Re: La parificazione dell'età pensionabile



Gentile sig. Colombo, mi sono sentita sminuita per l'ennesima volta leggendo la sua proposta, e pertanto le invio questa mail, senza la pretesa di ottenere solidarietà, con la speranza di aver frainteso il suo intendimento. 

Sono una donna di 45 anni, ho due figlie che per motivi diversi devo mantenere da sola, e da 4 anni ho un compagno, genitore di un figlio convivente con la madre dopo la separazione. Capita talvolta, purtroppo, che una madre sia indegna di tale appellativo, e da un pò di tempo mi ritrovo un altro figlio in casa, con tutti i suoi problemi. Il padre, operaio, ovviamente fa più ore lavorative di quante ne siano consentite, ma l'onere di casa e figli sono tutti miei, che lavoro "solo" 40 ore settimanali su sei giorni...

Dopo 12 ore di cantiere e 2 di trasferimento lui è distrutto, a me rimane tutto il carico domestico-familiare. Allora vi prego: prima parificate il resto, date un sostegno alle donne lavoratrici, e poi pensate all'età pensionabile, perchè ve ne sono molte che, come me, svolgono un lavoro full-time pure molto pesante, e devono poterlo svolgere per arrivare all'età pensionabile VIVE e non già parzialmente "decomposte" come toccherà a me tra 15 o 20 anni, dal momento che già adesso mi ritrovo con gambe e schiena già compromesse...

 


 
Il giorno 18 dicembre 2008 22.01, Arrigo Colombo <arribo at libero.it> ha scritto:
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sull parificazione dell'età pensionabile di donna e uomo; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce