Il Tribunale Ramsey Clark conferma l'iniziativa
del presidio davanti all'ambasciata jugoslava, lunedì 2 aprile, alle ore
18, in protesta contro l'arresto di Milosevic.
Nell'occasione verrà consegnata
all'ambasciata, destinata al governo serbo, la seguente lettera.
LETTERA AL GOVERNO SERBO
L'assalto alla residenza dell'ex-presidente jugoslavo Slobodan
Milosevic, il suo arresto e la sua traduzione nel carcere di Belgrado suscitano
lo sdegno e la protesta di tutti i democratici italiani che hanno a cuore la
libertà, sovranità e indipendenza delle nazioni e hanno condiviso
la lotta del popolo jugoslavo, guidato da Slobodan Milosevic, contro la
criminale aggressione imperialista degli Stati Uniti e della Nato.
La cattura e l'annunciata incriminazione per evasione fiscale,
nella sua grottesca ipocrisia, segna la conferma che il presidente Vojislav
Kostunica non è che la vetrina serbista di una restaurazione capitalista
e colonialista e ormai un mero fantoccio nelle mani delle forze della resa e del
tradimento all'imperialismo e agli interessi del capitale multinazionale,
capeggiate da Zoran Djindjic, l'uomo che da sempre è uno strumento
antinazionale nelle mani dei colonizzatori tedeschi e statunitensi.
Denunciamo con forza l'ignobile resa della magistratura e
delle autorità serbe al vergognoso diktat statunitense ed europeo che
ricattava un paese sprofondato dall'aggressione Nato nella miseria e nella
contaminazione provocata da uranio e chimica, con l'ultimatum dell'arresto di
Milosevic in cambio di un finanziamento di 50 milion di dollari. Un'estorsione
brigantesca se mai ce n'è stata una, che rivela quanto l'imperialismo si
curi del diritto internazionale e del principio di non interferenza negli affari
degli Stati.
Ora gli USA si dichiarano insoddisfatti dell'arresto con
l'imputazione di evasione fiscale e pretendono, sempre col ricatto degli aiuti e
crediti, la consegna di Milosevic al tribunale Nato dell'Aja. E' un ulteriore
passo verso il genocidio umano, politico, culturale della
Jugoslavia.
Alla Jugoslavia viene riservato il destino degli altri paesi
dell'Est europeo che l'imperialismo capitalista ha conquistato, devastato ed
impoverito. A questo scopo si tenta di addossare all'ex-presidente jugoslavo la
responsabilità dei crimini commessi dalla Nato, onde esonerare i governi
che hanno condotto l'aggressione finalizzata allo smembramento della Jugoslavia
dai propri delitti e dal risarcimento alle popolazion colpite.
L'operazione di frantumazione e demolizione dei Balcani
prosegue con le manovre di destabilizzazione di altri paesi dell'area, dalla
Macedonia alla Bulgaria, dalla Romania alla Grecia, nei quali ovunque si
rivelano forti segni di ripresa antimperialista, istigando in prima linea le
offensive delle bande mercenarie e narcotrafficanti dell'UCK, con l'evidente
scopo di tenere sotto pressione il regime jugoslavo e l'Europa, rivale, per
quanto succube e complice, su piani sempre più numerosi degli Stati
Uniti.
Noi riconosciamo in Slobodan Milosevic il simbolo della
resistenza del popolo jugoslavo, oggi tradito ed umiliato, e per questo gli
esprimiamo una solidarietà che non può non essere condivisa da
tutti i difensori della libertà, del diritto internazionale e
dell'indipendenza dei popoli.
Chiediamo l'immediato rilascio di Slobodan Milosevic e la fine
della complicità del nostro governo con i distruttori della Jugoslavia e
con i loro agenti e mercenari interni, organizzati nel regime autoritario della
DOS e della formazione CIA, Otpor.
Tribunale Ramsey Clark contro i crimini della
Nato.
|