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odg assemblea antimperialista - Cesena 24.3.2001 MAI
Cari amici e compagni,
Qui sotto vi riporto l'ODG approvato all'assemblea antimperialista riunita a
Cesena a seguito della partecipata manifestazione nazionale contro la Nato,
la guerra, il nucleare, e di seguito l'intervento tenuto alla manifestazione di
piazza dalla compagna jugoslava portavoce del comitato promotore della
manifestazione e dell'assemblea.
Alla manifestazione hanno partecipato un migliaio di compagni provenienti
da quasi tutta Italia, e si è via via ingrossata grazie anche al contributo della
popolazione locale, preventivamente intimorita dalla solita campagna
stampa criminalizzatrice dell'iniziativa ma in seguito rassicurata dalla reale
composizione e chiarezza di obiettivi e scopi del corteo.
All'assemblea pomeridiana hanno partecipato circa 150 compagni in
rappresentanza di vari comitati, coordinamenti, realta' antimperialiste
provenienti da tutta Italia e dall'estero, con rappresentanti greci, austriaci,
jugoslavi ed ex jugoslavi e con la partecipazione di John Catalinotto
dell'International Action Center, che ha portato un saluto antimperialista da
oltre oceano.
In altra mail allego una rassegna stampa dei giornali locali.
Tuttinlotta!
p. Zastava Trieste
dell'Assemblea Antimperialista
Giorgio "Yure" Ellero
<glr.y@iol.it>
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L’Assemblea nazionale Antimperialista riunita a Cesena il 24.3.2001
- Esprime innanzitutto la soddisfazione per la positiva riuscita dell’odierna
manifestazione indetta dal Comitato Promotore per l’Assemblea
Antimperialista contro la NATO e per ricordare l’anniversario della barbarica
aggressione della Jugoslavia da parte dell’imperialismo occidentale
- Ritiene che anche nelle odierne iniziative (manifestazione e successiva
assemblea) che hanno visto la partecipazione combattiva e determinata di
centinaia di compagni della sinistra rivoluzionaria ed antagonista si sia
evidenziato con nettezza che esistono i presupposti per dare luogo ad una
più vasta unità delle forze antimperialiste ed anticapitaliste. A tale scopo
decide di riconvocare una riunione nazionale fra tutte le realtà oggi presenti
e le altre che vorranno eventualmente aderire. La data e il luogo saranno
comunicati appena possibile attraverso i canali già predisposti dal Comitato
Promotore (sito: http://www.tuttinlotta.org , e-mail: posta@tuttinlotta.org)
- Si impegna ad estendere le mobilitazioni per la lotta alla globalizzazione
imperialista e per il suo rovesciamento e per la difesa degli interessi legittimi
dei popoli aggrediti dall’imperialismo
Allo scopo indice le seguenti scadenze di lotta:
- Organizzazione di manifestazioni/e in occasione della giornata del 1
maggio, storico momento di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il
mondo. Il carattere della manifestazione: locale, nazionale o interegionale
sarà valutato nei prossimi giorni.
- Partecipazione al prossimo vertice del G-8 a Genova il 20 luglio. In
occasione del vertice dell’imperialismo mondiale, vogliamo far sentire forte
la protesta degli antimperialisti. La nostra presenza dovrà dunque essere
massiccia ed organizzata. Al riguardo l’Assemble Antimperialista si
impegna fin d’ora a raccogliera le adesioni e ad approntare gli idonei
strumenti di collegamento e di coordinamento fra tutte le realtà interessate
- Promuovere per i prossimi anni il 24 marzo come giornata di lotta contro la
NATO
Approvato per acclamazione
dall’Assemblea Nazionale Antimperialista
http://www.tuttinlotta.org - e-mail: posta@tuttinlotta.org
Cesena 24.3.2001
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Da Ivana
Cari compagni,
sono contenta di avervi visti ieri a Cesena. E' stato bello e importante.
Esagerate le forze dell'"ordine", mi è sembrata quasi una cosa offensiva.
Pazienza.
Vi mando il testo del discorso.
