Dall'Assemblea Generale di Amnesty International un nuovo appello al Parlamento



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COMUNICATO STAMPA
CS57-2005

DALL'ASSEMBLEA GENERALE DI AMNESTY INTERNATIONAL UN NUOVO APPELLO AL
PARLAMENTO PERCHE' APPROVI LA LEGGE CONTRO LA TORTURA

Si e' aperta questa mattina a Torre Pedrera (Rimini), la XX Assemblea
Generale della Sezione Italiana di Amnesty International.

All'inizio dei lavori, i circa 300 delegati hanno approvato per
acclamazione un ordine del giorno che chiede al Parlamento di introdurre
un reato specifico di tortura nel codice penale e di ratificare il
Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la
tortura.

'A 17 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la
tortura, e dopo aver ricevuto ripetuti richiami da parte degli organismi
delle Nazioni Unite che si occupano di diritti umani, l'Italia deve
dotarsi urgentemente degli strumenti legislativi per prevenire e punire la
tortura; si tratta di un atto dovuto, in particolare a un anno esatto dal
voto della Camera dei deputati che approvo' l'inaccettabile emendamento
sulla cosiddetta 'tortura reiterata'' ? si legge nell'ordine del giorno.

'Il primo appello che indirizzammo ai parlamentari italiani perche'
adottassero una legge per criminalizzare la tortura risale addirittura al
1992' ? ha ricordato Marco Bertotto, presidente uscente della Sezione
Italiana di Amnesty International, nella sua relazione. 'Da allora e per
ciascuna delle seguenti 4 legislature, abbiamo ripetuto la stessa
raccomandazione ai 9 governi che si sono succeduti. Sono passati dai
banchi del parlamento circa 4.000 deputati e senatori che hanno approvato
migliaia e migliaia di leggi. Poche, pochissime sui diritti umani: nessuna
sull'introduzione del reato di tortura. Nel corso di quest'ultima
legislatura, eravamo quasi arrivati a conseguire questo risultato,
ottenendo il sostegno di numerose cariche istituzionali e soprattutto la
presentazione di ben 8 proposte di legge sottoscritte da circa un terzo
dei parlamentari'.

'L'iter di discussione e' stato lungo e tortuoso, troppo per un
provvedimento cosi' in ritardo e cosi' importante per la credibilita'
internazionale del paese. Eppure, esattamente un anno fa, dopo mesi di
rinvii, la proposta di legge approdo' in aula alla Camera dei deputati. E
nell'arco di pochi minuti venne trasformata in un mostro giuridico, con
l'approvazione di un emendamento della Lega Nord che introduceva
l'elemento della reiterazione come fattore costitutivo del crimine di
tortura. La questione e' ora di nuovo all'esame del presidente Casini?
Amnesty International continuera' incessantemente a fare pressioni sulle
istituzioni italiane affinche' venga colmato questo indecoroso ritardo'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 23 aprile 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste (*):
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

(*solo dal 23 al 25 aprile: tel. 0541 720227; cell. 348 6976920)


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