Gemona del Friuli - Progetto "CSRE for Amnesty" (734)



Raccogliere la carta per finanziare Amnesty International

Il progetto del CSRE di Gemona del Friuli

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"Siamo un gruppo di ragazzi ed operatori del Centro Socio Riabilitativo
Educativo di Gemona del Friuli (Ud) e desideriamo segnalare la nascita del
progetto 'CSRE for Amnesty': in principio denominato 'raccolta carta', è
una delle attività esterne del Centro che da diversi anni viene svolta in
collaborazione con il gruppo 143 di Amnesty International". A parlare sono
gli operatori della Cooperativa sociale Itaca che, all'interno dell'appalto
assegnato dall'Azienda sanitaria 3 Alto Friuli al Consorzio BIQ (di cui
fanno parte le coop sociali Itaca, Codess Fvg e L'Agorà), si occupano della
gestione del Csre di Campolessi di Gemona.

I CSRE sono strutture socio-educative con apertura diurna destinate a
persone in età giovane e adulta con disabilità, che al termine dei
differenti percorsi scolastici non possiedono le "abilità tali" da
consentire un ulteriore percorso di studio o l'inserimento in realtà di
tipo lavorativo. Offrono un sostegno ed un aiuto alla persona disabile
attraverso interventi di tipo educativo, riabilitativo e assistenziale. Al
loro interno vengono proposti percorsi mirati all'acquisizione
dell'autonomia individuale, al mantenimento e potenziamento delle abilità
residue e all'integrazione sociale. Tra le varie proposte rientrano anche
attività espressive, attività cognitive, piscina, palestra e attività
motorie, laboratori di ceramica, falegnameria e computer, attività a
cavallo, gite, soggiorno estivo ed invernale.

"L'attività di raccolta carta è nata ormai più di 10 anni fa -proseguono
gli operatori di Itaca- da una semplice ed amichevole collaborazione tra il
Centro ed il responsabile Amnesty International di zona, Massimo Vitti. Si
è poi concretizzata in un'uscita settimanale di 5-6 utenti accompagnati da
2 operatori che, con l'ausilio di un pulmino, eseguono una raccolta di
materiale cartaceo di vario genere in diversi punti del comune di Gemona:
scuole, uffici, fabbriche, negozi, banche, privati, e via dicendo. Il
materiale recuperato viene successivamente smistato e venduto per essere
lavorato e riutilizzato, mentre i fondi raccolti vanno a sostenere le
iniziative e contribuiscono all'autofinanziamento dei vari progetti del
gruppo 143 di Amnesty International".

Il progetto "CSRE for Amnesty" è la naturale conseguenza di un'attività che
nel corso degli anni ha visto aumentare la propria importanza sia
all'esterno che all'interno del Centro di Campolessi, evidenziando la
necessità di modificare alcuni aspetti strutturali partendo da quelli
informativi, che descrivano a chi usufruisce del servizio quali sono i fini
della raccolta e soprattutto da chi è svolta. Ma anche che forniscano
alcune indicazioni su come dividere ed imballare il materiale da
raccogliere al fine di facilitarne successivamente il trasporto ed il
riciclaggio, diano indicazioni precise sull'orario e la giornata in cui si
effettua la raccolta, segnalino chi contattare. Oltre a ciò anche dal
desiderio di creare una nuova "immagine" al gruppo, individuando un nuovo
nome che ne sintetizzi in maniera efficace lo "spirito".

"Il nuovo nome individuato in sostituzione di quello ormai superato di
"raccolta carta" è "CSRE for Amnesty". Successivamente è stato identificato
un logo -evidenziano gli operatori del Centro di Gemona- che individua il
gruppo e la sua mission, una chiocciola (già simbolo dei CSRE dell'Ass 3)
con un simbolo del riciclaggio posto sulla schiena. Si è così provveduto a
creare un volantino informativo che riportasse nei particolari le
caratteristiche del servizio. Per il gruppo inoltre è stata ideata una
divisa "professionale", composta da gilet e maglietta di colore arancio
modello alta visibilità, contraddistinta dal logo. Infine è stato concepito
un programma multimediale Microsoft PowerPoint che presenta e descrive in
modo semplice ed efficace le caratteristiche del progetto stesso, da
utilizzare come strumento di informazione e divulgazione".

