Merano 27 ottobre - OPG contro la Costituzione: non rispettano i diritti (2532)



OPG CONTRO LA COSTITUZIONE: NON RISPETTANO I DIRITTI DELLE PERSONE

Merano (Bz) 27 ottobre - Casa Basaglia Haus

*Programma del Convegno su
www.itaca.coopsoc.it/node/1188


Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari vanno superati non solo in quanto
istituzioni totalizzanti sorpassate che non curano e non puniscono, ma
soprattutto perché annientano i diritti delle persone che vi sono
recluse. "In Italia 1200 persone soffrono la sospensione dei loro
diritti in quanto all'interno degli Ospedali psichiatrici giudiziari i
diritti costituzionali non vengono rispettati". Lo afferma Lorenzo
Toresini, primario dei Servizi di salute mentale di Merano, tra gli
organizzatori del Convegno che venerdì 27 ottobre sarà ospitato presso
Casa Basaglia Haus ed intitolato "Il superamento degli Ospedali
psichiatrici giudiziari".

Una situazione di forte disagio ed ingiustizia quella vissuta
quotidianamente negli OPG che, se confrontata con quella delle carceri,
mostra la disparità evidente di trattamento. Si pensi, ad esempio, al
diritto a non essere legati o toccati. "In carcere nessun secondino si
sognerebbe mai di negare tali fondamentali diritti -afferma Toresini-,
ma ciò negli OPG non accade. Lo stesso vale per il diritto di sapere
quando si entra e quando si esce, tanto che negli OPG si sa quando si
entra ma non si sa quando si esce. Ciò è dovuto al fatto che la
valutazione di merito non è legata al reato, ma alla pericolosità della
persona".

Ma chi decide se un individuo è pericoloso per se stesso o per gli
altri, in base a quali criteri, definiti da chi? "Si tenga conto che
quello della pericolosità è però un elemento soggettivo, che dipende
dalla situazione, dalla persona cui si riferisce e dalla persona che è
chiamata ad esprimere una valutazione in merito -prosegue Toresini-. Se
in carcere il detenuto ha la possibilità di procedere in appello oppure
rivolgendosi alla Cassazione, negli Ospedali psichiatrici giudiziari ciò
non avviene perché l'articolo 222 del Codice di procedura penale prevede
misure di sicurezza legate alla pericolosità". La pericolosità infatti
dipende esclusivamente "dalla capacità di comprendere la lingua
dell'altro -sottolinea ancora Toresini-, tale lingua risulterà sempre
incomprensibile se non si è disposti a capire. E' dunque un problema di
poteri che si risolve nella disponibilità a porsi in una prospettiva di
ascolto nei confronti dell'altro. Nel corso della guerra in Bosnia,
pericoloso era chi stava dall'altra parte del fucile".

Un altro elemento evidenziato da Toresini riguarda "la diagnosi di
psicosi, che non significa tout court incapacità di intendere e di
volere. La psicosi non implica necessariamente l'eclissi dell'etica,
esiste sempre una capacità residua di intendere e volere su cui poter
lavorare. Invece negli Ospedali psichiatrici giudiziari si entra per una
incapacità totale di intendere e volere. Ma se un individuo ha una
incapacità parziale, il fatto che vi sia una parte sana costituisce un
elemento di interruzione del nesso di causalità automatico tra malattia
e reato". Va da sé che "la capacità di intendere e volere dipende anche
dal libero arbitrio, e la capacità del libero arbitrio deve essere
tutelata anche per chi soffre di psicosi. Era Lombroso che
nell'Ottocento credeva che tutti i delitti un giorno sarebbero stati
letti come malattie e i delinquenti come malati -conclude Toresini-. Se
così fosse non ci sarebbe più libero arbitrio".

Il convegno che avrà luogo venerdì 27 ottobre a Merano presso Casa
Basaglia Haus, è organizzato dall'Azienda Sanitaria di Merano e dalla
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, con il Comune di Merano, con
la cooperazione del Consorzio Jera (di cui la Cooperativa sociale Itaca
di Pordenone fa parte ed è "capofila"), del Centro Studi per la Salute
Mentale della Provincia Autonoma di Bolzano, dell'Associazione Italo -
Tedesca per la Salute Mentale, dell'Associazione Parenti e Amici degli
Ammalati psichici della Provincia di Bolzano e dell'Università Popolare
Alpina Dolomiti di Merano.


Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it
348 8721497
0434 366064

Prot.2532