa per mettere in sicurezza il pianeta".
>>>
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