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Inchiesta di Bandiera Gialla sul nuovo servizio civile
- Subject: Inchiesta di Bandiera Gialla sul nuovo servizio civile
- From: "Nicola R." <smiling.turtle@gmx.net>
- Date: Fri, 10 May 2002 14:02:54 +0200
Comunicato stampa: inchiesta del quotidiano telematico Bandiera Gialla sul
nuovo servizio civile volontario in occasione della giornata mondiale per
l’obiezione di coscienza: la situazione a Bologna
In occasione del 15 maggio, giornata mondiale per l’obiezione di coscienza,
“Bandieragialla”, quotidiano telematico di informazione sociale a Bologna e
dintorni in collaborazione con il Corso di Scienze della Comunicazione
dell’Università di Bologna, ha realizzato un’inchiesta sul nuovo servizio
civile volontario, consultabile all’indirizzo http://www.bandieragialla.it/.
Il lavoro, sviluppato in 9 pezzi, tra articoli, sitografia e raccolta dati,
mira ad essere un supporto per i ragazzi interessati al nuovo servizio
civile volontario e per le associazioni interessate a sviluppare progetti,
ma anche per chiunque voglia chiarirsi le idee su quella che si configura
come una vera rivoluzione del settore.
Nell’inchiesta è stata data una particolare importanza alla realtà
bolognese ed emiliana in generale: si va dall’intervista a Pier Paola
Fontana, responsabile della sede distaccata di Bologna dell'Ufficio
Nazionale per il Servizio Civile, alla descrizione delle prime esperienze
avviate sul territorio (ad esempio il progetto “Fiumi da Salvare” di
Legambiente, o l’esperienza dell’Arci di Bologna), passando per un elenco
di indirizzi fisici e virtuali a cui rivolgersi per avere maggiori
informazioni sui progetti e sulla modalità di adesione. Inoltre, viene
presentato un elenco di dati sull’obiezione di coscienza in Emilia-Romagna,
ed in particolare nella provincia di Bologna.
“Il servizio civile è una scelta di civiltà puntualizza Francesco Dradi,
segretario regionale di Legambiente perché si prende atto che la difesa
della patria, intesa come unità di cittadini che vivono insieme, passa per
un servizio che i giovani possono fare per dare una mano a chi ne ha
bisogno. E' un concetto nuovo di difesa che lo Stato ha assunto in maniera
piena”.
“Per gli enti che propongono progetti afferma Pier Paola Fontana la legge
64 rappresenta una grande rivoluzione: fino ad ora è sempre stato molto
semplice ottenere degli obiettori, anche se forse non c'era una grande
professionalità. Questo secondo me ha indotto molti enti a sottovalutare la
risorsa che comunque gli obiettori rappresentavano. D'ora in poi, chi vorrà
utilizzare un volontario dovrà cambiare registro: finalmente gli enti
saranno stimolati a progettare in modo diverso la loro attività”.
Rivoluzione, quindi, non solo per i ragazzi, ma anche per gli enti,
chiamati a presentare nuovi progetti. “Le associazioni per adesso sono
ancora in una fase di stordimento afferma Michele Girotti, responsabile
Servizio Civile per Arci, nuova associazione sezione di Bologna alcune
stanno ancora cercando di aggrapparsi agli ultimi obiettori di coscienza,
vivendo di rendita aspettando l’arrivo degli ultimi. Altre associazioni non
hanno ancora un posizione definita in materia, non sembrano però
preoccupati dalla perdita degli obiettori di coscienza e non si stanno
dando da fare per la presentazione dei progetti per il nuovo servizio
civile. La legge n..64, però, obbliga l’ente a produrre progetti che
coinvolgano e stimolino i giovani, e la cosa non è affatto facile”. “Una
grossa opportunità a detta di Francesco Dradi sarebbe quella di stipulare
un accordo con le Università, in modo che il servizio civile nazionale sia
riconosciuto come credito formativo per gli studenti. Questo diventerebbe
un forte incentivo per I giovani a prendere parte ai progetti proposti dai
vari enti”.