Sommario As 10/2006 e convegno Trento



Gentile lettore, gentile lettrice,

ti inviamo il sommario dell'ultimo numero di Animazione Sociale.
Inoltre, sperando di fare cosa gradita, ti inviamo in allegato la presentazione
del convegno "Città che sanno fare un pezzo di strada con i giovani", promosso
dal Comune di Trento, dalla Società cooperativa sociale "Arianna" e da
Animazione Sociale, che avrà luogo a Trento il 7 dicembre p.v.

Ti ricordiamo che se desideri abbonarti o ricevere questo o altri numeri della
rivista, puoi trovare le indicazioni al fondo del sommario stesso.

La redazione




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Animazione Sociale
Mensile per gli operatori sociali
Gruppo Abele
C.so Trapani 95
10141 Torino

Tel. +39 11 3841048
Fax. +39 11 3841047
http://animazionesociale.gruppoabele.org

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MENSILE PER GLI OPERATORI SOCIALI


SOMMARIO DI OTTOBRE 2006

INTERVISTA
Una filosofia da vivere
Pratiche filosofiche come cura di sé e di noi
Intervista a Romano Màdera a cura di Ivano Gamelli
Per lo più il senso comune si riferisce alla filosofia come a un discorso
che esamina altri discorsi attraverso un linguaggio che spesso si compiace
di una propria autoreferenziale ermeticità. Ma parole come esercizi,
esercitazioni, scuole di vita, sia pure assunte nel loro significato più
profondo e mai disgiunte da forte consapevolezza teorica, indicano quale
spazio di riferimento possa rappresentare una filosofia che si fa pratica,
ridefinizione di uno stile di ricerca che recuperi l'originale alleanza fra
riflessione sull'esperienza, confronto con le quotidiane domande di senso e
riflessione sul sapere che queste generano.
STUDI
Il tempo del progetto
Si può uscire dal tempo della prestazione?
Beppe Quaglia
Il lavoro sociale corre oggi il rischio di vedersi espropriato del tempo
che più gli apparterrebbe - il tempo del progetto, il tempo storico della
discontinuità e delle perturbazioni dei soggetti e dei sistemi in gioco - a
favore di un tempo della prestazione mutuato da logiche di fitness
gestionale e orientato alla riduzione della complessità in termini lineari.
Ma abbracciare il mito della razionalità strumentale e produrre performance
misurabili non può che portare a un ridimensionamento sensibile, da parte
dei servizi alla persona, della possibilità di disporre di un tempo
intrinsecamente sociale.
PROSPETTIVE
Quali svolte nell'approccio al tempo-lavoro
Cinque tesi per discutere e sperimentare
Gianni Garena
Chi lavora in ambito sociale sembra essere sempre più spesso costretto a
fare riferimento esclusivo a uno solo dei sensi possibili del tempo, quello
che una certa cultura quantitativa intende come risorsa meccanicamente
limitata, burocraticamente predefinita. Si avverte con forza, però, la
necessità che gli operatori tornino a disporre del tempo qualitativamente
significativo della relazione e dell'agire riflessivo. Ecco, allora, cinque
«tesi» per ripensare a un tempo creativo ed etico del lavoro sociale, in
un'ottica di rivalorizzazione di saperi e competenze essenziali alla
promozione del benessere collettivo.
INSERTO
Lessico dell'azione sociale
Il cambiamento tra desiderio e vincolo
* Andare oltre il bricolage
* I fantasmi del cambiamento
* Riscoprire la forza dei legami
Eugène Enriquez, Roberto Camarlinghi, Francesco d'Angella
È difficile addomesticare le proprie spinte ideali, le proprie attese di un
cambiamento radicale e definitivo nelle vite delle persone e negli
equilibri della società. In fondo ogni operatore è animato da questi
sentimenti. E tuttavia, se questi sentimenti non sono elaborati, rischiano
di inchiodarci in una continua oscillazione tra onnipotenza e impotenza.
L'onnipotenza di voler cambiare la vita delle persone, risanare situazioni
