Udine - 10 anni di Cooperazione sociale a S. Osvaldo (2615)



10 ANNI DI COOPERAZIONE SOCIALE PER LA SALUTE MENTALE
Udine (1996-2006)

Udine, 10 novembre 2006: interventi, tavole rotonde, dibattiti, mostre
fotografiche e musica per celebrare il Decennale (1996-2006)
dell'ingresso delle Cooperative sociali Itaca e Duemilauno-Agenzia
Sociale nell'ex ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo.

www.itaca.coopsoc.it


*In allegato il programma degli eventi

Udine

Una giornata altamente densa di significati, non solo simbolici, quella
che la città di Udine si appresta a vivere venerdì 10 novembre. "10 anni
di Cooperazione sociale per la salute mentale", questo il titolo scelto
per una moltitudine di eventi, non solo celebrativi, organizzati a più
mani da Azienda per i servizi sanitari n°4 "Medio Friuli" - Dipartimento
di salute mentale, Cooperativa sociale Itaca e Cooperativa sociale
Duemilauno-Agenzia Sociale, con il patrocinio della Città di Udine e la
collaborazione di Legacoopsociali del Friuli Venezia Giulia. Interventi,
tavole rotonde, dibattiti, mostre fotografiche e musica sono in
programma presso la Loggia del Lionello - Sala Ajace, Palazzo Antonini e
Circolo culturale Pabìtele.

Le Cooperative sociali Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale entrano per la
prima volta a Sant'Osvaldo, l'ex ospedale psichiatrico di Udine, il 15
luglio 1996. Il mandato viene loro assegnato dal locale Dipartimento di
salute mentale al fine di collaborare allo smantellamento
dell'organizzazione manicomiale, ma anche per attivare e favorire
processi di riabilitazione e per restituire il diritto di cittadinanza a
diverse centinaia di persone ancora rinchiuse nei vari reparti. Il
mandato assegnato a Itaca e Duemilauno prevede altresì la creazione di
strutture residenziali e di servizi sovra-zonali di integrazione sul e
con il territorio. La straordinaria ventata riformista sancita dalla
legge 180 del 1978 arriva sino a Udine e, seppur parzialmente, passo
dopo passo inizia a dare i suoi frutti.

Dal 1996 al 2006 sono trascorsi 10 anni "in cui la Cooperazione sociale
è stata una delle forze del cambiamento del lavoro nella salute mentale
-affermano Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale-. Adottando azioni e
soluzioni alternative all'internamento, è stato aperto il Parco di
Sant'Osvaldo restituendolo così alla cittadinanza. Si sono costruiti,
insieme al personale del Dipartimento di salute mentale, percorsi di
emancipazione per e con le persone che si rivolgono ai servizi della
salute mentale".

"La nostra storia -proseguono- è iniziata con l'entusiasmo per l'essere
protagonisti di un importante e profondo cambiamento culturale, ricco di
tanti, apparentemente, piccoli successi. Un protagonismo condiviso
insieme alle persone ricoverate e agli altri utenti, agli operatori e
alle operatrici del Dsm, ai familiari, e a molti altri soggetti ed enti
della città e del territorio". Una vera e propria conquista quella di
poter lavorare nel territorio per la salute mentale, soprattutto perché
portata avanti "senza il manicomio". Ma lavorare per la salute mentale
senza il manicomio, nonostante la legge lo indichi da anni, oggi non
risulta né una cosa scontata tanto meno di facile attivazione, a Udine
come nel resto d'Italia.

"Vogliamo festeggiare l'evento nel cuore della città -proseguono Itaca e
Duemilauno-Agenzia Sociale-, invitando tutti a condividere con noi i
percorsi cruciali del passato, l'analisi del presente e i progetti dei
possibili scenari futuri. Vogliamo valutare gli aspetti di forza, ma
anche le criticità e le difficoltà di questo percorso. Quali scelte
personali e culturali, quali politiche, quali metodologie, obiettivi,
risorse e strategie sono alla base di un lavoro con la 'porta aperta',
sia per le Cooperative che per le istituzioni pubbliche? Come possiamo
'inventare', in quali luoghi, con chi, per continuare a dare risposte
adeguate ai nuovi bisogni delle persone che si rivolgono ai servizi,
conservando l'entusiasmo di metterci in gioco insieme a loro,
condividendone i successi e le sconfitte ma volendo comunque ricominciare?".

A questi interrogativi intende cercare una risposta o più risposte, la
moltitudine di eventi inseriti all'interno del ricco programma previsto
per la giornata del 10 novembre. A partire dalle 15, presso la Loggia
del Lionello in Sala Ajace, apertura e saluti a cura del dottor Mario
Novello, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Ass n°4
"Medio Friuli", e di Daniele Cortolezzis, assessore alle politiche
sociali del Comune di Udine. Alle 15.45 "La Cooperazione sociale come
forza di trasformazione nella salute mentale e nel territorio?",
esperienze ed interventi a cura di alcuni protagonisti dal 1996 a oggi.

Alle 17 tavola rotonda su "La Cooperazione sociale, le politiche, la
salute mentale: scelte e scenari". Intervengono Roberto Cosolini,
assessore regionale al lavoro, formazione, università e ricerca, Franco
Rotelli, direttore generale dell'Ass n°1 "Triestina", Mario Novello,
direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Ass n°4 "Medio
Friuli", Stefano Garbellotto, presidente della Cooperativa
Duemilauno-Agenzia Sociale, Gian Luigi Bettoli, presidente di
Legacoopsociali del Friuli Venezia Giulia. Moderatrice Lucilla Frattura,
dirigente dell'Agenzia regionale alla Sanità. Alle 18.30 dibattito e
conclusioni.

La giornata proseguirà poi alle 19.30, presso l'atrio di Palazzo
Antonini, con l'inaugurazione della mostra fotografica "Scatti e
riscatti", cui seguirà un rinfresco con musica dal vivo. Aperta sino al
23 novembre nei giorni feriali dalle 8 alle 20, al sabato dalle 8 alle
13, la mostra si pone l'obiettivo di visualizzare la trasformazione
culturale e socio-politica di un luogo e di un'istituzione, nonché la
trasformazione individuale delle persone al centro del percorso di
cambiamento. "Scatti e riscatti" espone, oltre a foto degli anni '40 e
'50 del manicomio ed appartenenti all'archivio del Dsm udinese, immagini
di persone internate scattate nel '76, nel '96 e nel 2006 da Pietro
Bianchi e Alberto Di Giusto, attraverso le quali viene misurato il tempo
(passato e perduto) ma anche il cambiamento sui loro volti e su tutto
ciò che sta loro attorno. Le foto dell'ultima sezione della mostra sono
state scattate da operatori, operatrici, utenti e volontari delle
Cooperative e del Dipartimento. Hanno contribuito: Davide Dissegna,
Monica Ferro, Ennio Orli, Giuseppe Piani, Ivan Quaiattini, Nives Romanelli.

La giornata si concluderà con un momento di festa e condivisione presso
il Circolo culturale Pabìtele, dove alle 21.30 è previsto un opern party
con musica dal vivo e dj set.


Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it
348 8721497

Prot. 2615