Le azioni che hanno caratterizzato queste fasi importanti di restyling sono
state curate da una parte di utenti, che per le caratteristiche delle loro
disabilità fisiche sono impossibilitati a svolgere un ruolo attivo
all'interno del gruppo (quello più pratico previsto nella raccolta della
carta), di conseguenza fornendo un contributo cognitivo e creativo nel
nuovo progetto.

Un momento determinante è stato quello della presentazione ufficiale del
progetto e delle sue nuove caratteristiche. L'evento si è svolto il 27
giugno scorso all'interno della struttura del CSRE di Gemona alla presenza
di tutti gli operatori e utenti dello stesso Centro, del responsabile del
gruppo Amnesty International 143 Massimo Vitti, del dott. Mario Casini,
coordinatore dei Servizi sociali, del dott. Mauro Brendan, responsabile
strutture handicap dell'Ass 3 Alto Friuli, e di alcuni rappresentanti dei
genitori. La presentazione è stata curata dallo stesso gruppo di utenti ed
operatori che hanno svolto le varie operazioni di rinnovo del progetto.
Ogni componente del gruppo ha ricoperto un ruolo preciso ed attivo in base
alle proprie abilità. La sequenza di immagini multimediali Microsoft
"PowerPoint" precedentemente realizzate ha fatto da cornice ai vari
interventi proposti e commentati.

Entusiasti i commenti dei ragazzi del Centro di Campolessi.

Sono stato contento di aver contribuito alla realizzazione di questo
progetto assieme ad alcuni compagni, in quanto mi ha dato la possibilità di
approfondire diversi argomenti riguardo il riciclaggio della carta e gli
scopi di Amnesty International.
Con il progetto "CSRE for Amnesty" abbiamo l'opportunità di contribuire
alla realizzazione di alcune iniziative a favore di persone che hanno molti
problemi diversi dai nostri, che siamo "diversamente abili" e spesso
abbiamo bisogno dell'aiuto degli altri.

In questo modo dimostriamo che anche noi possiamo renderci utili alla società.
Ciò che mi ha colpito di più è stato il fatto di essere riuscito ad
esprimermi per la prima volta in modo chiaro e, soprattutto, riuscendo a
controllare il mio stato emotivo davanti ad un pubblico molto importante.

Mi sono divertita tanto a raccontare l'attività svolta con la raccolta
della carta, in modo particolare con la presentazione del progetto in
"PowerPoint".
Sono molto contenta dei risultati che si ottengono grazie a questo lavoro.

"L'idea di collaborare con questa organizzazione di volontariato -hanno poi
evidenziato gli operatori del Consorzio Biq-, presente con varie iniziative
sul nostro territorio, contribuisce a modificare un ruolo sociale che non è
solo di chi riceve e nasce anche dal desiderio di svolgere un servizio a
favore di altre realtà, portando un personale contributo alla realizzazione
di progetti ed iniziative di un gruppo importante come Amnesty
International".

Articolati i vantaggi dell'iniziativa. "Innanzi tutto il vero e proprio
contributo rivolto ad Amnesty International. In secondo luogo, la
possibilità di svolgere un'attività esterna che, per le sue
caratteristiche, richiede da parte di chi ne è coinvolto l'utilizzo di
diverse abilità. Ricordiamo inoltre che in questo progetto sono coinvolti
14 utenti che, in base alle loro caratteristiche, si dividono in parte
attiva, cioè quella che attua il recupero della carta, e parte cognitiva
che, come in questo caso, ha curato tutte le fasi della creazione del
progetto. In terzo luogo -concludono gli operatori del Csre di Gemona-, la
possibilità da parte di una struttura come il Centro di poter incrementare
la propria visibilità sul territorio di appartenenza ponendosi, anche per
le caratteristiche di questo servizio, come una vera e propria risorsa.
Infine, il riconoscimento dell'utilità di un servizio come quello del
gruppo "CSRE for Amnesty" da parte dei fruitori che periodicamente vengono
"liberati" da notevoli quantità di materiale cartaceo che va ad occupare i
vari magazzini ed uffici. Entusiasti di questa collaborazione e degli
importanti risultati ottenuti, contiamo di poter continuare ancora questa
attività".

Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
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Prot.734