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Relazione operazione colomba del 17 marzo 2000 da mitrovica



RELAZIONE DA MITROVICA 17.03.2000

CONTESTO GENERALE

In questi ultimi giorni la tensione in citta' si e' notevolmente acuita,
non accenna minimamente a distendersi. A conferma di tutto cio' ci sono
gli ultimi scontri avutisi tra kfor francese e manifestanti serbi per
l'allargamento di una zona di sicurezza a nord.
La situazione come ben traspare anche dai quotidiani internazionali denota
un riaccendersi del conflitto sia livello kossovaro sia balcanico.
Sempre da piu' fonti ,e l'ultima in ordine di tempo il pentagono, si
sottolinea l'imminente collasso della situazione che potrebbe degenerare,
in kossovo ed in Serbia in una guerriglia interna, in  Montenegro in una
Guerra tra truppe federali e la polizia montenegrina. Come e' facile
comprendere mitrovica risulta un punto nevralgico della situazione. Si
preannuncia dunque un inizio delle ostilita' da questo fine mese, la
primavera come ogni anno, nei balcani e' il tempo per le decisioni.


CONTESTO CITTADINO

Dal tre febbraio scorso sino ad oggi, gli ascontri si sono maggiormente
verificati nell'area attorno al ponte secondario di comunicazione con il
sud, in particular modo nel quartiere di bosniacka mahala, con alta
concentrazione albanese.
Sempre piu' fonti confermano l'infiltrazione a nord dell' uck, stime
parlano di cica il 70 % di case albanesi a nord occupate da guerriglieri
uck. D'altra parte e' aumentate notevolmente la presenza di paramilitari
serbi, dislocati in ogni angolo della citta'. Sempre piu' spesso si notano
pullamns di gente che parte veso la Serbia, prevalentemente donne e bambini.


LE NOSTRE AZIONI

Negli ultimi tempi stiamo raccogliendo in piccoli chichi I frutti del
lavoro degli ultimi due mesi. Fonti provenienti da ambedue le parti ci
confermano che siamo ben visti, e tutti ben sanno che lavoriamo con
ambedue le parti senza distizioni, vivendo principalmente a stretto
contatto con la gente. Cio' non significa soltanto essere neutrali ma
contro il dichiarato uso delle armi. A dimostrazione di tutto questo siamo
l'unica organizzazione (oltre I militari e polizia) che riesce ad
accompaganre la gente comune da una parte all' altra senza incorrere in
sgradevoli incidenti. Ultimo incidente avvenuto si e' verificato nei
confronti di un'altra organizzazione italiana, mentre attraversava il
ponte pribncipale della citta' con tre ragazzi albanesi.

CONTATTI INTERNAZIONALI

Siamo in contatto quotidiano con il capo del del kfor della zona nord e'
continuamente denunciamo l'innalzarsi della tensione, chiedendo di
modificare la tipologia dell'intervento onde evitare spiacevoli eventi.
Ovviamente non da' molto peso alle nostre analisi, perdendosi in continue
divagazioni su ogni precisa questione presentata. Chissa' come mai quasi
sempre I fatti ci danno ragione.... Espressione di un chiaro atteggiamento
politico. ( esempio: denuncia dei controllori del ponte)
All'indomani dei fatti del 13 febbraio abbiamo denunciato violazioni dei
diritti umani operati dal kfor contro gli albanesi del quartiere. Ad un
mese esatto da quel giorno appariva la notizia che amnesty international
ha denunciato il kfor per le stesse questioni. Molto probabilmente la
denuncia fatta tramite l'ECMM verso bruxelles e' arrivata ad amnesty
international.
Martedi' 14 marzo il capo regione dell'UNHCR ci ha chiesto di verificare
di persona il nostro lavoro e la situazione nel quartiere di B.M.
Scegliendo di non essere accompagnata da nessuno ( anche senza interprete)
e' stata circa 2 ore con noi fra la gente visitando anche una fra le
famiglie piu' povere.
La gente piu' volte ha ribadito che noi siamo l'unica organizzazione
presente sul posto.
Durante la visita abbiamo avuto la possibilita' di parlare in maniera
aperta ed informale della situazione e dei notevoli problemi che
quotidianamente affrontiamo, fra cui l'indifferenza del sistema
internazionale ed I notevoli ostacoli nel dialogo con le stesse
organizzazioni.
Concludendo la visita ci ha esortato a continuare nel nostro lavoro ed ha
preso degli impegni precisi su alcuni problemi del quartiere; uno fra I
piu' importanti creare un centro di distribuzione nel quartiere per
evitare le intimidazioni che subirebbero gli albanesi uscendo.

Samuele Filippini
Rimini
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII