Re: [Disarmo] I buchi del Manifesto su disarmo nucleare in Senato e all'ONU




Il 23/07/2017 14:33, Luigi Guasco (via disarmo Mailing List) ha scritto:

Pazienza bisogna arrendersi alla forza degli argomenti,ma sono sicuro che con il percorso indicatoci da Navarra si riuscirà a convincere non solo il governo,ma tutti,MDP,D'Alema,pure il Manifesto a chiedere il permesso alla NATO di potere firmare il trattato ONU del 7 luglio,per potere finalmente(dopo 47 anni dalla firma) cacciare gli ordigni nucleari dal nostro paese.
Con l'ottimismo della volontà
pace e bene a tutti.

Non è certo questo l'intento. Lo dico con mie valutazioni, non sono l'avvocato di Navarra.
I soggetti citati si tengano il loro ruolo. Anzi, per quanto riguarda l'Italia, l'iniziativa ONU già è servita a qualcosa: a far mostrare il culo a MDP e Manifesto. Quando piove troppo i topi escono dai tombini.
Stesso metodo risiede nella mozione F35: anche se non montassero le nuove bombe su di essi, ci sono pronti i Tornado di Ghedi o gli F16 di Aviano. E anche se i Russi distruggessero Aviano abbiamo pronta la flotta a Napoli etc etc.
Non è questo il fronte di lotta. Non si pretende con una mozione simile 'cacciare le atomiche Usa dal suolo patrio': si intende semplicemente scremare i pacifinti dai disarmisti e svelare i guerrafondai di fronte alla pubblica opinione (esilarante ad esempio l'intervento leghista al Senato).
Il 'percorso' avrà un seguito dopo il 20 settembre: vedremo le ratifiche ed eventuali 'new entry': chissà non ci sia qualche sorpresina. Non dalla Serva Italia, of course: in Italia dobbiamo ancora passare per la rieducazione delle masse. Semplicemente, l'Italia farà parte del ristretto gruppo dei servi dell'imperialismo armato di fronte all'opinione pubblica mondiale dei 122 SI del 7 luglio e degli oltre 50 ratificanti post 20 settembre. Oppure firma e si toglie un pensierino. Non lo farà, ma non potrà più dire che non ne abbia avuto occasione. E visto che Il Manifesto non lo dirà, lo diremo noi, dall'America Latina al Canada, dall'Africa alla Cina all'Australia. 

Jure