Pordenone - Assistenza, un laboratorio per recuperare motivi ed emozioni (254)



ASSISTENZA, UN LABORATORIO PER RECUPERARE MOTIVI ED EMOZIONI

www.itaca.coopsoc.it

Pordenone

Ripensare alla propria pratica professionale recuperando motivi, azioni,
emozioni e significati che quotidianamente agiscono nella relazione
educativa e assistenziale. Un percorso rivolto a personale del settore
attraverso la prospettiva autobiografica, che oggi si pone come uno
degli scenari più stimolanti e innovativi della ricerca educativa sulla
condizione adulta.

Si è conclusa nei giorni scorsi a Pordenone la seconda edizione del
"Laboratorio di arte dell'autobiografia" organizzato dalla Cooperativa
sociale Itaca, condotto dal formatore Massimo De Bortoli e coordinato
dalla vice presidente Laura Lionetti. Il percorso, iniziato nello scorso
ottobre, si è articolato in sei incontri dedicati all'approfondimento
della prospettiva autobiografica come strumento di riflessione su di sé
e come metodologia di intervento nella relazione d'aiuto. Vi hanno
partecipato operatori ed educatori che lavorano con persone anziane, con
persone sofferenti di disagio mentale, formatori, ma anche semplici
cittadini interessati a questa nuova prospettiva. Un gruppo ben motivato
che si è incontrato per scrivere, ascoltare, raccontarsi e progettare
grazie ad un'esperienza formativa che si è tradotta in'occasione di
confronto e crescita.

Il formatore Massimo De Bortoli, collaboratore scientifico della Libera
Università dell'Autobiografia di Anghiari (Lua), presso la quale ha
conseguito il titolo di esperto in metodologie narrative e
autobiografiche, ha proposto il tema dell'autoformazione e i presupposti
teorici dell'autobiografia, passando poi alle possibilità di utilizzo e
contesti di applicazione. L'autobiografia è infatti adatta a lavorare
con i professionisti della cura (workshop, seminari, laboratori, giochi
di ruolo), con gli insegnanti (attività in classe, laboratori, progetti
speciali), nei contesti organizzativi (scritture d'esperienza, job
description, scritture professionali, trascrizioni) e con le persone
(colloqui narrativi e autobiografici, bilanci di competenze).
Il corso si è inserito nel più ampio progetto formativo proposto del
settore anziani della Cooperativa sociale Itaca, rivolto sia ai soci sia
all'esterno, che si sviluppa su diversi livelli e si articola in uno
spettro temporale che abbraccia più anni formativi. I livelli di
formazione e aggiornamento si articolano nella tre aree del sapere -
saper fare - saper essere e prevedono formazione al ruolo, competenze
tecniche, altra visione. Tale modello viene promosso attraverso un
progetto globale che prevede l'approfondimento di alcune tematiche tra
loro intrecciate: il modello Gentlecare per l'area delle demenze; la
prospettiva autobiografica per l'area degli educatori e animatori; il
modello sistemico; il gruppo di discussione sui casi (in particolare per
gli operatori di assistenza); la valutazione multidimensionale, la
scheda Val.Graf e il Progetto assistenziale individualizzato come
metodologia operativa di lavoro di equipe.

La formazione dunque come promozione dell'autoriflessione, di un lavoro
di metacognizione su quello che si fa. I filoni percorsi condividono un
approccio democratico alla conoscenza, in quanto promuovono, secondo
molteplici punti di vista, il valore in base al quale ciascun individuo
è portatore di un suo punto di vista e di una storia degni di essere
ascoltati. Raccontarsi, raccogliere e raccontare la storia, ad esempio
il caso di un utente oppure le storie come strumento di attività e di
incontro tra generazioni, sono solo alcune delle tante esperienze
attraverso le quali si possono indurre processi di ricostruzione del sé
e della visione dell'altro.


Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it

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