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Sommario As 10/2006 e convegno Trento
- Subject: Sommario As 10/2006 e convegno Trento
- From: Animazione Sociale <animazionesociale at gruppoabele.org>
- Date: Tue, 17 Oct 2006 17:51:33 +0200
Gentile lettore, gentile lettrice, ti inviamo il sommario dell'ultimo numero di Animazione Sociale. Inoltre, sperando di fare cosa gradita, ti inviamo in allegato la presentazione del convegno "Città che sanno fare un pezzo di strada con i giovani", promosso dal Comune di Trento, dalla Società cooperativa sociale "Arianna" e da Animazione Sociale, che avrà luogo a Trento il 7 dicembre p.v. Ti ricordiamo che se desideri abbonarti o ricevere questo o altri numeri della rivista, puoi trovare le indicazioni al fondo del sommario stesso. La redazione ---------------------------------- Animazione Sociale Mensile per gli operatori sociali Gruppo Abele C.so Trapani 95 10141 Torino Tel. +39 11 3841048 Fax. +39 11 3841047 http://animazionesociale.gruppoabele.org ------------------------------------------------ MENSILE PER GLI OPERATORI SOCIALI SOMMARIO DI OTTOBRE 2006 INTERVISTA Una filosofia da vivere Pratiche filosofiche come cura di sé e di noi Intervista a Romano Màdera a cura di Ivano Gamelli Per lo più il senso comune si riferisce alla filosofia come a un discorso che esamina altri discorsi attraverso un linguaggio che spesso si compiace di una propria autoreferenziale ermeticità. Ma parole come esercizi, esercitazioni, scuole di vita, sia pure assunte nel loro significato più profondo e mai disgiunte da forte consapevolezza teorica, indicano quale spazio di riferimento possa rappresentare una filosofia che si fa pratica, ridefinizione di uno stile di ricerca che recuperi l'originale alleanza fra riflessione sull'esperienza, confronto con le quotidiane domande di senso e riflessione sul sapere che queste generano. STUDI Il tempo del progetto Si può uscire dal tempo della prestazione? Beppe Quaglia Il lavoro sociale corre oggi il rischio di vedersi espropriato del tempo che più gli apparterrebbe - il tempo del progetto, il tempo storico della discontinuità e delle perturbazioni dei soggetti e dei sistemi in gioco - a favore di un tempo della prestazione mutuato da logiche di fitness gestionale e orientato alla riduzione della complessità in termini lineari. Ma abbracciare il mito della razionalità strumentale e produrre performance misurabili non può che portare a un ridimensionamento sensibile, da parte dei servizi alla persona, della possibilità di disporre di un tempo intrinsecamente sociale. PROSPETTIVE Quali svolte nell'approccio al tempo-lavoro Cinque tesi per discutere e sperimentare Gianni Garena Chi lavora in ambito sociale sembra essere sempre più spesso costretto a fare riferimento esclusivo a uno solo dei sensi possibili del tempo, quello che una certa cultura quantitativa intende come risorsa meccanicamente limitata, burocraticamente predefinita. Si avverte con forza, però, la necessità che gli operatori tornino a disporre del tempo qualitativamente significativo della relazione e dell'agire riflessivo. Ecco, allora, cinque «tesi» per ripensare a un tempo creativo ed etico del lavoro sociale, in un'ottica di rivalorizzazione di saperi e competenze essenziali alla promozione del benessere collettivo. INSERTO Lessico dell'azione sociale Il cambiamento tra desiderio e vincolo * Andare oltre il bricolage * I fantasmi del cambiamento * Riscoprire la forza dei legami Eugène Enriquez, Roberto Camarlinghi, Francesco d'Angella È difficile addomesticare le proprie spinte ideali, le proprie attese di un cambiamento radicale e definitivo nelle vite delle persone e negli equilibri della società. In fondo ogni operatore è animato da questi sentimenti. E tuttavia, se questi sentimenti non sono elaborati, rischiano di inchiodarci in una continua oscillazione tra onnipotenza e impotenza. L'onnipotenza di voler cambiare la vita delle persone, risanare situazioni compromesse, ripristinare