[Diritti] Un appello per i diritti dei detenuti palestinesi tramite Assopace Palestina



Dal cimitero dei vivi: un appello per i diritti dei detenuti palestinesi | Assopace Palestina

Con il cuore pesante ma pieno di gratitudine, mi rivolgo a voi con queste parole, che testimoniano la resilienza dello spirito umano contro l’oppressione. Il vostro impegno costante, la vostra voce di difesa e il vostro sostegno incrollabile sono stati l’ancora di salvezza per quelli di noi che hanno sopportato le ombre dell’incarcerazione sotto l’occupazione israeliana. Oggi sono una voce per i senza voce, un faro per le innumerevoli anime che ancora languono in quelle che possono essere descritte solo come tombe di viventi, per esprimere i nostri profondi ringraziamenti e per testimoniare atrocità che rivelano una grave crisi umanitaria.

Le condizioni in cui vivono i detenuti palestinesi rappresentano una grave violazione di ogni principio di umanità e dignità. Sottoposti a forme estreme di tortura, a trattamenti degradanti e alla deliberata privazione dei bisogni primari, tra cui cibo e cure mediche, i detenuti palestinesi vivono in quella che può essere descritta solo come una campagna sistematica di disumanizzazione. L’occupazione israeliana, attraverso la sua politica di detenzione arbitraria di massa, mira non solo a sopprimere le voci dei palestinesi, ma a cancellare la loro esistenza, i loro diritti e la loro lotta per la libertà e l’autodeterminazione.

Nel contesto più ampio del genocidio in corso contro Gaza e dell’impatto catastrofico sulla popolazione palestinese, la situazione dei detenuti diventa ancora più straziante.

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