Rifiuti



Un centinaio di manifestanti con a capo Francesco Caruso e don Vitaliano
della Sala hanno occupato i binari della stazione.
Benevento, protesta no global contro la discarica regionale
Sull'Appia uomo tenta di forzare posto di blocco e spara in aria


BENEVENTO - Contro la costruzione della discarica regionale alla località
"Tre Ponti" di Montesarchio, nel Beneventano, sono scesi in campo anche i
No Global che da questa mattina hanno occupato i binari della stazione
ferroviaria di Benevento. Per tutta la notte, intanto, è proseguito il
blocco sulla statale Appia.


Per protestare contro la ventilata apertura del sito che dovrebbe
accogliere 6 milioni di metri cubi di rifiuti, circa 150 giovani con a capo
il leader dei Disobbedienti Francesco Caruso e don Vitaliano della Sala, il
parroco "ribelle" di S. Angelo a Scala, insieme ad alcuni cittadini della
Valle Caudina, hanno occupato i binari della stazione di Benevento.


"Siamo contro i provvedimenti autoritari e calati dall'alto" ha detto
Caruso. "Non è possibile che il commissario Catenacci (il commissario ad
acta per i rifiuti della Campania) non ascolti la volontà delle popolazioni
locali che finora hanno dimostrato un grande senso di civiltà e
responsabilità, soprattutto su un problema ambientale di grande interesse".

Il blocco della stazione ha provocato ripercussioni sulla circolazione dei
convogli sulla linea ferroviaria Caserta-Benevento-Foggia. Per arginare i
disagi, Trenitalia ha istituito un servizio sostitutivo di bus. Oltre al
transito di treni interregionali, il blocco ha impedito il passaggio di due
eurostar, Roma-Lecce e Lecce Roma: i passeggeri percorrono a bordo di bus
il tratto interrotto per poi utilizzare i treni attualmente attestati prima
e dopo il capoluogo sannita.

Oltre ai No Global sono giunte anche decine di persone appartenenti ai
comitati civici di Tufara e Montesarchio per contestare la costruzione
della discarica regionale. La protesta potrebbe spostarsi anche sotto la
sede della Prefettura di Benevento dove alle ore 12 è stata convocata una
riunione dal prefetto Mario D'Ambrosi alla quale prenderanno parte i
sindaci della Valle Caudina (che comprende i comuni delle province di
Benevento e Avellino), il presidente della Provincia di Benevento, Carmine
Nardone, e alcuni funzionari del commissariato regionale per l'emergenza
rifiuti per cercare una soluzione alternativa a quella di Tre Ponti.


I manifestanti hanno organizzato anche un corteo funebre, portando in
processione un fantoccio dal centro cittadino fino al sito in cui sorgerà
lo sversatoio. "Non vogliamo morire, qui abbiamo solo l'aria e ora vogliono
anche togliercela", hanno gridato gli abitanti della zona. Circa 800
persone hanno marciato vestite a lutto e con sciarpe listate in nero,
stringendo tra le mani cartelloni sui quali erano scritte frasi di
cordoglio.

"Non possiamo accettare che si realizzi questa discarica" sostengono i
manifestanti. "Questa di Tre Ponti è la scelta più sbagliata che si potesse
fare. In provincia ci sono alternative che non hanno voluto prendere in
considerazione. Vuol dire che al braccio di ferro risponderemo con il
braccio di ferro".

E' stato attivato anche un sito Internet per far seguire a tutti i
cittadini del comprensorio la protesta contro la realizzazione della
discarica. Il sito è stato pubblicizzato con uno striscione esposto dai
manifestanti davanti ai cancelli dell'area destinata ad accogliere gli
scarti della lavorazione di alcuni impianti della Campania.

Sulla strada statale Appia, presidiata in cinque punti dai manifestanti che
da ieri hanno "isolato" l'intera Valle Caudina, è stato organizzato un
servizio di navetta-bus per consentire a chi lo voglia di raggiungere
località Tufara, superando così i blocchi allestiti lungo la statale - che
collega Benevento a Napoli e Caserta - e che non consentono il passaggio ad
alcun mezzo privato.

Questa mattina alcuni colpi di pistola sono stati esplosi in aria dal
conducente di un furgone che, esasperato, ha tentato di forzare uno dei
posti di blocco alzati per protesta. Il conducente, pare un pregiudicato
della zona, giunto ad Arpaia ha tentato di passare il posto blocco con il
proprio mezzo. Qui ha però trovato resistenza da parte dei manifestanti. E'
nata una discussione che poi si è conclusa con l'esplosione in aria di
qualche colpo di pistola da parte del guidatore che subito dopo è fuggito.

da www.repubblica.it


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