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Udine - 10 anni di Cooperazione sociale a S. Osvaldo (2615)
- Subject: Udine - 10 anni di Cooperazione sociale a S. Osvaldo (2615)
- From: Fabio Della Pietra <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it>
- Date: Fri, 3 Nov 2006 10:13:42 +0100
10 ANNI DI COOPERAZIONE SOCIALE PER LA SALUTE MENTALE Udine (1996-2006) Udine, 10 novembre 2006: interventi, tavole rotonde, dibattiti, mostre fotografiche e musica per celebrare il Decennale (1996-2006) dell'ingresso delle Cooperative sociali Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale nell'ex ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo. www.itaca.coopsoc.it *In allegato il programma degli eventi Udine Una giornata altamente densa di significati, non solo simbolici, quella che la città di Udine si appresta a vivere venerdì 10 novembre. "10 anni di Cooperazione sociale per la salute mentale", questo il titolo scelto per una moltitudine di eventi, non solo celebrativi, organizzati a più mani da Azienda per i servizi sanitari n°4 "Medio Friuli" - Dipartimento di salute mentale, Cooperativa sociale Itaca e Cooperativa sociale Duemilauno-Agenzia Sociale, con il patrocinio della Città di Udine e la collaborazione di Legacoopsociali del Friuli Venezia Giulia. Interventi, tavole rotonde, dibattiti, mostre fotografiche e musica sono in programma presso la Loggia del Lionello - Sala Ajace, Palazzo Antonini e Circolo culturale Pabìtele. Le Cooperative sociali Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale entrano per la prima volta a Sant'Osvaldo, l'ex ospedale psichiatrico di Udine, il 15 luglio 1996. Il mandato viene loro assegnato dal locale Dipartimento di salute mentale al fine di collaborare allo smantellamento dell'organizzazione manicomiale, ma anche per attivare e favorire processi di riabilitazione e per restituire il diritto di cittadinanza a diverse centinaia di persone ancora rinchiuse nei vari reparti. Il mandato assegnato a Itaca e Duemilauno prevede altresì la creazione di strutture residenziali e di servizi sovra-zonali di integrazione sul e con il territorio. La straordinaria ventata riformista sancita dalla legge 180 del 1978 arriva sino a Udine e, seppur parzialmente, passo dopo passo inizia a dare i suoi frutti. Dal 1996 al 2006 sono trascorsi 10 anni "in cui la Cooperazione sociale è stata una delle forze del cambiamento del lavoro nella salute mentale -affermano Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale-. Adottando azioni e soluzioni alternative all'internamento, è stato aperto il Parco di Sant'Osvaldo restituendolo così alla cittadinanza. Si sono costruiti, insieme al personale del Dipartimento di salute mentale, percorsi di emancipazione per e con le persone che si rivolgono ai servizi della salute mentale". "La nostra storia -proseguono- è iniziata con l'entusiasmo per l'essere protagonisti di un importante e profondo cambiamento culturale, ricco di tanti, apparentemente, piccoli successi. Un protagonismo condiviso insieme alle persone ricoverate e agli altri utenti, agli operatori e alle operatrici del Dsm, ai familiari, e a molti altri soggetti ed enti della città e del territorio". Una vera e propria conquista quella di poter lavorare nel territorio per la salute mentale, soprattutto perché portata avanti "senza il manicomio". Ma lavorare per la salute mentale senza il manicomio, nonostante la legge lo indichi da anni, oggi non risulta né una cosa scontata tanto meno di facile attivazione, a Udine come nel resto d'Italia. "Vogliamo festeggiare l'evento nel cuore della città -proseguono Itaca e Duemilauno-Agenzia Sociale-, invitando tutti a condividere con noi i percorsi cruciali del passato, l'analisi del presente e i progetti dei possibili scenari futuri. Vogliamo valutare gli aspetti di forza, ma anche le criticità e le difficoltà di questo percorso. Quali scelte personali e culturali, quali politiche, quali metodologie, obiettivi, risorse e strategie sono alla base di un lavoro con la 'porta aperta', sia per le Cooperative che per le istituzioni pubbliche? Come possiamo 'inventare', in quali luoghi, con chi, per continuare a dare risposte adeguate ai nuovi bisogni delle persone che si rivolgono ai servizi, conservando l'entusiasmo di metterci in gioco insieme a loro, condividendone i successi e le sconfitte ma volendo comunque ricominciare?". A questi interrogativi intende cercare una risposta o più risposte, la moltitudine di eventi inseriti all'interno del ricco programma previsto per la giornata del 10 novembre. A partire dalle 15, presso la Loggia del Lionello in Sala Ajace, apertura e saluti a cura del dottor Mario Novello, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Ass n°4 "Medio Friuli", e di Daniele Cortolezzis, assessore alle politiche sociali del Comune di Udine. Alle 15.45 "La Cooperazione sociale come forza di trasformazione nella salute mentale e nel territorio?", esperienze ed interventi a cura di alcuni protagonisti dal 1996 a oggi. Alle 17 tavola rotonda su "La Cooperazione sociale, le politiche, la salute mentale: scelte e scenari". Intervengono Roberto Cosolini, assessore regionale al lavoro, formazione, università e ricerca, Franco Rotelli, direttore generale dell'Ass n°1 "Triestina", Mario Novello, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Ass n°4 "Medio Friuli", Stefano Garbellotto, presidente della Cooperativa Duemilauno-Agenzia Sociale, Gian Luigi Bettoli, presidente di Legacoopsociali del Friuli Venezia Giulia. Moderatrice Lucilla Frattura, dirigente dell'Agenzia regionale alla Sanità. Alle 18.30 dibattito e conclusioni. La giornata proseguirà poi alle 19.30, presso l'atrio di Palazzo Antonini, con l'inaugurazione della mostra fotografica "Scatti e riscatti", cui seguirà un rinfresco con musica dal vivo. Aperta sino al 23 novembre nei giorni feriali dalle 8 alle 20, al sabato dalle 8 alle 13, la mostra si pone l'obiettivo di visualizzare la trasformazione culturale e socio-politica di un luogo e di un'istituzione, nonché la trasformazione individuale delle persone al centro del percorso di cambiamento. "Scatti e riscatti" espone, oltre a foto degli anni '40 e '50 del manicomio ed appartenenti all'archivio del Dsm udinese, immagini di persone internate scattate nel '76, nel '96 e nel 2006 da Pietro Bianchi e Alberto Di Giusto, attraverso le quali viene misurato il tempo (passato e perduto) ma anche il cambiamento sui loro volti e su tutto ciò che sta loro attorno. Le foto dell'ultima sezione della mostra sono state scattate da operatori, operatrici, utenti e volontari delle Cooperative e del Dipartimento. Hanno contribuito: Davide Dissegna, Monica Ferro, Ennio Orli, Giuseppe Piani, Ivan Quaiattini, Nives Romanelli. La giornata si concluderà con un momento di festa e condivisione presso il Circolo culturale Pabìtele, dove alle 21.30 è previsto un opern party con musica dal vivo e dj set. Fabio Della Pietra Ufficio stampa Cooperativa sociale Itaca Pordenone www.itaca.coopsoc.it 348 8721497 Prot. 2615
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