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Africa - Del Monte Kenya - IT



> > Vi mando il messaggio che ho ricevuto.
> > Mi sembra una gran bella notizia. Ogni tanto...
> > Se potete fatelo girare ad amici che possono essere interessati.
> >
> > ---------------------------------------------------------------------
> > Korogocho, 5 novembre 2000
> >
> > Carissimi, Jambo!
> >
> > Sento l'urgenza di parteciparvi, se pur brevemente, l'entusiasmo e la
> fatica che tutti noi abbiamo vissuto per ottenere una importante vittoria
> contro la Del Monte, a favore dei lavoratori.
> > È un bisogno che tutti sentiamo, perché nella lotta contro il Sistema e'
> facile scivolare nello scoraggiamento, per questo e' necessario
condividere
> le piccole e grandi vittorie raggiunte.
> > Solo questo può' rafforzare la speranza che tutti noi, insieme, ce la
> possiamo fare! Il 23 ottobre, a Nairobi, si e' svolto un incontro che,
> personalmente, ritengo sia stato molto importante e significativo.
> > L'incontro era stato convocato presso il Ministero del lavoro (a me
> sembrava quasi impossibile, tanto era strano!), quindi sotto l'egida del
> governo, ed era presieduto dal PS, Permanent Secretary, secondo per
potere,
> soltanto al Ministro del lavoro, il signor Gitu.
> > ( Nel nostro panorama politico il Permanent Secretary potrebbe essere
> assimilato al Sottosegretario )
> > Sotto la presidenza del signor Gitu, che ho scoperto uomo molto bravo
tra
> l'altro, e per sua convocazione si è radunato il direttivo della
> multinazionale Del Monte-Kenya.
> > Si trattava di una delegazione ad altissimo livello, chiamata e invitata
a
> confrontarsi con il Comitato per la solidarietà, presieduto da Willi
> Motunga, insieme con tutti i rappresentanti delle 9 Ong impegnate nella
> lotta a favore dei lavoratori della Del Monte.
> > Lo stesso Sottosegretario aveva invitato altre personalità di altissimo
> livello, sia del mondo politico, del Ministero del lavoro, sia del mondo
> industriale, tra cui il presidente degli industriali del Kenya.
> > Quando siamo arrivati abbiamo subito pregustato la gioia di una
vittoria,
> raggiunta dopo appena un anno di lotta; mi sembrava quasi impossibile!
> L'incontro e' stato molto pesante ed impegnativo, ha avuto inizio alle 9
del
> mattino e si e' protratto fino alle 14,00.
> > L'O.d.G. era intenso e ricco, ma molto forte e' stato anche il modo in
cui
> le parti in causa hanno rivendicato e difeso le rispettive posizioni.
> > Non voglio addentrarmi nell'esposizione delle ragioni che avevano
indotto
> le due parti al confronto, non mi sembra questo il contesto giusto, anche
> perché le ragioni della multinazionale Del Monte sono, ormai, oggetto
della
> nostra conoscenza.
> > La compagnia ha insistito molto sul fatto che quanto era in loro potere
> era stato gia' compiuto, sottolineava che il lavoro non tira molto, che i
> prezzi stanno crollando e ventilava il pericolo che la compagnia si
> impasticci economicamente facendo saltare i 6000 posti di lavoro.
> > E' un po' lo stile di difesa comunemente adottato dalle multinazionali!
> Dall'altra parte, l'attacco sferrato e' stato molto duro e pesante.
> > Il Comitato per la solidarietà aveva attaccato soprattutto alcune figure
> responsabili della Del Monte, il direttore generale Twait e il direttore
del
> personale Mantu; addirittura e' stata chiesta la testa di ambedue! E'
stato
> chiesto alla compagnia che vengano silurati affinché si possa garantire un
> clima consono alla contrattazione degli argomenti.
> > Il Comitato per la solidarietà ha riconosciuto i passi compiuti dalla
Del
> Monte, ma quello che rimane da fare e' molto di più! Rimane aperto il
> problema dei "seasonals", dei lavoratori occasionali o stagionali che non
> hanno contratto e sono pagati molto poco.
