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Notiziario Caritas Bologna n. 39
- Subject: Notiziario Caritas Bologna n. 39
- From: "Caritas Diocesana di Bologna" <cdbosegr@iperbole.bologna.it>
- Date: Tue, 14 Jan 2003 10:27:30 +0100
NOTIZIARIO TELEMATICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA
Per raccontare le nostre iniziative, segnalare articoli,
appuntamenti, pensieriŠ che "ne vale la pena"
13 gennaio 2003 - n. 39
In Sommario
1) LA CARITAS INCONTRA LE COMUNITA' STRANIERE a i giovedì della Dozza.
2) DISEGNO DI LEGGE SU PROSTITUZIONE. Caritas: "eluso il problema".
3) POVERTA' E DISTURBI MENTALI: la Caritas propone un percorso formativo.
4) GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA: il 15 spettacolo
all'Arena del Sole, biglietti anche presso la Caritas di Bologna.
* * *
1. LA CARITAS INCONTRA LE COMUNITA' STRANIERE a "i giovedì della Dozza"
La Parrocchia di San'Antonio da Padova in collaborazione con Caritas
diocesana e Migrantes invitano a: "LE GENTI A BOLOGNA: 7 incontri con
le comunità straniere della nostra città" nell'ambito de "I Giovedì
della Dozza". Questo il programma.
16 gennaio: Comunità Polacca e Chiesa ortodossa rumena
23 gennaio: Forum metropolitano delle Associazioni dei cittadini non
comunitari a Bologna
30 gennaio: comunità albanese e comunità curda
6 febbraio: comunità Sri Lanka e comunità filippina
13 febbraio: Rom e Sinti
20 febbraio: comunità peruviana
27 febbraio: comunità eritrea e comunità camerunense
Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 21 presso la Parrocchia di
sant'Antonio alla Dozza (Via della Dozza 5/2, Bologna) - Info:
segreteria Caritas 051 267972
* * *
2. DISEGNO DI LEGGE SU PROSTITUZIONE. Caritas: "eluso il problema".
Dignità della persona e bene comune, giustizia e educazione. Questi
per la Caritas i giusti binari
"La sostanza del fenomeno non cambia: resta intollerabile a livello
culturale e di rispetto della dignità della donna". Mons. Vittorio
Nozza, direttore della Caritas italiana, dopo il ddl contro la
prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ribadisce con
chiarezza le posizioni dell'organismo pastorale della Chiesa
italiana. "Non possiamo accettare che la prostituzione divenga reato
a seconda del luogo in cui è esercitata - aggiunge Nozza - e non
dobbiamo dimenticare che la prostituzione sulle strade, quella che fa
clamore, è collegata per l'80% allo sfruttamento sessuale di donne
straniere, provenienti da vari Paesi, e costrette a prostituirsi".
Quindi diventa impellente riportare i termini della problematica
innanzitutto nei giusti binari, quelli della giustizia e
dell'educazione, con al centro la dignità della persona e il bene
comune.
Questa proposta di legge giunge in un tempo in cui la prostituzione
è diventata una delle forme più gravi di violenza e di schiavitù che
penalizza Paesi in situazione di miseria e di povertà; in un momento
in cui i percorsi e i progetti di protezione sociale e di liberazione
delle donne vittime sono stati tagliati del 50%, come anche i
progetti di cooperazione internazionale segnano una drastica
riduzione; mentre i giovani si stanno accostando sempre di più al
mondo della prostituzione e della pornografia; quando l'informazione,
con messaggi continui e insistenti, lancia a sistema l'idea del corpo
come "merce".
Guardando le mille storie di liberazione che sono nate negli oltre
200 servizi che le comunità cristiane in Italia, attraverso la
Caritas, gli istituti di vita consacrata e altre realtà, la prima
esigenza che una legge dovrebbe tutelare è l'incontro e l'ascolto con
le ragazze che si prostituiscono per conoscere le ragioni di una
storia di vita e costruire percorsi di protezione e di tutela della
dignità della donna.
Una legge dovrebbe anzitutto favorire l'incontro e l'ascolto delle
donne che si prostituiscono con operatori sociali, educatori che
possano assistere, curare e tutelare le donne sole, sfruttate,
vendute, andando oltre una 'discrezionalità' che salvaguarda solo le
ragazze che favoriscono 'denunce significative'.
Guardando alla vita dei Paesi da dove provengono molte ragazze sulle
nostre strade (Nigeria, Moldavia, Albania, Romania, UcrainaŠ) vediamo
come povertà e miseria segnano le storie di molte famiglie, di molti
minorenni. Queste ragazze e i loro mondi gridano giustizia, chiedono
solidarietà.
Una legge dovrebbe costruire progetti di condivisione e di sviluppo
dei Paesi del Sud del mondo e dell'Est europeo a favore del lavoro,
dello studio e della pari dignità della donna, così da salvaguardare
ragazze minorenni, donne e madri dall'ingresso in circuiti perversi
di sfruttamento e di schiavitù o dall'umiliazione di perdere ciò che
è parte importante di sé: il proprio corpo.
