Per motivi tecnici, il presente comunicato, diffuso
ieri, non è giunto alle liste di Peacelink a cui siamo iscritti.
Lo inviamo oggi, scusandoci per il
ritardo.
Shalom, Marianna Napoletano
per la segreteria
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-------------------------------- Il Consiglio Nazionale di Pax Christi
riunito a Firenze ha inteso proporre una riflessione sui tragici atti
terroristici che hanno colpito gli Stati Uniti d’America e rivolgere un
appello.
Orrore, immensa tristezza e grande dolore. Davanti al massacro dei giorni scorsi in alcune città degli Stati Uniti, il nostro primo pensiero va alle vittime del terrorismo. Per loro eleviamo una preghiera al Signore della vita e nello stesso tempo esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra commossa partecipazione alle loro famiglie, agli amici, ai conoscenti, al popolo e alle istituzioni degli USA. Tuttavia la nostra preoccupazione è forte anche per quanto può accadere nei prossimi giorni. Vogliamo che sia la Parola di Dio a illuminare le nostre riflessioni e a farci leggere in questa luce di vita la storia che viviamo. Ci è venuto subito alla mente il brano del Vangelo di Luca in cui Gesù ricorda le persone schiacciate sotto la torre di Siloe "se non vi convertirete, finirete tutti allo stesso modo" (Luca 13, 5). Questa tragedia chiede a tutti, a noi per primi, di convertire la nostra vita, di rileggere – per chi è credente – la Parola perché da essa possiamo trarre la forza della speranza e non lasciarci travolgere, come invece ci sembra stia accadendo, da un’onda di odio pericolosa e distruttiva. E’ un cammino faticoso. E ci rendiamo conto che non è facile parlare di pace e di nonviolenza quando si è immersi in un ‘clima di guerra’. Noi per primi vogliamo impegnarci a scelte autentiche e coerenti di pace, di giustizia e di nonviolenza; anche se avvertiamo il rischio di essere indicati come disfattisti o amici del nemico perché non soffiamo sul fuoco della "giusta ritorsione o della vendetta". E’ ancora la parola di Dio a illuminarci "mettiamo a morte quest’uomo – dicono contro il profeta Geremia – perché scoraggia i guerrieri e tutto il popolo, quest’uomo non cerca il benessere del popolo ma il male." (Geremia 38, 4) Come credenti avvertiamo forte l’imperativo di non sottrarci all’annuncio della pace e come parte della società civile e dell’umanità ferita da questo attacco sanguinoso cogliamo l’esigenza di rivolgerci ad alcuni importanti attori di queste ore drammatiche:
Al Parlamento italiano ci sentiamo di
raccomandare di vegliare sui valori della democrazia che hanno ispirato la
Carta Costituzionale. In nessun caso i nostri governanti e le forze armate
dovranno cooperare a reazioni indiscriminate e violente contro le popolazioni
civili dei Paesi i cui governanti dovessero essere individuati come complici
del terrorismo internazionale. Al contrario si rafforzi ogni passo verso il
dialogo, la fiducia e la cooperazione internazionale. Allo stesso modo venga
garantita l’accoglienza dignitosa agli stranieri che scelgono l’Italia come
approdo della speranza per sé e per le proprie famiglie.
Il Consiglio Nazionale
18 settembre 2001 **************************************************
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