[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Notizie Est #287 - Macedonia
- To: "Notizie Est" <est@ecn.org>
- Subject: Notizie Est #287 - Macedonia
- From: "Est" <est@ecn.org>
- Date: Sun, 5 Dec 1999 18:58:44 +0100
- Posted-Date: Sun, 5 Dec 1999 19:09:58 +0100
- Priority: normal
"I Balcani" - http://www.ecn.org/est/balcani
================================
NOTIZIE EST #287 - MACEDONIA
5 dicembre 1999
================================
GIORNI TEMPESTOSI PER IL GOVERNO DI SKOPJE
di Saso Ordanoski - ("Kapital", 4-10 dicembre
1999)
Nella coalizione di governo in Macedonia si e'
verificato un vero e proprio dramma. Dopo che la
Corte Suprema ha annullato i risultati del
secondo turno delle elezioni presidenziali nelle
regioni occidentali del paese, dove sono state
compiute gravi violazioni delle procedure
elettorali, si e' arrivati a un duro regolamento
dei conti tra i partiti al governo. Prima degli
altri, ha reagito in modo incredibilmente
nervoso e scorretto la VMRO-DPMNE, che
attraverso il proprio portavoce Ljuben Paunovski
ha accusato la Corte Suprema di parzialita' e di
violazione della legge, nonche' di diffusione di
sciovinismo e di odio etnico. Dopo di cio',
Ljuben Paunovski si e' scagliato contro il
ministro della giustizia Vlado Kambovski (membro
del suo partner di coalizione Alternativa
Democratica), accusandolo di avere passato alla
Corte Suprema dati inesatti, sulla base dei
quali e' stata adottata la decisione di
annullare i risultati elettorali in alcune
sezioni. Paunovski si e' addirittura permesso di
formulare commenti sui rapporti personali e i
legami famigliari di alcuni membri dei partiti
di opposizione, arrivando al punto di minacciare
l'adozione di misure nei confronti di alcuni
giudici. La televisione macedone, da parte sua,
come nei giorni piu' neri del regime comunista,
e' uscita la stessa sera con un commento anonimo
nel suo telegiornale in prima serata, nel quale
venivano ripetute le stesse pesanti accuse
contro la Corte Suprema, aggiungendo inoltre che
essa e' uno strumento del fascismo.
I PARTNER DI COALIZIONE SOTTO MIRA
Il giornale di partito della VMRO-DPMNE, "Nova
Makedonija", ha ampliato in un suo editoriale le
accuse rivolte ad Alternativa Democratica (DA).
Gia' nel titolo di questo commento, anch'esso
anonimo, il giornale accusa il suo leader Vasil
Tupurkovski di tentare, mediante la propria
piattaforma per un proseguimento del governo di
coalizione, di imporre in Macedonia i metodi dei
boss mafiosi. Dopo un primo momento di shock
all'interno della DA, quest'ultima ha insistito
per l'adozione del suo programma, nel quale si
propone un aumento del numero dei ministeri e
delle cariche direttive, il proseguimento delle
riforme e un rafforzamento della lotta contro la
corruzione e la criminalita'. In caso contrario,
ha minacciato la DA, il partito avrebbe
abbandonato il governo. Durante una delle sedute
del governo, il premier Georgievski ha chieso al
ministro Kambovski di dare le dimissioni per
motivi morali e al ministro degli esteri
Aleksandar Dimitrov (anch'egli della DA) di
spiegare perche' aveva richiesto che le
valutazioni internazionali in merito alla
regolarita' delle elezioni presidenziali
fosserdo del tutto negative. Dopo un attacco
cosi' duro da parte di Georgievski, il
vicepremier della DA, Radmila Kiprijanova, si e'
alzata e ha abbandonato la seduta, seguita poco
dopo da tutti i suoi compagni di partito. Dopo
l'abbandono da parte dei ministri della DA, il
governo ha preso la decisione di richiedere
informazioni scritte riguardo a tutte le aziende
e le istituzioni della Macedonia che hanno
ricevuto crediti da Taiwan, al fine di
verificare l'entita' di tali somme e le
modalita' del loro ricevimento. Dopo la seduta,
sia la DA che la VMRO-DPMNE hanno reso pubbliche
le loro posizioni, secondo cui un proseguimento
della coalizione di governo e' impossibile,
accusandosi reciprocamente con parole pesanti e
offensive. Durante l'intera durata della
disputa, il leader della DA, Vasil Tupurkovski,
non ha mai fatto sentire la propria voce.
Successivamente si e' venuti a sapere che
proprio in quei giorni si trovava all'estero.
Tra la gente si e' diffusa la voce che fosse
partito per Taiwan, per chiedere alle autorita'
dell'isola di proseguire il proprio impegno nei
confronti della Macedonia anche nel caso in cui
la DA dovesse passare all'opposizione. Dopo il
suo rientro dall'estero, Tupurkovski ha negato
di essere stato a Taiwan, senza tuttavia
spiegare dove si era recato. Dall'aeroporto e'
andato direttamente a una seduta urgente del
comitato esecutivo del suo partito, al termine
della quale sia Tupurkovski che il portavoce
della DA hanno dichiarato che il proseguimento
della partecipazione al governo e' inaccettabile
e che la DA abbandonera' la coalizione.
