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Dall'inviato a Belgrado



Cari amici, vi invio le impressioni di Angelo da Belgrado sulle ultime
elezioni. Un caro saluto a tutti, Silvano.


-----Messaggio Originale-----
Da: Ambasciata di Pace di Belgrado <berretibelg@sezampro.yu>
A: <bebitartari@bcc.tin.it>
Cc: <luccio@cesit1.unifi.it>; <labate@unifi.it>;
<gianlucavalentini@libero.it>; <angelo.gan@libero.it>
Data invio: lunedì 25 dicembre 2000 11.47
Oggetto: dall'inviato a Belgrado


Buon Natale,
non so che cosa vi stiano raccontando in Italia sulle elezioni. Questa è
la mia personale testimonianza, se così posso chiamarla. Ovviamente
cercherò di verificarla recandomi oggi in centro, passando dagli studenti
di Otpor! e dalle Zene u crnom.
Non ho notato una grande enfasi ieri, nei notiziari. I risultati presumo
siano noti:
- DOS al 64%,
- SPS (compreso lo YUL della consorte) al 14%,
- SRS (l'estrema destra di Voijslav Seselj) al 7%,
- SSJ (che non ho ben capito che cosa sia) al 5,8% e
- altri al  9,2% restante.
Dunque un risultato difficile da capire. Anche perché ieri mi è parso di
capire chiaramente che il vero leader di DOS è l'ultrafiloamericano Zoran
Djindjic, che diventerà il primo ministro, mettendo probabilmente in ombra
il presidente Kostunica.
E, dato che probabilmente il presidente americano George Walker Bush jr.
pare abbia tutte le intenzioni di togliersi l'impiccio balcanico, ed
inoltre Djindjic guardava agli USA clintoniani sarà tutto da capire quali
saranno le future evoluzioni.
Se poi teniamo conto che DOS è una coalizione già bicefala, dal momento
che ha un suo peso anche il partito di Vuk Draskovic, ed è comunque
formata da una decina di formazioni politiche mi pare che ci sia il rischio
oggettivo che il partito più votato in assoluto sia proprio l'SPS guidato
dall'innominabile, che ieri sera non è comparso minimamente in tv
lasciando il campo ad altri esponenti.
Ho l'impressione che il modello, anche se non dichiarato probabilmente
sia proprio l'Ulivo italiano.
Altrettanto inquietante mi pare quel 7% dell'ultranazionalista
reazionario Srbska Radikal Stranka guidato da Seselj, che rischia in 
assoluto di essere il  secondo partito più votato. Ed è facilmente 
comprensibile, data la presa che può aver avuto la pubblicità del suo 
partito, con quelle immagini estremamente populiste del repellente 
professore che, in maniche di camicia, presumibilmente in qualche villaggio 
baciava bambini stringendo mani un po' come il Berlusca di casa nostra. 
Seselj poi in tv mi è parso uomo delle ricette facili, ma ha improntato la 
sua campagna elettorale su temi quali la sicurezza, la criminalità e il 
terrorismo, con accenni ovviamente al Kossovo Metohija, sempre pronto a 
interrompere con sarcasmo pesante gli interventi dei rappresentanti degli 
altri partiti. Per es. Seselj è l'unico che, in campagna elettorale, è stato 
sempre chiamato premettendo il titolo di professor e talvolta aggiungendo 
anche quello di dottor.
Un fatto che mi ha colpito è che YU Info Kanal, che ho l'impressione che
sia il più filo governativo, abbia mostrato per primo l'innominabile,
anche se per riproporre la laconica dichiarazione (quattro parole probabilmente
augurali) pronunciate prima di salire in automobile, prima ancora di
quella di Djindjic, seguito dal presidente Kostunica, e poi da tutti gli 
altri, anche se ha trasmesso prima la dichiarazione di Seselj che quella di 
Draskovic, ed è a Seselj che è stato dedicato più tempo, essendo stata 
trasmessa integralmente la sua dichiarazione, mentre tagliata quella del 
secondo leader di DOS.
L'unica emittente che ha avuto attenzione alle reazioni internazionali,
cominciando da Mosca, seguita da Roma e da Atene, vale a dire le capitali
dei tre stati a cui la Srbija guarda con più attenzione in quanto le vede
come possibili alleate, probabilmente puntando sul nostro paese come
facilitatore dell'ingresso nell'Unione Europea, è stata BK, che è stata
anche la sola a trasmettere immagini delle elezioni a Bujanovac e Kosovska
Mitrovica. A Bujanovac pare vi siano stati incidenti (se ho capito bene
pare siano esplose tre granate attribuite a terroristi, quindi probabilmente
all'UCK).
Sempre BK, l'unica a trasmettere le didascalie dei nomi degli intervistati
in alfabeto latino (YU Info Kanal lo usa soltanto per indicare le città ed
eventualmente qualche nome, su strisce che portano i colori della bandiera
serba) e Politika hanno anche presentato dichiarazioni di persone,
probabilmente osservatori internazionali, che hanno attestato la
regolarità delle elezioni. L'unica dichiarazione presentata anche da altre 
emittenti è quella, se non ho capito male, di un inviato dell'Unione Europea,
presumibilmente greco, sempre dello stesso tono.
Servizi da: Cacak, Novi Sad (Vojvodina), Nis, Subotica (confini con
l'Ungheria), Sabac, Kraljevo, a sera anche da Kragujevac (Politika),  Novi
Sad, Nis, Kragujevac, Bujanovac, Kosovska Mitrovica (BK) e a sera
Jagodina e Uzice (confini con la repubblica Srpska, la parte serba della
Bosnja, sempre BK) Non sono riuscito a veder B92, l'emittente che prima
delle elezioni presidenziali era stat oscurata dal governo in carica.
Modalità di voto: spalmato o spruzzato del liquido sul dito o prima o
dopo il voto, espressione su un banco con un separé presumibilmente di legno a
croce e deposizione in un'urna trasparente.
Singolarmente il dito ripreso da tutte le emittenti è stato proprio
quello dell'innominabile, probabilmente per evitare di presentarlo il più
possibile di persona. L'introduzione della scheda nell'urna da parte del
candidato premier Zoran Djindjic è stata quanto di più plateale possibile,
essendo stato lo stesso ad attendere di essere ripreso dalla miriade di
fotografi e cameramen presenti. Nemmeno il voto del sobrio Kostunica è
stato ripreso con tanta enfasi. E' parso quasi che Djindjic, da buon filo
americano attendesse le indicazioni di un regista per esprimere il suo
voto.
 
