URGENTE richiesta di collaborazione



Car* amic*
 

scrivo per chiedere a tutti di organizzare ovunque dei momenti in onore di Marthe Moumié.

 

Marthe Moumié vedova di Felix Momié, una donna meravigliosa, l'avevamo vista Lunedì 8 dicembre  2008 sullo schermo del Cinema Baretti di Torino nel documentario di Frank Garbely, "Morte a Ginevra - L’avvelenamento di Félix Moumié", raccontare la sua vita e quella di Félix Moumié, suo marito, militante indipendentista del Camerun, avvelenato a Ginevra nel 1960 con il thallium da William Bechtel su mandato dei Servizi segreti francesi.

 

Con grande orrore e dolore ho appreso dai giornali africani che l'8 gennaio 2009, il corpo di Marthe Moumié è stato trovato nella sua casa in Cameroun orribilmente devastato.

 

Marthe Moumié ha militato tutta la vita contro il colonialismo e per l'indipendenza dell'Africa. La sua lotta simboleggia il sacrificio delle donne per la libertà e la dignità dell'Africa.

La fondazione DOCTEUR FELIX MOUMIE con sede a Ginevra, l'8 novembre 2008 aveva conferito tra gli altri il Premio "Prix Moumié 2008" proprio a Frank Garbely, regista del documentario ed ora esprime il suo dolore e la sua rabbia: http://www.lexpressplus.com/Hommage-a-Mme-Marthe-Moumie-Le-Cameroun-et-l-Afrique-orphelins-de-l-une-de-ses-illustres-filles_a769.html

 

Marthe Moumié aveva pubblicato nel 2006 un libro intitolato "Vittima del colonialismo francese mio marito Félix Moumié" edizioni Duboris http://www.amazon.fr/Victime-colonialismo-fran%C3%A7ais-F%C3%A9lix-Moumi%C3%A9/dp/2952231524,  
  
Vi  chiedo la disponibilità ad organizzare
la proiezione del film ed un dibattito in suo onore, come segno del nostro dolore e della riconoscenza che è dovuta a questa grande donna africana Marthe Moumié.

 

Il film si può richiedere a livello nazionale all'Associazione Documè http://www.docume.org/page/schedafilm.asp?id=254

 

Grazie.

Patrizia Donadello

Comitato SankaraXX di Torino

 

 

DICHIARAZIONE DELLA  J.U.D.A  (Gioventù Unita per la Democrazia in Africa)

(traduzione dal sito)  http://lajuda.blogspot.com/2009/01/la-juda-condamne-lassassinat-de-marthe.html 

È con una profonda tristezza raddoppiata da una collera inesprimibile che la Gioventù Unita per la Democrazia in Africa (J.U.D.A) ha appreso l'assassinio il 07 gennaio 2009 di Marthe Ekemeyong Moumié, vedova di Félix Moumié, militante indipendentista del Camerun, avvelenato a Ginevra nel 1960 con il thallium da William Bechtel su mandato dei Servizi segreti francesi. Il corpo della panafricanista è stato ritrovato l’8 gennaio in stato di putrefazione gli occhi scoppiati, i denti strappati, la gamba rotta, il corpo pieno di graffi. 

 

Le tracce di sperma ritrovate addosso, dimostrano chiaramente che la panafricanista di 78 anni è stata violentata prima di essere strangolata. 

 

La J.U.D.A, indignata e risolutamente contro la cultura dell'impunità eretta a norma nel continente africano, condanna fermamente questo crimine odioso e chiama l'insieme dei movimenti di difesa dei diritti dell'uomo e di promozione del panafricanismo ad esigere chiarezza su questo inqualificabile omicidio. 

 

Esprime le sue vive condoglianze alla famiglia di questa nobile martire e porta loro un sincero sostegno in questo momento di intenso dolore. 

 

In questo momento di lutto e di afflizione, la J.U.D.A manifesta ai panafricanisti ed a tutti i combattenti per la libertà e la giustizia in Camerun, il suo dolore perché, l'Africa ha appena perso una dei suoi più degni e di cui la perseveranza è esemplare. 

 

Il governo di MVONDO BIYA al potere da 27 anni si è dato manifestamente tutta la pena per non proteggere la vedova Moumié che in questi ultimi quaranta anni, si attivava in una certa solitudine affinché fosse fatta luce sull'assassinio di Félix Moumié e per il rimpatrio del suo corpo sepolto in Guinea. Nel 2004, la vedova scoprì che la tomba di suo marito era stata profanata ed i suoi resti trafugati. Malgrado ciò, Ekemeyong Moumié ha continuato instancabilmente la lotta per l'indipendenza del Camerun che fino ad oggi, resta un sogno lì come ovunque in Africa. 

 

La J.U.D.A saluta il coraggio e la convinzione di questa donna che, malgrado le azioni, le intimidazioni e le privazioni inflitte dal neocolonialismo e dalla Françafrique, ha saputo restare ferma fino alla morte. 

 

Ricorda ai boia, che con questo assassinio credevano di spegnere forse definitivamente la voce della lotta panafricanista, che si sono sbagliati. Hanno appena eretto all’immortalità un monumento supplementare ed indistruttibile nella memoria collettiva africana. 

 

La J.U.D.A esorta vivamente tutta la gioventù africana alla mobilitazione, all'organizzazione ed ad una rivendicazione panafricanista per sostenere la lotta del popolo del Camerun che tenta coraggiosamente di mettere fine ad un sistema politico che, seminando la morte tutt’attorno, garantisce l'impunità e la sicurezza a tutti i criminali che gli fanno favori e vuole in questo modo prolungarsi all’infinito.

 

Partendo da questo ed in questa stessa prospettiva panafricanista, la J.U.D.A incoraggia la gioventù a far fronte a tutti questi fantocci di dirigenti che operano, contro il popolo africano, a proprio profitto e a quello dei loro alleati. Perché, senza un'azione globale, concertata e vigorosa condotta dalla gioventù, non ci sarà salute per la nostra Africa. 

 

Il 13 gennaio 2008 

 

Per la J.U.D.A 

 

Il Segretario Generale 

Rodrigue KPOGLI