compromesse, ripristinare condizioni di giustizia. E l'impotenza di vedere
che nulla di tutto ciò può essere realizzato, che vi sono persone che
resistono alla nostra volontà terapeutica. Soltanto attraverso il tentativo
costante di far dialogare i nostri desideri con i vincoli della realtà
(desideri altrui, risorse limitate...) è possibile rintracciare nelle
situazioni di lavoro quotidiano azioni capaci di mobilitare cambiamenti.
ESPERIENZE
Reti di genitorialità attiva
L'esperienza di costruzione di reti di famiglie nella provincia di Varese
Noemi Michilini, Matteo Secchi
Opporre all'emarginazione e al disagio la relazione sociale come azione
reciproca, reale e piena fra i soggetti. È questo il percorso comune
sperimentato dalle tre reti familiari «Genitori in più famiglie»,
«Genitorialità responsabile: da utente a partecipante», «Imprenditorialità
sociale e cittadinanza attiva». La prima rete, formata da famiglie
disponibili all'accoglienza e all'affido, si confronta sulla dimensione
della genitorialità sociale. La seconda sostiene il ruolo genitoriale
attraverso la condivisione del bisogno. La terza, infine, vede le famiglie
di un quartiere diventare risorsa per il quartiere stesso.
METODO
Le pratiche inclusive come presupposto di cittadinanza
Quale inclusione per le persone diversamente abili?
Roberto Medeghini
Ragionare sul tema dell'inclusione significa rivedere criticamente i
presupposti delle politiche attuali di cittadinanza rivolte ai disabili.
Non è sufficiente, infatti, adattare le persone con «dif-ficoltà» al
contesto. Occorre riconoscere i diversi modi culturali, cognitivi,
relazionali ed emozionali attraverso cui le persone si presentano e
modificare i presupposti sui quali si fondano la svalorizzazione e
l'esclusione. In questa direzione, la società e la scuola possono
promuovere un'educazione inclusiva che sposti l'attenzione dal bisogno
speciale alla partecipazione, dalla caratterizzazione deficitaria alla
strutturazione del contesto.
LUOGHI&PROFESSIONI
Davanti al bambino inatteso
L'accompagnamento delle famiglie con un neonato disabile dall'ospedale al
territorio
Erminia Colella, Rosanna Taberna
Dopo nove mesi di gravidanza, subito dopo il parto, avviene una specie di
magico incontro tra il bambino immaginario e quello che realmente arriva.
Ma cosa accade quando il bambino che arriva è l'inatteso? Quando il neonato
che sostituisce il bambino immaginario è disabile? La delusione è cocente,
l'abbandono delle fantasie narcisistiche totale. Questa mamma e questo papà
non possono, come gli altri genitori, fantasticare sul loro bambino e,
identificandosi con lui, affidargli con l'immaginario il testimone della
staffetta della vita. Come accompagnarli fin dai primi approcci con il loro
bambino inaspettato?
DIARI
* Tai-chi all'occidentale o alla cinese?
Rosalba Conserva
* «Tu non devi morire, troppo comodo»
Fabrizio Floris, Erica Besuzzo, Simone Maldera

COME ABBONARSI 
Costo dell'abbonamento annuale ad Animazione Sociale (10 numeri): *
Studenti (timbro scuola): E 30,00 * Privati e associazioni: E 40,00 * Enti
pubblici: E 55,00 * Estero: E 65,00
COME RICHIEDERE IL NUMERO SINGOLO
Costo della singola copia di Animazione Sociale: E 6,20

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95 - 10141 Torino specificando la causale del versamento ("abbonamento ad
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numero e data di scadenza della carta tramite posta, telefono (011)
3841046, fax (011) 3841047, o e-mail: abbonamenti at gruppoabele.org
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CARLO 156 - NR. 100000118574, INTESTATO A ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE - COD.
CIN: P - ABI 01025 - CAB 01000.

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