Mi pare di non dover aggiungere altro rispetto alle cose notate.
Chiudo questa parte di messaggio alle 13,05 circa.

Alle 14 BK ha trasmesso una lunga intervista a Djindjic, dalla quale ho
potuto notare lo stile clintoniano del candidato primo ministro, con quel
volto da ragazzo, studente appena attenuato dai capelli grigi e bianchi
nella parte inferiore e quell'accenno di ciuffo opportunamente tagliato
che caratterizza anche il presidente Kostunica.
Attualmente il primo canale di una tv di cui non riesco a leggere il
nome, essendo l'immagine disturbatissima, sta dando le percentuali. E ha
trasmesso una dichiarazione di Adrian Severin, osservatore OSCE, rispetto
all'andamento democratico delle elezioni stesse.
Mi viene da pensare che adesso DOS non potrà più definirsi opposizione e
quindi perderà la O. Si chiamerà forse semplicemente Demokratske Srbije,
vale a dire DS? Anche qui!
Chiudo questa parte di messaggio alle 15,05.
 
In questo momento, intervallando immagini pubblicitarie sulla voce, BK
sta intervistando due esponenti di Otpor!, che hanno anche accennato ai loro
rapporti internazionali. Purtroppo l'immagine è disturbatissima ed è molto
difficile riuscire a capire, mentre YU Info Kanal replica "Korpus",
trasmissione settimanale dedicata alle forze armate.
Chiudo questa parte di messaggio alle 15,25 circa.

A sera YU Info Kanal Vesti ha dato notizia delle reazioni internazionali
partendo dalla Gran Bretagna e mostrando prima Robin Cook, ministro degli
Esteri e poi Tony Blair che, scontatissimi, se ho capito bene, l'unica
cosa che hanno saputo dire è che il "pericolo Milosevic" è ormai allontanato,
poi delle reazioni in Germania, soffermandosi sulle notizie date da ARD e
ZDF. E' stata poi la volta dell'Italia, della quale si è detto che si è
parlato soprattutto di Kostunica, e poi di Athina News, che ha dedicato
attenzione alle elezioni in Kossovo, infine della stampa di Sarajevo e
dell'Austria. Sempre YU Info Kanal, nella rassegna stampa "Planeta" ha
dato conto della reazioni, aggiungendo a quelle dei precedenti notiziari,
quelle della tv privata tedesca NTV, delle televisioni di Skoplije, della
Francia, e con una pagina italiana abbastanza ampia, nella quale sono stati 
citati "Repubblica" e il "Corriere della Sera", e, infine, negli  Stati Uniti
d'America. Nel nuovo parlamento dovrebbero sedere 179 deputati della DOS,
35 del SPS dell'innominabile, 22 del Partito Radicale di Seselj e 22
dell'SSJ. Ivica Dacic, dell'SPS, ha dichiarato che l'opposizione del suo
partito sarà costruttiva. Largo spazio è stato dato anche alla notizia
sulla conferenza stampa dell'OSCE sulla regolarità di svolgimento delle
elezioni. Nell'edizione che sto seguendo si sono aggiunte le dichiarazioni
di Bernard Kouchner e del rappresentante della Commissione dell'Unione
Europea nonché una citazione del New York Times.

Ho acquistato alcuni giornali: se ho capito bene, leggendo "Novosti" su
6.150.000 elettori hanno votato soltanto oltre 3.500.000 elettori di cui
oltre 1.600 mila per DOS. Non so se questi dati verranno resi noti. Ho
ragione di pensare che non sia così. Di "Blic" mi riesce difficile
interpretare il senso della fotografia in prima pagina di un bambino che,
probabilmente a Kosovska Mitrovica, inserisce una scheda in un'urna e,
nella seconda in alto una foto di Mira Markovic, moglie dell'innominabile,
in una specie di rubrica intitolata "Molim?!" (che è un'espressione che ho 
sentito usare rispondendo al telefono).
Mentre "Glas" mette in prima pagina il voto di tutti i principali leaders
politici, con l'eccezione di Borislav Pelevic dell'SSJ.

Dovzenja!
Beograd, 24. - 25. dezembra 2000
Angelo