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Merano 27 ottobre - OPG contro la Costituzione: non rispettano i diritti (2532)
- Subject: Merano 27 ottobre - OPG contro la Costituzione: non rispettano i diritti (2532)
- From: Fabio Della Pietra <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it>
- Date: Thu, 26 Oct 2006 15:10:37 +0200
OPG CONTRO LA COSTITUZIONE: NON RISPETTANO I DIRITTI DELLE PERSONE Merano (Bz) 27 ottobre - Casa Basaglia Haus *Programma del Convegno su www.itaca.coopsoc.it/node/1188 Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari vanno superati non solo in quanto istituzioni totalizzanti sorpassate che non curano e non puniscono, ma soprattutto perché annientano i diritti delle persone che vi sono recluse. "In Italia 1200 persone soffrono la sospensione dei loro diritti in quanto all'interno degli Ospedali psichiatrici giudiziari i diritti costituzionali non vengono rispettati". Lo afferma Lorenzo Toresini, primario dei Servizi di salute mentale di Merano, tra gli organizzatori del Convegno che venerdì 27 ottobre sarà ospitato presso Casa Basaglia Haus ed intitolato "Il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari". Una situazione di forte disagio ed ingiustizia quella vissuta quotidianamente negli OPG che, se confrontata con quella delle carceri, mostra la disparità evidente di trattamento. Si pensi, ad esempio, al diritto a non essere legati o toccati. "In carcere nessun secondino si sognerebbe mai di negare tali fondamentali diritti -afferma Toresini-, ma ciò negli OPG non accade. Lo stesso vale per il diritto di sapere quando si entra e quando si esce, tanto che negli OPG si sa quando si entra ma non si sa quando si esce. Ciò è dovuto al fatto che la valutazione di merito non è legata al reato, ma alla pericolosità della persona". Ma chi decide se un individuo è pericoloso per se stesso o per gli altri, in base a quali criteri, definiti da chi? "Si tenga conto che quello della pericolosità è però un elemento soggettivo, che dipende dalla situazione, dalla persona cui si riferisce e dalla persona che è chiamata ad esprimere una valutazione in merito -prosegue Toresini-. Se in carcere il detenuto ha la possibilità di procedere in appello oppure rivolgendosi alla Cassazione, negli Ospedali psichiatrici giudiziari ciò non avviene perché l'articolo 222 del Codice di procedura penale prevede misure di sicurezza legate alla pericolosità". La pericolosità infatti dipende esclusivamente "dalla capacità di comprendere la lingua dell'altro -sottolinea ancora Toresini-, tale lingua risulterà sempre incomprensibile se non si è disposti a capire. E' dunque un problema di poteri che si risolve nella disponibilità a porsi in una prospettiva di ascolto nei confronti dell'altro. Nel corso della guerra in Bosnia, pericoloso era chi stava dall'altra parte del fucile". Un altro elemento evidenziato da Toresini riguarda "la diagnosi di psicosi, che non significa tout court incapacità di intendere e di volere. La psicosi non implica necessariamente l'eclissi dell'etica, esiste sempre una capacità residua di intendere e volere su cui poter lavorare. Invece negli Ospedali psichiatrici giudiziari si entra per una incapacità totale di intendere e volere. Ma se un individuo ha una incapacità parziale, il fatto che vi sia una parte sana costituisce un elemento di interruzione del nesso di causalità automatico tra malattia e reato". Va da sé che "la capacità di intendere e volere dipende anche dal libero arbitrio, e la capacità del libero arbitrio deve essere tutelata anche per chi soffre di psicosi. Era Lombroso che nell'Ottocento credeva che tutti i delitti un giorno sarebbero stati letti come malattie e i delinquenti come malati -conclude Toresini-. Se così fosse non ci sarebbe più libero arbitrio". Il convegno che avrà luogo venerdì 27 ottobre a Merano presso Casa Basaglia Haus, è organizzato dall'Azienda Sanitaria di Merano e dalla Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, con il Comune di Merano, con la cooperazione del Consorzio Jera (di cui la Cooperativa sociale Itaca di Pordenone fa parte ed è "capofila"), del Centro Studi per la Salute Mentale della Provincia Autonoma di Bolzano, dell'Associazione Italo - Tedesca per la Salute Mentale, dell'Associazione Parenti e Amici degli Ammalati psichici della Provincia di Bolzano e dell'Università Popolare Alpina Dolomiti di Merano. Fabio Della Pietra Ufficio stampa Cooperativa sociale Itaca Pordenone www.itaca.coopsoc.it 348 8721497 0434 366064 Prot.2532
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