[Volontariato] (Itaca) A Udine i primi risultati di "Free to Choose" - Archivio Italiano dei Giochi 22 dicembre



“LIBERI DI SCEGLIERE” A CHE GIOCO GIOCARE

Venerdì 22 dicembre all’Archivio Italiano dei Giochi di Udine un convegno sui fenomeni del gioco. Saranno presentati in anteprima i risultati preliminari delle ricerche legate al progetto europeo Free to Choose

 

UDINE – Un gioco che possa essere distribuito nelle scuole e nei centri di orientamento per aiutare ragazze e ragazzi a superare gli stereotipi di genere che ancora li condizionano nella scelta del loro percorso formativo e professionale. Stiamo parlando di Free to Choose, il progetto europeo guidato dalla Cooperativa sociale Itaca che tra gli strumenti innovativi prevede proprio la creazione dell’omonimo gioco, e i risultati preliminari della prima fase di ricerche per la sua realizzazione saranno presentati in anteprima venerdì 22 dicembre dalle 16 alle 19 nella sede dell’Archivio Italiano dei Giochi di Udine (in via Sabbadini 22) al convegno divulgativo-scientifico “Gioco, giocare e fenomeni connessi”. Organizzato da Archivio Italiano dei Giochi di Udine in collaborazione con PlayRes e Laboratorio dei Nuovi Media “NuMe”, il convegno darà spazio a una discussione sul gioco da differenti punti di vista, attraverso i quali poter osservare i fenomeni correlati al gioco in maniera innovativa

Coordinato da Alan Mattiassi - psicologo, neuroscienziato e ricercatore postdoc all’Università di Modena e Reggio Emilia -, il convegno ospiterà gli interventi di esperti di giochi, psicologi, medici e altre figure all’intersezione tra l’ambito del gioco e altre aree. Seguirà una discussione aperta che potrà eventualmente proseguire in un contesto informale durante la serata.

 

Guidato dalla Cooperativa sociale Itaca e co-finanziato dal programma Justice dell’Unione Europea, Free to Choose si rivolge a ragazze e ragazzi di 16-29 anni e mira al superamento degli stereotipi di genere nell’educazione, formazione e nei luoghi di lavoro. Tra gli obiettivi del progetto, di cui sono partner anche Regione Friuli Venezia Giulia, Ires Fvg e Unimore, lo sviluppo e la sperimentazione di un gioco come strumento di orientamento scolastico e professionale, che aiuti a decodificare e superare gli stereotipi di genere che ancora condizionano ragazze e ragazzi nella scelta del percorso formativo e nella costruzione di quello lavorativo.

Free to Choose - liberi di scegliere - coinvolge diversi enti tra cui l’Università di Valencia (Unival) e l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), e si propone di sensibilizzare le persone che devono fare delle scelte per il proprio futuro per renderle, appunto, libere di scegliere senza preconcetti e stereotipi legati ai ruoli di genere.

“Nella società moderna i ruoli maschili e femminili hanno sempre meno motivo di esistere – spiega il neuroscienziato friulano Alan Mattiassi - e le istituzioni stanno investendo molto per rendere percorsi formativi tradizionalmente più “maschili” maggiormente appetibili ad un pubblico femminile, come nel caso dell’informatica, delle scienze e della tecnologia”.

“Al convegno del 22 dicembre parleremo di questi temi e presenteremo anche i primi risultati delle ricerche che Unival e Unimore stanno portando avanti all’interno del progetto europeo Free to Choose – prosegue Mattiassi -. Stiamo lavorando per creare un gioco che possa essere distribuito nelle scuole e nei centri di orientamento, in maniera tale che possa essere fruibile da chi deve compiere una scelta per il proprio futuro, come decidere se proseguire gli studi o meno, identificare il proprio percorso formativo, scegliere come passare dal mondo dello studio a quello del lavoro”.

Per creare il gioco Free to Choose all’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’associazione di ricerca sul gioco PlayRes, hanno prima di tutto svolto una ricerca sulle abitudini di gioco delle persone: “chi di noi, infatti, non gioca, anche solo attraverso una app di gioco sullo smartphone? I risultati di questa ricerca ci saranno utili durante la realizzazione del gioco per poter andare incontro alle abitudini del maggior numero di persone”.

L’intervento di venerdì al convegno sarà focalizzato “su ciò che è emerso dall’analisi della differenza nelle abitudini di gioco femminili e maschili. Un esempio interessante? Benchè i videogiochi – spiega Mattiassi - siano un ambito in cui femmine e maschi giocano più o meno in egual misura, il pc e le consolle di gioco sono ancora considerate territorio maschile. Per chi fosse interessato, il convegno è aperto a tutti e, nonostante la natura scientifica, ha carattere divulgativo ed è, quindi, facilmente comprensibile anche a chi non ha una formazione scientifica alle spalle”.

Il progetto Free to Choose coinvolge una decina di organizzazioni di cinque Paesi europei all’interno di un partenariato che comprende, oltre alla capofila Cooperativa sociale Itaca, Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato al Lavoro, Istruzione, Politiche giovanili e Pari opportunità, Ires Fvg, Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) per l’Italia, e poi Mcbit e Nefiks (Slovenia), Opciònate e Università di Valencia (Unival, Spagna), Apload (Portogallo) e Mediterranean Institute for Gender Studies MIGS (Cipro).

 

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