FVG - Nuova Legge sulla Cooperazione sociale



Il Friuli Venezia Giulia ha da oggi una nuova legge sulla Cooperazione
sociale. Il Consiglio regionale ha licenziato stamane il disegno di
legge 195/2006, dopo il rinvio dei lavori decretato ieri dall'assemblea,
grazie al parere favorevole della maggioranza e dell'Udc, nonché con
l'astensione delle altre forze politiche di minoranza. Tra gli elementi
significativi ed innovativi del nuovo provvedimento, che interessa 6
mila soci lavoratori in tutta la regione, il bavaglio contro le gare al
massimo ribasso, la forte tutela delle Cooperative sociali regionali
grazie al divieto dei salari convenzionali in passato applicati dalle
Cooperative extra-regionali, la valorizzazione delle Cooperative sociali
"virtuose" in termini di qualità nell'erogazione dei servizi e degli
inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, la rigorosa applicazione
del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) delle Cooperative
sociali. Un risultato oltremodo positivo quello raggiunto oggi dal
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ottenuto grazie alla
stretta collaborazione tra tutte le forze politiche ed al fattivo
contributo delle tre Centrali Cooperative regionali.

"La legge approvata oggi da una larghissima maggioranza del Consiglio
regionale superiore alla maggioranza di Governo (a favore hanno votato
centrosinistra e Udc, astenute le altre forze politiche, nessun voto
contrario, ndr) è sicuramente una buona legge -evidenziano
Agci-Solidarietà, Federsolidarietà-Confcooperative e Legacoopsociali-,
frutto di un lavoro intenso e serrato portato avanti da tutte le forze
politiche che siedono in Consiglio regionale. Un sentito ringraziamento
ed apprezzamento all'assessorato regionale alle attività produttive
nonché a tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza per il
lavoro di sinergia attuato in aula, e prima nella competente
commissione, ed alle associazioni sindacali".

La nuova legge sulla Cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia
viene a completare un percorso di attenzione nei confronti del sociale
iniziato già da qualche tempo. Un provvedimento che non solo riorganizza
compiutamente il comparto ma che, grazie alla novità di alcuni aspetti,
saprà fungere da strumento di rilancio per la Cooperazione sociale
regionale.
Numerosi gli elementi innovativi tra cui lo stop all'assegnazione degli
appalti per gli inserimenti lavorativi soltanto con il criterio del
massimo ribasso, attenzione invece alla qualità dei servizi erogati.
Istituita la rotazione parziale per gli affidamenti diretti da parte
degli Enti locali, delle tre Cooperative sociali un tempo invitate un
terzo sarà a rotazione.

L'articolato prevede inoltre una forte tutela delle Cooperative sociali
regionali nei confronti di quelle provenienti da fuori regione. Infatti
la nuova legge consentirà alle Coop del Friuli Venezia Giulia di non
essere più soggette alla concorrenza sleale, che si evidenziava nel
fatto che alcune Cooperative sociali extra regionali applicavano i
salari convenzionali, sfruttando così i lavoratori. Ulteriore punto
qualificante la previsione di un percorso regolamentare in materia di
contributi pubblici alla Cooperazione sociale che vada verso un
superamento del principio comunitario del "de minimis" per quanto
concerne gli inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati previsti
dalla legislazione regionale.


Per Agci-Solidarietà, Federsolidarietà-Confcooperative e Legacoopsociali

Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it