Zimbabwe: continuano gli attacchi e le intimidazioni ai danni dei difensori dei diritti umani



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COMUNICATO STAMPA
CS62-2005

RAPPORTO DI AMNESTY SULLO ZIMBABWE: CONTINUANO GLI ATTACCHI E LE
INTIMIDAZIONI AI DANNI DEI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI

Amnesty International ha chiesto oggi al governo dello Zimbabwe di porre
fine a un quinquennio di vessazioni e repressione ai danni dei difensori
per i diritti umani.

'Centinaia di persone comuni, impegnate a proteggere i diritti dei propri
connazionali, sono andate incontro a intimidazioni, arresti arbitrari,
aggressioni e torture ad opera di un governo intenzionato a occultare le
violazioni dei diritti umani. Il governo deve garantire che i responsabili
siano portati di fronte alla giustizia e che le leggi che violano gli
standard e le norme internazionali sui diritti umani siano abolite' ? ha
dichiarato Clara Spagnoletta, responsabile del coordinamento Africa del
sud della Sezione Italiana di Amnesty International.

In un nuovo rapporto, intitolato 'Difensori dei diritti umani sotto
assedio', Amnesty International documenta gli abusi di potere commessi
allo scopo di impedire ai difensori dei diritti umani di criticare
pubblicamente le autorita' e denunciare il loro comportamento. Il rapporto
cita numerosi esempi di violazioni ai danni dei difensori dei diritti
umani, tra cui:
- il coinvolgimento della polizia in diverse gravi aggressioni e l'assenza
di provvedimenti giudiziari;
- gli arresti arbitrari di centinaia di difensori dei diritti umani,
comprese le attiviste del gruppo Women of Zimbabwe Arise, nel mirino delle
autorita' da due anni;
- gli attacchi sistematici all'indipendenza dei giudici e degli avvocati,
attraverso ripetute minacce e aggressioni che hanno costretto molti di
loro a dimettersi o ad andare in pensione;
- l'uso di leggi repressive, per chiudere gli organi d'informazione
indipendenti;
- il ritorno in auge di leggi introdotte sotto il precedente regime della
minoranza bianca, come l'Atto sulle organizzazioni private di
volontariato;
- l'introduzione di una legislazione sulle Organizzazioni non governative,
che vieta agli organismi internazionali di operare nel paese e restringe
gravemente l'ambito d'azione di quelli locali;
- l'uso dei mezzi d'informazione controllati dal governo per intimidire i
difensori dei diritti umani e screditare la Commissione africana sui
diritti umani e dei popoli e il suo recente rapporto sullo Zimbabwe.

Amnesty International chiede al governo di porre immediatamente fine alla
persecuzione nei confronti dei difensori dei diritti umani e di ritirare
tutte le leggi che violano gli standard internazionali sui diritti umani.
Il governo deve inoltre assicurare inchieste indipendenti su tutti i casi
di aggressione, tortura, arresti arbitrari e detenzioni illegali ad opera
della polizia e portare i responsabili di fronte alla giustizia.

'Questo attacco combinato contro i difensori dei diritti umani la dice
lunga sul modo in cui il governo intende nascondere le violazioni e
impedire le critiche nei confronti del proprio operato. Anche la
Commissione africana ha chiesto allo Zimbabwe di ritirare le leggi usate
per impedire le attivita' dei difensori dei diritti umani. E' ampiamente
giunto il tempo che il governo attui in pieno le raccomandazioni contenute
nel rapporto della Commissione africana' ? ha concluso Clara Spagnoletta.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 10 maggio 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it




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