Grazie a Valeria, Angela e Moreno, che mi hanno aiutato molto.
Ivana
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(Saluto… )
Il COMITATO PROMOTORE PER L'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA
prosegue l'attività del Coordinamento Nazionale la Jugoslavia Vivrà, nato la
scorsa estate; riunisce in un progetto unitario un certo numero di
organizzazioni nate sul territorio…
Alcuni degli organismi che sono rappresentati qui oggi c'erano già prima del
'99, altri sono nati sulla spinta emotiva dei bombardamenti sulla Repubblica
Jugoslava e, in questi due anni, hanno promosso autonomamente analisi
politica, informazione e, per quanto è stato possibile, solidarietà concreta,
operando in diverse città e realtà sociali differenti.
In molti casi queste aggregazioni di base sono state le uniche a contrastare
la propaganda e la falsa informazione, accolta, più di una volta, in modo
acritico e opportunista perfino dalla stampa della sinistra "alternativa".
Il nostro impegno è inteso, oltre che a fare informazione e smascherare
l'opera di corruzione e alienazione delle coscienze, a sostenere la resistenza
che si esprime tra le popolazioni aggredite da guerre cosiddette umanitarie,
in realtà colonialiste, imperialiste (Jugoslavia, Iraq, Kurdistan, Palestina), ma
soprattutto ha come obiettivo contribuire alla crescita di un movimento di
opposizione all'imperialismo italiano e di rigetto delle basi USA e NATO
presenti sul territorio.
L'Italia non è soltanto la più grande portaerei del Mediterraneo, quella da cui
in massima parte sono partiti i bombardamenti sulla Jugoslavia e da cui
partiranno le prossime missioni, ma è anche fortemente impegnata
nell'occupazione militare del Kosovo, nei progetti di espansione coloniale
verso l'Est e verso Sud. Interessi imprenditoriali in Albania, investimenti ENI
e AGIP nel Caucaso e in Nord Africa, contratti per la costruzione di dighe in
Kurdistan e per la ricostruzione in Iraq prospettano un quadro di ingerenza
imperialista al quale noi per primi dobbiamo opporre le ragioni e le lotte
della solidarietà di classe internazionalista.
All'interno di questa prospettiva, riteniamo tuttora di estrema importanza la
nostra attenzione ai Balcani, area nella quale si è sperimentato un modello di
imposizione armata di regimi liberisti asserviti agli interessi del capitalismo
occidentale, un modello di aggressione che può essere riproposto in un
futuro più che prossimo, e area-terreno di ingerenza italiana diretta,
economica e militare-coloniale. In questo senso diciamo che il nemico
principale che bisogna combattere è qui, a casa nostra. Perché chi ha
accettato, votato, condotto questa guerra, la prima e la più grande dopo la II
guerra mondiale, è stato proprio il governo di centro-sinistra, la
autoproclamata sinistra, con l'aiuto del Polo (con cui pare sempre d'accordo
sulle cose decisive, come nell'accettare la NATO e Maastricht). Ha spinto
l'Italia nella guerra contro un popolo sovrano e amico, violando la
Costituzione, calpestando il Parlamento e le leggi democratiche, tradendo in
questo modo la sua stessa tradizione, i suoi ideali, la resistenza partigiana.
Vantandosi pure di quello che ha fatto!
E cosa aveva fatto l'imperialismo nell'aggressione contro la Jugoslavia?
Prima ha costruito, con la menzogna, il mostro serbo, fabbricando stragi
inesistenti e fosse comuni (che oggi sappiamo, per stessa ammissione della
NATO, non ci sono state, da parte dei Serbi) - ha creato così l'illusione della
guerra "umanitaria"! La "necessita" dell'aggressione! Quindi ha praticato,
come i nazisti, il genocidio, i bombardamenti sui civili inermi, sulle scuole,
fabbriche, raffinerie, abitazioni, le TV, sui ponti e ferrovie… cercando di
annientare un intero popolo, con le bombe e con la guerra chimica e
batteriologica che ha distrutto e contaminato la Jugoslavia per i prossimi
centinaia di anni. Dopo la menzogna e il genocidio è adesso l'ora
dell'ipocrisia. L'imperialismo e i suoi servi, ora che gli è stata strappata la
maschera dell'umanitarismo, e che in tanti si sono accorti del colossale
inganno e del genocidio che hanno commesso, vorrebbe che ci
dimenticassimo dei suoi crimini, vorrebbe che non si parlasse più dei
Balcani sotto occupazione militare, vorrebbe non fare vedere che la NATO
ha fallito, che non c'è stata nessuna pacificazione.