Guardando al 'mercato' della prostituzione e al mondo giovanile che
lo accosta con sempre più frequenza, sembra importante che nei luoghi
educativi, a partire dalla famiglia e dalla scuola, si ritorni a
parlare del corpo come un 'segno' (d'identità, di riconoscimentoŠ).
La sottovalutazione e la sopravvalutazione del corpo genera ambiguità
e perversioni.
Una legge dovrebbe favorire in termini educativi e culturali
un'educazione all'affettività nelle scuole e un contesto di percorsi
di informazione e formazione alle famiglie che favoriscano esperienze
e relazioni mature e responsabili.
Guardando alle nostre città, alla solitudine di molte persone sulle
strade e nelle case, occorre ripensare la vita non solo in termini
urbanistici. Una legge dovrebbe investire di più sull'educazione alla
cittadinanza attiva, che aiuti a pensare alla città più come 'luogo
di vita' che come 'centro di scambi', con un'attenzione non a 'usare'
o a 'escludere' le persone costrette a entrare in meccanismi di
sfruttamento e di violenza, ma con l'attenzione preferenziale per le
persone in difficoltà.
Caritas Italiana auspica un largo dibattito e confronto tra le forze
politiche e le realtà educative e sociali sul tema della
prostituzione, per giungere a una proposta di legge che affronti il
tema della prostituzione tutelando le persone, in termini educativi,
sociali e politici, dentro un quadro europeo e attento agli attuali
fenomeni di mobilità umana.
* * *
3. POVERTA' E DISTURBI MENTALI: un corso della Caritas di Bologna
Da tempo nelle varie Strutture che si occupano di "persone in disagio
sociale" emerge come problema in costante aumento quello del
"disturbo mentale" inteso nel senso più ampio del termine. Partendo
da questa consapevolezza con gli operatori di diversi Servizi
(Pubblico, Privato, Cooperative) abbiamo pensato all'utilità di un
percorso formativo.
La Caritas si è attivata in tal senso e vi propone otto incontri, che
partiranno il 15 gennaio 2003, così articolati:
15/01 Povertà e disturbi mentali Fabrizio ASIOLI
29/01 Persone senza fissa dimora e (in)accessibilità dei Servizi
Giovanni PIERETTI
12/02 Disturbi mentali e abuso di sostanze Angelo FIORITTI
26/02 Sofferenza mentale e culture "altre" Alberto MERINI
12/03 Schizofrenia e mancanza di dimora Franco FASOLO
26/03 Persone senza fissa dimora e Dip. Di Salute Mentale a Bologna
Mariano BASSI
09/04 Crisi ed emergenze psichiatriche Massimo PURPURA
23/04 La possibile delusione degli operatori Maria GASPARINI
Tutti gli incontri si terranno presso il Centro San Petronio, via S.
Caterina 8/A, alle ore 20,45. Per iscrizioni rivolgersi alla
Segreteria della Caritas (051 267972) o al Centro di Ascolto (051
6448186). Diffondi l'invito!
* * *
4. GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA: il 15 spettacolo all'Arena del Sole.
Ogni giorno nel mondo si scoprono 2000 nuovi casi di lebbra, più di
uno al minuto, di cui 200 sono bambini. L'AIFO, Associazione Italiana
Amici di Raoul Follereau, grazie all'operato di migliaia di volontari
e di professionisti del settore, durante i suoi 42 anni di attività
stima di aver curato circa un milione di persone destinando più di
100 milioni di euro a progetti di sviluppo.
Organismo di cooperazione sanitaria internazionale operante
attualmente in 29 paesi del mondo attraverso 145 progetti di
sviluppo, AIFO è promotrice in Italia della Giornata mondiale dei
malati di lebbra che quest'anno celebra il suo 50° anniversario.
Tra le iniziative della giornata la tournée di danzatori non vedenti
"Danze di luce" che parte il prossimo 15 gennaio dal teatro Arena del
Sole di Bologna e toccherà nell'ordine le città di Ostuni (BR),
L'Aquila, Cagliari, Napoli, Imperia, Pavia, Castelfranco Veneto (TV)
e Roma.
La compagnia di danza indiana Shree Ramana Maharishi mette in scena
lo spettacolo "Danze di luce" una spettacolare ed emozionante
esibizione realizzata da un gruppo di ballerini indiani non vedenti
con la finalità di contribuire al finanziamento della cura dei malati
di lebbra dell'India, dove gli hanseniani costituiscono purtroppo il
73% di tutti i malati di lebbra del mondo.
Per acquistare i biglietti dello spettacolo è possibile rivolgersi
alla Segreteria Caritas Bologna che collabora all'iniziativa.
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Per informazioni, suggerimenti, critiche... potete rivolgervi
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Fossalta, 4 - tel. 051267972 / fax 051238834 / e-mail:
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potete utilizzare il conto corrente postale numero 838409.
IL NOTIZIARIO RADIOFONICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA VA IN ONDA TUTTI I
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gennaio): frequenze per Bo Fm 92.3, 92.59, 106
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