Effetto serra , perché le centrali nucleari non sono la risposta



Nel precedente post ho citato James Hansen, il climatologo che ha
elaborato dati e previsioni sull'effetto serra.

HANSEN. Purtroppo Hansen, oltre che sostenitore della chiusura delle
centrali a carbone, è un sostenitore del nucleare, e infatti ha
dichiarato: "Bisogna confrontare il nucleare con il carbone. Nessuno dei
due rappresenta l'ideale, ma il livello di sicurezza del nucleare è
certamente superiore."
Si veda
http://www.energiaspiegata.it/interviste/102-da-scienziato-ad-attivista-intervista-a-james-hansen

LOVELOCK. Anche James Lovelock è un nuclearista "motivato" dal
riscaldamento climatico causato dall'effetto serra. Nel 2004 ha
polemizzato con molti suoi compagni ambientalisti dicendo: “Ora solo
l'energia nucleare può fermare il riscaldamento globale”. Secondo lui
l'energia nucleare è l'unica alternativa realistica ai combustibili
fossili ed è diventato un affiliato della E.F.N. (Ambientalisti per
l'Energia Nucleare, AAPN).

CAMPAGNA A DOPPIO TAGLIO. La campagna sull'effetto serra è quindi una
campagna a doppio taglio, che può portare ANCHE a generare l'impressione
che la soluzione possano essere le centrali nucleari.

PER EVITARE AUMENTI DI CO2. Quella della riduzione dell'effetto serra è la
carta migliore a disposizione dei nuclearisti. Ma a conti fatti senza
centrali atomiche, il mondo produrrebbe 2 miliardi di tonnellate di Co2 in
più, che potrebbero essere ampiamente compensate dalla trasformazione a
gas delle attuali centrali a carbone.

LA CO2 DEL CICLO NUCLEARE. Che il nucleare non produca emissioni di gas
serra è tuttavia smentito, si veda
http://www.ecoblog.it/post/4895/non-e-vero-che-il-nucleare-non-produce-emissioni-di-co2
Infatti "il funzionamento della centrale in sé non produce emissioni, ma
per funzionare la centrale ha bisogno di combustibile nucleare, ed è lì il
problema. Le fasi di estrazione, frantumazione, macinazione, fabbricazione
del combustibile, arricchimento e gestione delle scorie, necessitano di
parecchio combustibile fossile e quindi emettono CO2".

SOCIETA' SOBRIA. Comunque a mio parere una delle strade migliori per
contrastare l'effetto serra sta nel progettare una "società della
sobrietà", in cui si producano meno cose superflue, passando sempre più a
un'economia del terziario avanzato, basata sull'efficienza. Una società in
qui la qualità della vita sia caratterizzata dai servizi alla persona e
non dalle merci.

BICICLETTE. Se ad esempio si punta sul nucleare per ridurre l'effetto
serra si crea un alibi per poter continuare a consumare combustibili
fossili come il petrolio, mentre una società senza nucleare "imporrebbe"
alle città una scelta drastica: scendere dalle auto e salire sulle bici,
con conseguente riduzione anche dello smog.

Alessandro

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Alessandro Marescotti
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