Se voi siete qui è perché queste cose le sapete. Avrei preferito parlare oggi
a chi non è qui, a chi ancora oggi pensa e racconta che l'Italia è un paese
tranquillo che da 60 anni non fa le guerre, a chi non si rende ancora conto
che non vive in un paese libero, a chi si è dimostrato tanto superficialmente
indifferente al dramma della popolazione jugoslava, quella costituita da 26
etnie che per decenni hanno convissuto pacificamente, in uno dei pochi
paesi veramente multietnici e multiculturali, che aveva sviluppato un sistema
economico e sociale tale da diventare un esempio per molti altri paesi,
soprattutto quelli del terzo mondo - e quindi rappresentava, secondo alcuni,
un "cattivo esempio" da seguire. Per questo doveva essere distrutto,
squartato, eliminato, così come devono essere distrutti tutti gli analoghi
tentativi di non sottomissione al dominio dell'Impero, i paesi alle cui lotte
esprimiamo piena solidarietà - Cuba, Palestina, Iraq, Colombia, che
potrebbe essere invasa da un giorno all'altro con la scusa del narco-traffico.
Chi è rimasto indifferente si trova oggi ad essere vittima: la contaminazione
da uranio colpisce per ora i militari (mercenari), e domani?, l'Adriatico è una
discarica di ordigni e materiali a rischio radioattivo, i porti civili sono sempre
più comunemente utilizzati come porti nucleari per stazionamento di
sommergibili, il "riadeguamento" delle basi moltiplica i depositi di materiale
atomico. Chi è rimasto indifferente forse oggi è già disoccupato, flessibile,
venduto, appaltato e tra breve forse intossicato, allergico, ammalato…
invalido… o peggio… Tutto questo in un paese che ha votato il referendum
contro il nucleare (per ora ignorato).
E anche chi si è "spontaneamente" sottomesso si renderà adesso conto che
non opporre resistenza al capitalismo aggressivo non è garanzia di
immunità: i governi macedoni, per esempio, non si erano opposti alla
penetrazione forzosa di sistemi economici e politici "occidentali", ma il loro
paese è oggi attraversato dalla guerra come lo sono state le altre
repubbliche jugoslave. Quando lo stato e il popolo jugoslavi si erano difesi
dal terrorismo dell'UCK, la NATO ha aiutato e armato l'UCK e ha fatto la
guerra alla Jugoslavia. Ora che l'UCK, per difendere i suoi traffici di droga e
di prostituzione, spara contro il governo macedone filo-NATO, la NATO
chiama UCK terroristi. Perché prima cos'erano? Staremo a vedere come
andrà a finire questa storia… Un grande augurio al popolo macedone!
Per finire - è chiaro che il nostro compito fondamentale è, attraverso la
controinformazione, pratica di solidarietà, mobilitazione popolare, una
vigilanza internazionalista e la lotta unitaria contro la globalizzazione,
costruire le basi di consapevolezza e, nei limiti delle nostre capacità,
organizzare la resistenza al capitalismo imperialista e un vero movimento
antimperialista internazionale. Spero che anche la giornata di oggi possa
servire a questo.
Saluto con il vecchio saluto partigiano, purtroppo ancora molto attuale, tutti
voi, specialmente tutti i miei connazionali presenti…
Pozdravljam starim, nazalost jos uvek aktuelnim
partizanskim pozdravom, sve prisutne Jugoslovene:
SMRT FASIZMU, SLOBODA NARODU!
Morte al fascismo, libertà al popolo! A tutti i popoli…
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Giorgio Ellero
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