RIVOLGIMENTI INASPETTATI
Verso la meta' della settimana, tuttavia, la
tensione politica e' calata. Il portavoce della
VMRO-DPMNE ha comunicato, tra lo stupore
generale, che negli incontri tra il premier
Georgievski e Vasil Tupurkovski e' stato
concordato di mantenere la coalizione fino al
termine della ripetizione del voto domenica 5
dicembre e di aprire trattative sul suo
proseguimento solo dopo tale data. Tupurkovski
ha comunicato che la coalizione continuera' a
esistere e che Georgievski si e' dimostrato ben
disposto nei confronti delle condizioni
riportate nella piattaforma della DA. La VMRO-
DPMNE ha smentito tale dichiarazione, affermando
che per il momento si sta solo lavorando a un
programma comune per il proseguimento della
collaborazione. Il terzo partito della
coalizione, il Partito Democratico degli
Albanesi (DPA) e il suo leader Arben Xhaferri,
sotto la cui direzione sono stati effettuati i
brogli elettorali nella Macedonia occidentale,
di fronte a tutto questo ha osservato un
impassibile silenzio. Dopo la notizia del
temporaneo proseguimento della coalizione, il
vicepresidente del DPA e mano destra di
Xhaferri, Menduh Thaci, ha dichiarato: "Ritengo
che la DA non abbia ne' il morale ne' il
coraggio per uscire dalla coalizione. Sono tutte
persone del passato regime, che non possono
vivere senza il potere".
COSA FARE?
E' incredibile come il rating e le posizioni
politiche della VMRO-DPMNE siano calati negli
ultimi mesi. Il culmine di questo periodo
negativo lo si e' avuto nel momento in cui sono
stati resi pubblici i risultati del secondo
turno delle presidenziali, quando e' diventato
chiaro che il candidato della VMRO-DPMNE, Boris
Trajkovski, aveva subito una secca sconfitta
nella parte piu' ampia del paese, dove e'
maggioritaria la popolazione di etnia macedone,
e che egli e' riuscito a vincere unicamente
grazie ai voti degli albanesi. Si tratta di un
fatto politico estremamente sgradevole per un
partito che si considera il piu' democratico, ma
anche il "piu' macedone" del paese. L'immagine
della VMRO-DPMNE e' diventata ancora piu'
negativa a causa della reazione nervosa di
fronte alla decisione della Corte suprema. E'
vero che alcuni dei magistrati sono stati eletti
dal precedente governo, ma questa non e' una
giustificazione per lo scandaloso comportamento
della VMRO-DPMNE di fronte alla piu' alta
istanza giudiziaria del paese. La situazione
gia' sfavorevole per la VMRO-DPMNE si e' cosi'
ulteriormente complicata. I socialdemocratici
all'opposizione hanno visto il loro rating fare
un balzo in avanti e non a caso il loro leader
Branko Crvenkovski sembra vivere uno dei suoi
momenti politicamente piu' felici. La
legittimita' di Trajkovski come presidente e'
messa in dubbio ancor prima che egli sia stato
eletto alla carica dopo la ripetizione del voto.
Vasil Tupurkovski, che aveva nettamente perso la
competizione per la poltrona presidenziale, e'
ora nuovamente al centro dell'attenzione, con i
suoi tentativi di ricorrere a manipolazioni
politiche per "salvare" il governo. Il DPA ha
confermato la sua incrollabile autorita' tra gli
albanesi della Macedonia, dimostrando di potere
fare quello che vuole all'interno del governo
macedone e tiene strettamente in pugno
Georgievski e la VMRO-DPMNE. Bisogna riconoscere
che in un solo anno di governo, la VMRO-DPMNE
difficilmente poteva arrecare piu' danni al
proprio stesso futuro. La VMRO-DPMNE paghera'
con ogni probabilita' il prezzo del proprio
cattivo governo in occasione delle elezioni
amministrative previste per il prossimo anno. Se
poi il governo cadra' dopo la ripetizione del
voto per le presidenziali, non e' esclusa la
possibilita' che si formi una nuova maggioranza
in parlamento mediante l'unione tra la DA, la
SDSM e gli altri partiti minori di sinistra e di
centro. E' probabile tuttavia che il governo
macedone riesca a superare quella che finora e'
stata la sua crisi piu' grave. Rimane tuttavia
da vedere come l'esecutivo di Georgievski
intenda continuare a governare.
(il presente articolo e' stato tratto dal
settimanale bulgaro "Kapital"; gli articoli
dell'autore, Ordanoski, vengono pubblicati in
contemporanea anche dal bisettimanale macedone
"Forum")
__________________________________________________________
"Notizie Est" e' una mailing list di notizie sui Balcani
e l'Europa Orientale, pubblicata dal sito web "I Balcani" e
archiviata su web all'indirizzo:
http://www.ecn.org/est/balcani
Se desiderate abbonarvi (gratuitamente) o essere rimossi
da questa lista e' sufficiente che lo comunichiate a:
est@ecn.org