condizioni di giustizia. E l'impotenza di vedere che nulla di tutto ciò può essere realizzato, che vi sono persone che resistono alla nostra volontà terapeutica. Soltanto attraverso il tentativo costante di far dialogare i nostri desideri con i vincoli della realtà (desideri altrui, risorse limitate...) è possibile rintracciare nelle situazioni di lavoro quotidiano azioni capaci di mobilitare cambiamenti. ESPERIENZE Reti di genitorialità attiva L'esperienza di costruzione di reti di famiglie nella provincia di Varese Noemi Michilini, Matteo Secchi Opporre all'emarginazione e al disagio la relazione sociale come azione reciproca, reale e piena fra i soggetti. È questo il percorso comune sperimentato dalle tre reti familiari «Genitori in più famiglie», «Genitorialità responsabile: da utente a partecipante», «Imprenditorialità sociale e cittadinanza attiva». La prima rete, formata da famiglie disponibili all'accoglienza e all'affido, si confronta sulla dimensione della genitorialità sociale. La seconda sostiene il ruolo genitoriale attraverso la condivisione del bisogno. La terza, infine, vede le famiglie di un quartiere diventare risorsa per il quartiere stesso. METODO Le pratiche inclusive come presupposto di cittadinanza Quale inclusione per le persone diversamente abili? Roberto Medeghini Ragionare sul tema dell'inclusione significa rivedere criticamente i presupposti delle politiche attuali di cittadinanza rivolte ai disabili. Non è sufficiente, infatti, adattare le persone con «dif-ficoltà» al contesto. Occorre riconoscere i diversi modi culturali, cognitivi, relazionali ed emozionali attraverso cui le persone si presentano e modificare i presupposti sui quali si fondano la svalorizzazione e l'esclusione. In questa direzione, la società e la scuola possono promuovere un'educazione inclusiva che sposti l'attenzione dal bisogno speciale alla partecipazione, dalla caratterizzazione deficitaria alla strutturazione del contesto. LUOGHI&PROFESSIONI Davanti al bambino inatteso L'accompagnamento delle famiglie con un neonato disabile dall'ospedale al territorio Erminia Colella, Rosanna Taberna Dopo nove mesi di gravidanza, subito dopo il parto, avviene una specie di magico incontro tra il bambino immaginario e quello che realmente arriva. Ma cosa accade quando il bambino che arriva è l'inatteso? Quando il neonato che sostituisce il bambino immaginario è disabile? La delusione è cocente, l'abbandono delle fantasie narcisistiche totale. Questa mamma e questo papà non possono, come gli altri genitori, fantasticare sul loro bambino e, identificandosi con lui, affidargli con l'immaginario il testimone della staffetta della vita. Come accompagnarli fin dai primi approcci con il loro bambino inaspettato? DIARI * Tai-chi all'occidentale o alla cinese? Rosalba Conserva * «Tu non devi morire, troppo comodo» Fabrizio Floris, Erica Besuzzo, Simone Maldera COME ABBONARSI Costo dell'abbonamento annuale ad Animazione Sociale (10 numeri): * Studenti (timbro scuola): E 30,00 * Privati e associazioni: E 40,00 * Enti pubblici: E 55,00 * Estero: E 65,00 COME RICHIEDERE IL NUMERO SINGOLO Costo della singola copia di Animazione Sociale: E 6,20 È possibile effettuare il versamento tramite: * C/C postale nr. 155101 intestato a Gruppo Abele Periodici - corso Trapani 95 - 10141 Torino specificando la causale del versamento ("abbonamento ad Animazione Sociale" o "numero/i del mese diŠ") * Carta di credito (Visa - Mastercard - CartaSi - Eurocard) comunicando numero e data di scadenza della carta tramite posta, telefono (011) 3841046, fax (011) 3841047, o e-mail: abbonamenti at gruppoabele.org * BONIFICO BANCARIO SUL CONTO SANPAOLOIMI - FILIALE DI TORINO, P.ZZA S. CARLO 156 - NR. 100000118574, INTESTATO A ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE - COD. CIN: P - ABI 01025 - CAB 01000. PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL SITO http://animazionesociale.gruppoabele.org
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