> > Cosi' anche il problema della sicurezza dei lavoratori e delle loro
> condizioni di vita, l'utilizzo dei pesticidi, l'inquinamento etc.
> > Molta carne al fuoco. che ha reso l'incontro animato e pesante.
> > Un incontro questo che e' stato colto come illegale.
> > Infatti il presidente degli industriali, rivolgendosi minaccioso al
> sottosegretario, ha dichiarato: "È la prima volta nella mia vita che
assisto
> ad un incontro di questo genere.
> > Mai prima d'ora si e' verificato un tale evento.
> > Giuridicamente , secondo la legge del Kenya, le parti che possono
> incontrarsi sotto l'egida del governo, sono soltanto le parti interessate:
> la compagnia multinazionale e il sindacato dei lavoratori.
> > Questo dimostra la illegittimità della presenza dei rappresentanti delle
> Ong e del Comitato per la solidarietà ai lavoratori.
> > " Ha sostenuto , altresì, con toni chiari e perentori: "Un incontro di
> questo genere e' inaccettabile, inconcepibile, perciò illegale!" Cosi' si
e'
> rivolto al sottosegretario dicendo: "Mi meraviglio che tu abbia convocato
un
> incontro del genere, e' il primo nella storia del Kenya!" Ed aveva
ragione!
> Era effettivamente il primo ed era stato una grossa novità! Il
> sottosegretario, dal canto suo, ha motivato la sua scelta con uno stile
che
> personalmente ritengo molto bello: "E' vero, e' una cosa nuova; pero'
tutti
> stiamo cambiando, il Kenya sta cambiando.
> > So di essere criticato anche all'interno di questo ministero, ma ritengo
> che diritti umani siano anche i diritti dei lavoratori, perciò e' giusto
che
> le associazioni che li promuovono siano rappresentate in questo consesso.
> > "Either we change or change will change us!" E' stato un momento di
forte
> tensione; ho sentito la grandezza e la novità di quello che stava
accadendo!
> Per la prima volta nella storia del Kenya, erano presenti in un assemblea
> convocata sotto l'egida del governo, non solo le parti contraenti, ma
anche
> il Comitato per la solidarietà.
> > Un Comitato impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori, chiamato
a
> fronteggiare il management di una grande multinazionale.
> > Per la prima volta appariva chiaro, anche al sottosegretario, che una
> questione come questa dei lavoratori non e' soltanto una questione
sindacale
> ( i sindacati in Kenya sono totalmente venduti ad un governo corrotto e
dei
> ricchi! ), ma e' una questione di diritti umani.
> > Alla fine il sottosegretario ha detto: "Io mi impegnerò e premerò
affinché
> la compagnia accetti le istanze fondamentali espresse dal Comitato per la
> solidarietà.
> > Sono disposto a controllare personalmente perché questo avvenga!"
Davvero
> queste sono buone notizie per me, sono buone notizie per noi e per voi che
> vi siete spesi per fare pressione su questa vicenda.
> > Se ce la faremo adesso con la Del Monte, in Kenya si aprono nuove porte.
> > Già sono venuti, l'altro giorno, i rappresentanti dell'industria dei
fiori
> a consegnarmi la situazione incredibile di 150.000 lavoratori.
> > Lo stesso discorso vale per il caffè, per il tè...
> > La difesa dei diritti dei lavoratori, nell'Africa Subsahariana e' solo
> agli inizi! Ecco perché e' importante la posta in gioco con Del Monte.
> > Oggi con i lavoratori dell'ananas, domani dei fiori, poi del tè, del
> caffè...
> >
> > "A luta continua!" come dicono i mozambicani......
> > PERCHE' VINCA LA VITA!!!
> >
> > Grazie a voi,
> > Alex Zanotelli
> >
> > dr. Giuseppe De Angelis
> > -----------------------------------
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> > via Rubattino, 54
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