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27-29/06 Bologna: Turismo responsabile ed Europa e Balcani



Vi allego il Programma del Seminario sul Turismo Responsabile che si terrà
Martedì alle 15 presso Scienze Politiche e della serara interculturale di
giovedì dedicata all'Europa e ai Balcani, che avrà luogo presso Villa
Serena, dalle ore 20.

Vi aspettiamo!

Gruppo Yo.d.a.



==Attach=Converted===

martedì 27 giugno 2000, alle ore 15
Il GVC (Gruppo Volontariato Civile) e il Gruppo Yoda,
nell'ambito delle attività previste per ETNICA...contaminazioni - progetto
di Bologna 2000 -


ORGANIZZANO UN SEMINARIO SU
"Volontariato internazionale e turismo responsabile"

presso la Sala dei Poeti della Facoltà di Scienze Politiche
dell'Università di Bologna - Palazzo Ercolani - Strada Maggiore

Marco Giovagnoli - università di Bologna - condurrà i lavori

PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI:
Il Turismo Responsabile: un modello di approccio alle culture del Culture
del Sud del Mondo nato nel settore non profit. Prospettive di diffusione
anche in ambito profit
Alfredo Somoza - Presidente Associazione Italiana Turismo Responsabile

Lo sguardo e le impronte: l'impatto del turismo in un mondo globalizzato
Paolo Salaria - Sociologo

I Campi di Lavoro: dall'educazione interculturale alla cooperazione
Caterina Amicucci- Segretaria Nazionale SCI

Gli Intercampi di Volontariato all'interno dei progetti di Cooperazione
Internazionale
Fabio Artuso - Vicepresidente Gruppo Yoda







Serate interculturali presso il Parco di Villa Serena di Bologna


Martedì 27 giugno, alle ore 23, presso il parco di Villa Serena, in via
della Barca 1, a Bologna,

ci sarà

la proiezione del film

LINEA DI CONFINE
Diario di Mostar
di DAVIDE FERRARIO

Diario del viaggio e dei concerti del gruppo rock dei CSI a Mostar, in Bosnia
Presentazione e lettura dei testi di Davide Ferrario


Nel giugno del 1998 il popolare gruppo rock dei CSI si recò a Mostar, in
Bosnia.

Mostar è una delle città che ha subito i maggiori traumi e i maggiori danni
tra quelle coinvolte nelle guerre della ex-Jugoslavia. Il trattato di pace
di Dayton ha congelato a Mostar una tregua armata in cui la città è divisa
in due: mussulmani a est e croati a ovest.
L'intenzione dei CSI, su richiesta e organizzazione della Regione
Emilia-Romagna, presente in Bosnia con numerosi progetti di cooperazione,
era quella di tenere due concerti, uno nella parte orientale e uno in
quella occidentale. I concerti si svolsero effettivamente, dopo numerose
peripezie dovute alle avverse condizioni meteorologiche e a un viluppo di
problemi politico-etnici.

Per una settimana Ferrario e la sua piccola troupe hanno girato,
documentando l'avventurosa storia dei concerti e la situazione della città
e dei suoi abitanti, seguendo molto spesso l'impulso del momento o un
particolare incontro o fatto. "Certamente non avevamo niente da
dimostrare", dice Ferrario "Voglio dire, non avevamo un punto di vista
ideologico-politico precostituito sulla guerra. In compenso sia Ferretti
che io e Franca, in Italia, avevamo avuto contatti diretti molto forti con
profughi bosniaci".

Terminati i concerti, tutti rientrarono, con idee imprecise su cosa fare
del materiale girato. C'era solo il titolo, suggerito da Ferretti: Codice
di guerra, codice d'amore. Il progetto di fondo prevedeva comunque una
stretta collaborazione creativa, anche a livello di regia e di montaggio,
tra regista e il gruppo.
Ma nell'anno successivo i CSI si presero una lunga pausa di ripensamento e
di avventure solistiche, che sfociò nella rottura del sodalizio storico tra
Giovanni Ferretti e Massimo Zamboni.
Ferrario girò Guardami, alcune scene del quale sono ambientate a Mostar. Il
materiale girato nel '98  è rimasto così sugli scaffali per quasi due anni.
"Credo che tutti noi avevamo bisogno di tempo e di distanza per capire
meglio quell'esperienza", continua Ferrario "Nessuno di noi pensava a un
instant movie, a un documentario agiografico sui CSI in Bosnia o a qualcosa
che servisse uno scopo. Eravamo andati lì per vedere e cercare di capire. E
quello che abbiamo scoperto, anche dentro di noi, non era sempre
bellissimo".

Solo recentemente Ferrario ha ripreso in mano le circa venti ore girate e
le ha montate in forma aperta in un lavoro della durata di un'ora
intitolato Linea di confine - Diario di Mostar. Linea di confine, infatti,
non è propriamente un film o un documentario. E' piuttosto una specie di
diario di viaggio, illustrato da letture in diretta effettuate dallo stesso
regista. Il risultato è una testimonianza unica di un'esperienza
altrettanto irripetibile.

Visto dapprima in forma poco più che privata a Bergamo e Bra, in occasioni
legate a speciali anniversari, Ferraro e Bertagnolli hanno deciso di
mostrarlo ai CSI, pensando alla possibilità di presentarlo anche al
pubblico. "Nonostante alla fine l'abbia montato da solo, considero
l'esperienza di Mostar come qualcosa di comune", dice Ferrario "Perciò,
prima di renderlo pubblico, volevamo che Giovanni e tutti gli altri fossero
d'accordo. Anche se le riflessioni e i sentimenti narrati sono i  miei
personali, desideravo che fossero condivisi. Altrimenti, semplicemente, non
l'avremmo fatto vedere mai più a nessuno".

La reazione dei CSI è stata unanimemente positiva. "C'è voluto quasi un
anno e mezzo per fare i conti con quello che è significato andare a suonare
là, fuori dai luoghi comuni e dalle facili mediatizzazioni", dice Giovanni
Lindo Ferretti. "In qualche modo la crisi dei CSI è iniziata a Mostar. E'
curioso che Davide abbia sentito il bisogno di fare il film proprio nel
momento in cui noi stessi abbiamo cominciato a interrogarci su quello che
dobbiamo fare".

Ferrario non intende trasformare il filmato in documentario vero e proprio,
ma intende mantenerlo una sorta di evento aperto, sempre sotto la forma
semiteatrale di proiezione con letture. Le uniche occasioni per vedere
Linea di confine saranno perciò le presentazioni che, dalla fine di maggio,
verranno tenute in una ventina di città italiane, sia in teatri che in sale
polivalenti o in centri sociali autogestiti.



Inoltre...

Giovedì 29 giugno 2000

Serata Interculturale

Parco di Villa Serena, Via della Barca 1, Bologna, ore 20
Dalle 20 alle 21,30 happy hour

EUROPA E BALCANI SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO

ore 20
Gigi Fabbricatore e i "Lunja Czechowska"
gruppo musicale arbreshe

ore 21
The Stranger
inaugurazione con concerto dell'installazione con sculture e musiche originali

ore 22
"TAKIS KUNELIS ENSEMBLE"
melodie e ritmi della Grecia



"l'Odio"
mostra fotografica di L. Nadalini