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(Fwd) (Fwd) CS 105- 2000 - Jugoslavia




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Date forwarded: 	Sat, 23 Sep 2000 09:45:19 +0200
From:           	"Olivier Turquet" <turquet@dada.it>
To:             	pck-diritti@peacelink.it
Date sent:      	Sat, 23 Sep 2000 09:47:41 +0200
Subject:        	(Fwd) CS 105- 2000 - Jugoslavia
Priority:       	normal
Forwarded by:   	pck-diritti@peacelink.it
Send reply to:  	pck-diritti@peacelink.it


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From:           	"Amnesty International" <press@amnesty.it>
To:             	stampa@amnesty.it
Date sent:      	Thu, 21 Sep 2000 11:20:04 +0000
Subject:        	CS 105- 2000 - Jugoslavia
Send reply to:  	"Amnesty International" <press@amnesty.it>

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#  Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare 
press@amnesty.it

JUGOSLAVIA: AUMENTANO LE VIOLENZE CONTRO 
I GRUPPI DI OPPOSIZIONE

 A tre giorni dalle elezioni nella Repubblica Federale di Jugoslavia,
 Amnesty International chiede al governo di Belgrado di porre fine
 alle intimidazioni e alle violenze contro i gruppi di opposizione. A
 tutti deve essere garantita piena la liberta' di espressione.

 Molti gli episodi di violenza. Il 2 settembre a Lajikovac, citta'
 della Serbia centrale, Mile Milic, candidato per il partito
 d'opposizione Nova Srbja (Nuova Serbia) e' stato arrestato dalla
 polizia per aver affisso manifesti elettorali. In custodia e' stato
 picchiato, riportando ferite al capo e alle orecchie.

 L'8 settembre sei membri dell'associazione studentesca Optor sono
 stati arrestati mentre svolgevano attivita' di propaganda nella 
citta' di Vladicin Han. Portati nella stazione di polizia locale, 
sono stati picchiati ai genitali e sulla pianta dei piedi. Prima di 
essere rilasciati sono stati minacciati di morte.

 Il 15 settembre due attivisti di Optor sono stati arrestai mentre
 scrivevano sui muri di Rakovica (quartiere sud di Belgrado) slogan
 anti-governativi. Il giorno dopo sono stati condotti in tribunale e
 condannati a 10 giorni di carcere per danni all'ordine pubblico. I
 loro avvocati non hanno potuto conferire con i loro assistiti prima
 dell'udienza  e non erano presenti al momento della deposizione
 dell'ufficiale che aveva condotto l'arresto.

 Amnesty International chiede indagini approfondite ed imparziali su
 tutti gli episodi di questo tipo.
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 21 settembre 2000
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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