rifiuti inceneritori.....VOLONTA' E... ADEGUAMENTO - FNt/156°



 
Inviata al Trentino...
AdRi

 
Sul Trentino del 5 febbraio l'ing. Carlo Realis Luc responsabile del settore rifiuti della Trentino Servizi S.p.a., a commento del positivo evolvere (in soli 6 mesi) della raccolta differenziata - porta a porta a Rovereto, ha dichiarato che nei "piccoli centri" non si può che accontentarsi di percentuali di rd non superiori al 60-65% (ed è presumibile supporre che il rappresentante di Legambiente ing. Andrea Miorandi, quale consulente esterno della Trentino Servizi, sia dello stesso parere).  
Malgrado se ne parli da molto tempo, anche a Sardagna lo scorso settembre con la sentita testimonianza del sindaco di Montebelluna, i responsabili di Trentino Servizi evidentemente non conoscono ancora l'esperienza di quella cittadina veneta ("piccola" come Rovereto) che è giunta, in soli due anni, a più dell'80% di rifiuto differenziato e riciclato, e sta viaggiando per andare oltre. 
Così come sono ignorate quelle istruttive esperienze nazionali in cui, senza chissà quali miracoli, si raggiungono traguardi su analoghe percentuali di rd, agevolmente raggiungibili e raggiunti anche da alcune amministrazioni a pochi km da Trento.
Ma nemmeno qui si è soliti guardare ad altre positive vicine esperienze, come ad esempio quella del Consorzio Priula, in continuo miglioramento: gli ultimi dati relativi al 2004 parlano di una percentuale di rd al 75% su una popolazione di più di 200.000 abitanti; e che la città di Parma (174.000 ab) abbia dato incarico allo stesso consorzio di applicare quel loro modello dovrebbe essere esempio su cui riflettere e investire. 
E' peraltro ovvio che lo stesso responsabile tecnico di Trentino Servizi non può condividere, raffreddandole, quelle pratiche che priverebbero l'inceneritore di Ischia Podetti di ben più di quell'ipotetico e virtualissimo 50% di combustibile-rifiuto, residuo post precaria ed eterogenea (senza alcuna strutturale regia provinciale) raccolta differenziata. Limite soltanto funzionale alla "resa" dell'inceneritore ed imposto, senza plausibile spiegazione scientifica, dal Piano rifiuti provinciale.
Sono i numeri e gli obiettivi sempre più  incomprensibili e inspiegabili, perché è sempre più chiaro che laddove il buon governo degli amministratori è al servizio della collettività, il cittadino dimostra di sapersi applicare con esemplare senso di partecipazione e responsabilità. 
 
Adriano Rizzoli
Nimby trentino